Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

martedì 19 aprile 2011

Vino biologico? Lo chiede il mercato

Il numero 2-2011 della rivista "Il Divulgatore", pubblicata dal Centro Divulgazione Agricola della provincia di Bologna, è interamente dedicato alla vite e al vino.

Vi segnalo un mio articolo sui vini biologici
Vino bio? Lo chiede il mercato


Ecco la presentazione dell'articolo, tratta dal sito de "Il Divulgatore"

La vendemmia 2010 doveva finalmente rappresentare la svolta, ma l’appuntamento è stato disatteso. Non si è trovato infatti l’accordo fra i paesi europei in merito al limite di solfiti ammessi e ad altri aspetti tecnici non trascurabili.
Eppure i vini da agricoltura nonché vinificazione biologica si sono ritagliati già un certo spazio
di mercato e il settore fa supporre sviluppi interessanti… 

Pier Francesco Lisi Giornalista, enologo


Nello stesso numero speciale vi segnalo alcuni altri articoli interessanti per il mondo dei vini biologici:

  • Fertilizzare con le vinacce
Il reimpiego agronomico dei sottoprodotti della vinificazione, consentito dalla scorsa vendemmia, va incontro a istanze di reddito e organizzative del viticoltore ma deve tener conto anche delle caratteristiche fisico-chimiche di questo materiale, che sono in grado di influenzare l’equilibrio della microflora del terreno.
Claudio Ciavatta, Paola Gioacchini, Daniela Montecchio
Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroambientali e Tecnologie agroambientali

  • Contenitori più leggeri. Anche per l’ambiente
La proposta di contenitori alternativi rispetto alla tradizionale bottiglia in vetro nasce anche da un’esigenza di rispetto dell’ambiente. Il loro utilizzo determina infatti una minor produzione di gas serra, ma d’altro canto consente una conservazione meno prolungata del vino. Al consumatore e alla cantina spetta la scelta finale.
Marco Simoni
Astra Innovazione e Sviluppo

  • Il sughero e altre possibilità
Il sughero è il materiale della tradizione, utilizzato fin dall’antichità, ma oltre a presentare il problema di un’offerta insufficiente rispetto all’accresciuta domanda, è sottoposto al rischio di contaminazioni responsabili del famigerato “sapore di tappo”. Ecco perché sono state sviluppate soluzioni diverse, di cui alcune particolarmente innovative.
Paola Ferraretto
Università di Udine - Dipartimento di Scienze degli alimenti


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sabato 16 aprile 2011

Vini biologici al mercato Cortobio di Como

Leggiamo solo ora (l'email è di ieri pomeriggio) questa notizia.
L'evento è già passato (si è svolto questa mattina) ma lo segnaliamo perché può essere utile per la prossima volta.



CortoBio speciale VINO
Mercato dei produttori locali e biologici - Como


Il mercato si svolge, come tutti i sabato, a Como, presso il Parco dei Missionari Comboniani di Rebbio in Via Salvadonica 3 (V. Varesina, all'altezza di V. Lissi) dalle ore 8.30 alle 12.30.


Oltre ai tradizionali produttori del territorio al mercato saranno presenti alcuni produttori di vino e birra biologici, tra cui:
  • Birrificio Lariano di Dolzago (LC): birrificio artigianale che propone anche una birra biologica;
  • Carussin di San Marzano Oliveto (AT): azienda agricola condotta da due donne, con coltivazione biodinamica e certificazione biologica;
  • La Basia di Puegnago del Garda (BS): azienda agricola a conduzione femminile che produce vino, grappa, miele, olio e farina di mais, praticando coltivazione a basso impatto ambientale, con limitazione di utilizzo di agenti chimici;
  • La Viranda di San Marzano Oliveto (AT): agri-turismo che offre una grande quantità di prodotti, coltivati seguendo il sistema biologico e venduti a un prezzo sorgente;
  • Piccolo Bacco dei Quaroni di Montù Beccaria (PV): azienda agricola con 13 ettari tutti a vigneto, attenta alle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale;
  • Podere Lucano di Ripacandida (PZ): produttore del “Corto Circuito” presente mensilmente ai Mercati CortoBio che produce vino e olio anche biologici in Basilicata;
  • Terra dei Cech di Morbegno (SO): azienda valtellinese che offre vini del territorio e prodotti tipici;
  • Tosca di Pontida (BG): azienda agricola familiare condotta dal 2000 seguendo i dettami dell’agricoltura biologica;
  • Valli Unite di Costa Vescovato (AL): cooperativa che produce vini, salumi, carni, farine e latte con criteri biologici.

Circolo Arci Terra e Libertà
Via Anzani 9
22100 Como
arci.terraeliberta@gmail.com
347-5123178
www.lariocriticalwine.org

Corto Circuito Società Cooperativa Sociale
Via Grassi 361, 22030 Lipomo (CO)
Tel: 331-6336995  031-4451154 -
www.cooperativacortocircuito.it
Email: info@cooperativacortocircuito.it


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giovedì 14 aprile 2011

Unione Europea: prorogata al 31 luglio 2012 la etichettatura "vini da uve biologiche"

Come sanno i lettori del "Vino Biologico", la vicenda della normativa europea sul vino biologico è sempre in alto mare.

L'ultima novità, dopo quelle riportate nel post precedente, riguarda l'attuale regime di produzione. L'Unione Europea ha infatti deciso di prorogare fino al 31 luglio 2012 il regime transitorio in base al quale è possibile etichettare i vini (come del resto è avvenuto finora) con la dicitura "vini da uve biologiche" o "vini prodotti con uve biologiche".

Il regolamento specifica anche che "i vini prodotti, confezionati ed etichettati anteriormente al 31 luglio 2012 in conformità del regolamento (CEE) n. 2092/91 o del regolamento (CE) n. 834/2007 possono continuare a essere commercializzati fino a esaurimento delle scorte". Il regolamento fa quindi esplicito riferimento ai vini prodotti a partire da uve biologiche nel corso delle campagne 2010/11 e 2011/12.


La proroga è contenuta nel regolamento 344/2011 dell'8 aprile 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE L/96 del 9 aprile 2011.
Qui trovate il testo originale del regolamento dal sito EUR-Lex.


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martedì 5 aprile 2011

Vini biologici: nuovo stop per la normativa europea sulla vinificazione bio

Se il termine non fosse inflazionato, si potrebbe parlare di "telenovela" europea sul vino biologico. Come sapere, l'Europa ha una normativa sull'agricoltura biologica dal 1991 ma ancora non ha un regolamento sulla vinificazione biologica e, quindi, sul vino biologico o da agricoltura biologica.

Dopo le vicende che hanno portato nel giugno 2010 alla bocciatura del regolamento europeo sul vino biologico (che doveva andare in vigore addirittura dalla vendemmia 2010), la Commissione ha provato a sondare nuovamente il terreno ma senza grandi speranze.

Riuscirà l'Italia a trovare una soluzione soddisfacente per un settore che ci vede ancora (per quanto?) i primi produttori ed esportatori mondiali di vini biologici?



Vino biologico: nessuna novità a livello europeo.
La Commissione Europea ripropone il progetto di normativa sul vino biologico ma trova l'opposizione della maggioranza degli stati membri



La Commissione Europea sta provando a rilanciare il progetto di normativa sulla produzione di vino biologico in Europa, ma per ora senza successo. Si è trattato dell’ennesimo tentativo di Bruxelles per trovare un compromesso credibile affinché, chi produce, si adegui a dei reali standard biologici rispetto a quelli in vigore per il vino convenzionale. Il testo riproposto dalla Commissione è quello che nello scorso giugno 2010 si era arenato sull'opposizione della maggioranza degli stati membri.

Lo scoglio, come al solito, è  quello dei solfiti nel vino. La Commissione Ue  “ha dovuto constatare che le posizioni dei partner europei restano immutate, in particolare sulle soglie da autorizzare per la presenza di solfiti nel vino”.
Il progetto del commissario europeo all’agricoltura, il romeno Dacian Ciolos, prevedeva infatti per il vino biologico una soglia massima di solfiti pari a 100 mg/L per i vini rossi e 150 mg/L per i vini bianchi e rosati, cioè appena 50 mg in meno rispetto agli livelli attualmente in vigore per i vini convenzionali.

Contro questi limiti, considerati troppo rigidi, erano insorti una maggioranza di Paesi Ue, essenzialmente del Nord Europa, Francia compresa. Si tratta di Stati membri i cui territori sono in tutto o in parte carenti di sole, e hanno bisogno dei solfiti (cioè dell’aggiunta di anidride solforosa che è un antiossidante) per stabilizzare il vino, oltre che dello zucchero per alzarne la gradazione alcolica. Il paradosso è che si tratta in gran parte di paesi con pochissima produzione e, al contrario, con un forte interesse dei consumatori per i vini biologici e anche per vini più salutari, con pochi solfiti o addirittura senza solfiti aggiunti.

Contro questo approccio i partner del Sud, come l’Italia, dove il vino biologico rappresenta un segmento di produzione in crescita ma con grandi potenzialità di espansione: un mercato che i Paesi del Nord Europa non vogliono perdere, ma non possono fare a meno dei solfiti per produrre. Al momento quindi il negoziato appare ancora bloccato.

Con la situazione attuale i produttori potranno continuare a etichettare i loro vini esclusivamente come "vini da uve da agricoltura biologica", facendo riferimento solo alla produzione nel vigneto e non alla trasformazione in cantina. La maggioranza dei produttori vitivinicoli e delle cantine italiane seguono in cantina degli schemi privati di vinificazione biologica, certificati dagli organismi di controllo.

[fonte: rielaborato da Ansa]


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Vinitaly 2011: seminario sul vino biologico organizzato dal Ministero delle politiche agricole

Vi segnalo questo seminario sul vino biologico, organizzato al Vinitaly dal Ministero agricolo. 
Per ora, almeno stando alle notizie ufficiali, non ci sono novità positive sul regolamento europeo, per cui il settore sta pensando a delle alternative concrete.
L'appuntamento è per venerdì 8 aprile 2011 alle 15 presso lo stand del Mipaaf.



Il Ministero delle politiche agricole organizza al prossimo Vinitaly 2011 il seminario "Vino biologico: regolamento europeo o norme private". L'incontro si svolgerà venerdì 8 aprile 2011, ore 15, stand Mipaaf, Piano Terra Palaexpo.

Il vino biologico riscuote notevole successo commerciale ed è richiesto dai consumatori europei ed italiani. Nonostante questo, manca ancora una normativa europea sulla vinificazione biologica.
A tale carenza risponde in parte l'iniziativa privata denominata "Carta Europea di Vinificazione Biologica" (CeVinBio), mentre il dibattito europeo continua e si spera di arrivare ad un accordo entro la vendemmia 2012.


Vino biologico: regolamento europeo o norme private
Programma

  • Introduzione, Teresa De Mattheis (Ministero politiche agricole)
  • La Carta europea della Vinificazione Biologica, Cristina Micheloni (Aiab)
  • Il sistema di certificazione applicato alla cantina, Fabrizio Piva (Ccpb)
  • L'ipotesi e l'utilità di un disciplinare nazionale per la vinificazione biologica, Paolo Torelli (Ministero politiche agricole)
  • L'innovazione e la sperimentazione nell'enologia biologica, Antonella Bosso (CRA) e Roberto Zironi (Università di Udine)

Al termine del seminario degustazione di vini biologici italiani.

[fonte Mipaaf]


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