Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

martedì 23 novembre 2010

L'ecologia è un affare per il vino: parola di J.C. Boisset

Jean-Charles Boisset, erede di una grande famiglia del vino francese, spiega le azioni della sua impresa per la riduzione dell'impronta di carbonio.
Le scelte riguardano imballaggi alternativi, più leggeri, che rendono più semplice il trasporto.
L'azienda è anche impegnata nella viticoltura biologica.

L'articolo che riportiamo testimonia del grande interesse per ila lato "verde" del vino che c'è ormai in tutto il mondo.
Si parla in particolare della riduzione dell'impronta del carbonio. Alcune delle soluzioni proposte, come il Pet, mi lasciano perplesso, soprattutto se usate per il vino. Mi chiedo se per esempio un progetto come quello delle bottiglie di vetro "vuoto a rendere" non finirebbe per avere un impatto complessivo molto minore.
Resta il fatto che grandi aziende internazionali, come Boisset, guardano con grande attenzione

L'ecologia è un affare per il vino
 
Jean-Charles Boisset è l'erede del maggior impero vinicolo della Borgogna. È stato soprannominato “Mr. Pinot Nero” per il suo amore per l'uva che coltiva sui due lati dell'Atlantico. A 41 anni, dopo aver passato gran parte della giovinezza in California prendendo sole, facendo surf e prendendo una laurea in amministrazione d'impresa, vive secondo poche regole che ha appreso da piccolo.
 
Siamo i guardiani della Terra: è una cosa che ho appreso dalle mie nonne” dice Boisset che l'anno scorso ha unito la sua dinastia enologia con un'altra famosa, in questo caso statunitense, sposando Gina Gallo.
Durante la sua infanzia a Vougeot una delle  nonne, insegnante di scienze, “mi insegnò tante cose sulla natura e sull'importanza di ogni parte della natura: le piante, gli insetti... Da mia nonna ho appreso in concreto l'agricoltura biologica e biodinamica”.
L'altra nonna gli insegnò invece il riciclaggio degli oggetti. 
 
Gli occhi di Boisset si illuminano nel ricordare il momento in cui si è reso conto che il 70% dei 31 miliardi di bottiglie di vino che si bevono ogni anno nel mondo sono vendute al prezzo di 8 euro o meno a bottiglia. Di questo 70%, un altro 70% si beve entro un periodo che va da mezz'ora a tre ore.
Aggiunge Boisset: “Circa il 70% del costo di una bottiglia di vino è costituito dall'imballaggio, dal trasporto, dall'etichettatura ecc. Questo significa che il vino solo il 30% del costo della bottiglia. Non sarebbe meglio se potessimo ridurre questo 70% ed investire il denaro risparmiato nella qualità del vino?”.
 
Questo è quello che più o meno ha cercato di fare in alcune della cantine di famiglia in Francia e in California.
Concentrandosi sulla riduzione dell'impronta di carbonio dell'impresa, ha messo vini varietali, come Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot e Chardonnay del Languedoc-Rosellon, in contenitori di cartone laminato da un litro, lo stesso tipo di imballaggio usato per i succhi di frutta dei bambini. Boisset ha anche imbottigliato un Merlot della California, il Fog Mountain, in bottiglie di Pet da un litro, lo stesso tipo di bottiglie di plastica riciclabile usate per le bevande gassate.
Per i consumatori questo significa disporre di vino in recipienti che non si rompono, leggeri, facili da portare anche in un picnic all'aperto. Per Boisset vuol dire una riduzione drastica dei costi di trasporto e, quindi, la riduzione dell'impronta di carbonio. Per la sua azione per la riduzione e l'innovazione negli imballaggi, la rivista “Wine Enthusiast” gli ha assegnato nel 2009 il premio come Innovatore dell'anno.
 
Un'altra iniziativa recente consiste nel mettere piccole botti di legno, con all'interno un contenitore di plastica riutilizzabile pieno di vino della sua cantina DeLoach, con certificazione biologica, nei ristoranti. I clienti possono prendere direttamente il vino al bicchiere.
Il suo Beaujolais Nouveau Mommessin 2010, infine, uscirà a fine novembre in bottiglie di vetro più leggere di quelle usate di solito.
“La cosa importante, in tutti questi tipi di contenitori, è che il vino sia di buona qualità. La qualità è quello che ci differenzia. E l'imballaggio è un modo, così come la viticoltura biologica o biodinamica, per rispettare la natura” dice Boisset.
 
Boisset concepisce il suo impero del vino come “una piccola impresa familiare”, che dirige insieme alla sorella Nathalie. E non nasconde il fatto che alcuni dei suoi vini, che si vendono a costi molto superiori agli 8 euro alla bottiglia, come i Bonnes Mares Grand Cru o i Musigny Grand Cru del Domaine de la Vougeraie, devono continuare ad essere imbottigliati in bottiglie di vetro tradizionali.
 
“Il modo in cui facciamo le cose oggi, il modo in cui viviamo oggi, non è il modo che si usava secoli fa. Non credo che uno debba associare il vino con lo snobismo e la pretenziosità. Il vino deve essere divertente e questo è quello che cerco di fare... mantenendo sempre il rispetto per la natura”.

[fonte El Mundo Vino/AgraPress]


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giovedì 4 novembre 2010

Incontro con il vino biodinamico alla Città dell'Altraeconomia di Roma

Segnaliamo con piacere un incontro sul vino biodinamico che si svolge a Roma, nella Città dell'AltraEconomia di Testaccio.
Della Città ci siamo già occupati qui nel blog e anche nel Mondo dell'agricoltura biologica.
La Città ha corso il rischio di chiusura, per ora scongiurato. Se possibile, visitiamola e frequentiamo le sue attività per sostenere questa importante iniziativa.

Potete anche firmare la petizione per chiedere la continuazione della Città.

Riprendono gli incontri con i produttori a SPAZIO BIO !

Sabato 6 Novembre 2010 appuntamento con il vino prodotto con uve da agricoltura biodinamica dell'Azienda Agricola Claudio Menicocci di fabrica di Roma (Viterbo) (http://www.biodynamic.it/italiano/famiglia.html).

Dalle 16 alle 19 sarà presente il produttore che illustrerà ai clienti la storia dell'azienda e le proprie tecniche di coltivazione e vinificazione e offrirà in degustazione i propri vini !

Spazio Bio è il negozio dei produttori biologici della Città aperto tutti i giorni tranne il lunedì presso la Città dell'altra Economia di Roma a Largo Dino Frisullo ( ex Mattatoio di Testaccio)

La Città è aperta, Vi aspettiamo !!


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martedì 2 novembre 2010

"Drink Sharing": bere responsabilmente il vino (biologico)

La cantina Perlage, un'azienda storica del vino biologico in Italia, compie venticinque anni. La Perlage, oltre a fare ottimi vini bio, in particolare il Prosecco Docg di Conegliano, è molto attiva e originale nel promuovere iniziative che uniscono il vino alla cultura.

Un evento ormai tradizionale è la Festa del Novello, che quest'anno raggiunge la decima edizione (un altro compleanno da sottolineare) e che si terrà sabato 13 novembre 2010.

In questa occasione Perlage lancia una nuova idea per sostenere il consumo responsabile del vino e degli alcolici: un problema molto grave, soprattutto tra i giovani e giovanissimi, di cui si parla davvero troppo poco.


La Perlage sosterrà il consumo responsabile, premiando i "guidatori" che dopo la festa avranno superato il test dell'etilometro, sarà dato un attestato di partecipazione, un buono omaggio per l'acquisto di una bottiglia di vino biologico in cantina e un rimborso di 5 euro sul biglietto di ingresso.


L'iniziativa si svolge all'interno di un programma di iniziative sul consumo responsabile di vino: ne riparleremo nel Blog.



REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE A “DRINK SHARING”
Io rispetto il limite perché mi rispetto

  1. Possono partecipare tutti coloro che hanno raggiunto la cantina in automobile, di seguito denominati “autisti” ;
  2. All’ingresso, gli autisti dovranno recarsi allo stand “Ingresso Autisti Drink Sharing” dove riceveranno una coccarda;
  3. L’autista è libero di partecipare a tutte le attività e accedere a tutti i buffet (buffet vino e buffet cibo) per tutta la serata;
  4. All’uscita, l’autista si recherà allo stand “Ingresso Autisti Drink Sharing” e sarà sottoposto alla prova etilometro: se il livello raggiunto è inferiore allo 0.5, l’autista riceverà un attestato di partecipazione, un buono omaggio per l’acquisto di una bottiglia in cantina e gli verranno rimborsati 5 euro del biglietto di ingresso;
  5. L’evento Drink Sharing si svolge in linea con la politica di Perlage di “bere con moderazione” sia per chi guida (Drink Sharing Project) sia tra i giovani (Video Erase and Re…Wine) e nasce dall’esperienza del Progetto Sibilla dell’ULSS 7 di Pieve di Soligo per la prevenzione dell’abuso tra i giovani.

Consigli per godervi la serata…
  • Chi beve non guida
  • Per godervi la serata in tutta tranquillità, prima di ordinare stabilite chi deve guidare l’automobile per tornare a casa
  • Conviene decidere già prima della festa chi rinuncerà agli alcolici per portare a casa le persone che possono bere alcolici. Oppure, se si sa già in anticipo di voler bere alcolici è meglio lasciare a casa la propria macchina e prendere i mezzi pubblici o un taxi che sono molto più convenienti dei costi derivanti da un incidente o dalla revoca della patente
  • Se qualcuno della compagnia non vuole (più) bere, va accettata la decisione
  • Chi non vuole bere alcolici non è né un guastafeste né un fifone, bensì una persona coraggiosa
  • Se, malgrado i buoni propositi, avete bevuto troppo, non sedetevi al volante. Lasciatevi chiamare un taxi che vi porterà a casa in tutta sicurezza
  • Secondo il codice della strada (art. 186 e successive modifiche) il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) alla guida non deve superare 0,5 grammi di alcol per litro di sangue


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CapalBIOFattoria: vini biologici dalla Maremma toscana

"Noi crediamo nell’ecologia della vita, qualcosa di più del semplice ambientalismo: è un modo di essere che deve portare ogni giorno ad adeguare le nostre azioni al rispetto di tutte le forme di vita ed alla difesa dell’ecosistema e della biodiversità, unica grande ricchezza comune a tutti gli esseri viventi."

Questa è la filosofia dichiarata di una giovane aziende biologica della Maremma, CapalBIOFattoria. Vi presentiamo una scheda sull'azienda e sui suoi vini. Ricordiamo che a CapalBIOFattoria si possono acquistare direttamente i prodotti dell'azienda: i vini, ovviamente, ma anche l'olio extravergine Silvestre, uova, ortaggi (in particolare carciofi) e frutta di stagione. Un'ottima meta per una gita, visto tra l'altro che in zona non avrete difficoltà a mangiare benissimo.
Vi segnaliamo con piacere questa azienda, in attesa di provare i suoi vini biologici, anche perché si trova in una zona, quella della Maremma, molto attiva nel settore del biologico.
Se qualcuno di voi ha assaggiato i vini di CapalBIOFattoria, lasciateci la vostra opinione!


CapalBIOFattoria

Azienda Agricola Biologica
Via Capalbio - Marsiliana - Località I Caprai
58011 Capalbio (Grosseto)
informazioni@capalbiofattoria.it
www.capalbiofattoria.it

CapalBIOFattoria nasce nel 2001 come azienda agricola biologica, una realtà all’insegna della difesa dell’ecosistema e del rispetto per tutte le forme di vita. La filosofia di questa azienda va al di là del semplice concetto di ambientalismo: CapalBIOFattoria vuole essere coerente con la sua idea di tutela ambientale attuando sistemi di produzione adeguati al rispetto di tutte le forme di vita ed alla difesa dell’ecosistema e della biodiversità: unica grande ricchezza comune a tutti gli esseri viventi.

L'azienda agricola è costituita da 136 ettari di cui 86 di seminativo con vigneto, uliveto e frutteto e 50 di bosco, nel quale vivono in libertà vacche chianine, vacche maremmane e asini amiatini. L’azienda ha scelto di aderire al biologico poiché vuole produrre vino e olio di grande qualità senza prodotti chimici ma solo utilizzando fertilizzanti naturali per offrire agli acquirenti cibi sani, naturali e certificati.

Prodotti di punta sono i vini. La prima vendemmia risale al 2006: i due vini di CapalBIOFattoria sono vera espressione del territorio che ospita l’azienda, a base di uve Sangiovese, che in Toscana trovano la loro migliore espressione.

L’etichetta Sassi Bruni IGT Toscana è frutto dell’assemblaggio delle varietà coltivate nella fattoria. In primis il Sangiovese, principe appunto delle terre toscane, seguito da Cabernet Sauvignon, circa 10%, Cabernet Franc, 10% e Merlot 20%. Le uve vengono raccolte e vinificate separatamente in piccoli tini di acciaio per circa 15-20 giorni. Segue poi la fermentazione malolattica e la maturazione in piccoli fusti di rovere per 8-9 mesi. Successivamente, quando i vini hanno raggiunto la piena maturità, segue il blend delle piccole masse per far nascere Sassi Bruni. È previsto poi l’affinamento in bottiglia per 3-4 mesi prima dell’immissione nel mercato. Questo vino è ottimo con primi piatti anche al sugo e carni, ma anche con preparazioni di pesce e molluschi.

L’altra etichetta dell’azienda è I Caprai DOC Riserva Capalbio, un Sangiovese in purezza, frutto di un’attenta selezione delle migliori uve di Sangiovese, prodotte vicino allo storico fontanile, dal quale il vino prende il nome. L’appezzamento “I Caprai” è il vigneto più vecchio presente in azienda. La vinificazione avviene con metodi tradizionali, come vuole la scuola toscana. Permane in macerazione per 16-20 giorni, in relazione all’annata e vengono effettuate ripetute follature del cappello, un po' come si faceva un tempo, quando le uve si pestavano con i piedi. Segue poi la fermentazione malolattica in fusti di rovere di media capacità dove il vino permane per 22-24 mesi senza mai essere disturbato. La selezione continua anche durante il suo lungo percorso di maturità con continui assaggi delle singole botti: di queste solo le migliori vengono poi selezionate per dare vita al Sangiovese in purezza della riserva “I Caprai”. Questo vino è indicato in abbinamento a primi piatti, anche con sughi a base di carne, e con secondi di carne importanti.


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venerdì 29 ottobre 2010

I vigneti biologici in Italia

Il fallimento del progetto di una normativa europea sulla vinificazione biologica ha rinviato a data da destinare la nascita, almeno sul piano giuridico-normativo, del "vino biologico" o "vino da agricoltura biologica".

Visto che bisogna accontentarsi, quindi, del "vino da uve prodotte da agricoltura biologica", è bene ripartire dalle certezze, cioè dei vigneti certificati e coltivati secondo le tecniche dell'agricoltura biologica.

Con 43.614 ettari di vigneti bio (dati Sinab 2009), la vite è per estensione la quinta coltura biologica  in Italia, dopo cereali, foraggere, prati/pascoli e olivo. È bene ricordare che nel dato sono riunite sia l'uva da vino che quella da tavola. La presenza di quest'ultima, comunque, è limitata e significativa solo per alcune regioni, come la Puglia.

Sul totale, gli ettari di vigneti già in biologico sono 27.408, mentre altri 16.206 ettari sono in conversione (ricordiamo che per una coltura arborea come la vite la conversione dalla coltivazione convenzionale/chimica a quella biologica dura di norma tre anni).

Rispetto a una superficie biologica totale sostanzialmente stabile, intorno al milione di ettari, i vigneti biologici sono in crescita. Nel 2007 la superficie era di 36.684 ettari e nel 2008 di 40.480 ettari: un aumento di +15,9% in soli tre anni.

Infine, per quanto riguarda la distribuzione regionale, l'ordine resta invariato rispetto al 2008: ai primi cinque posti troviamo Sicilia (10.337 ettari), Puglia (7.477), Toscana (5.335), Marche (3.393) e Abruzzo (3.262). Seguono poi Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Veneto e Basilicata, tutte al di sopra dei mille ettari.

* Tutti i dati sono elaborazioni del Sinab (Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica ) sui dati forniti dagli organismi di controllo aggiornati al 31-12-2009.


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venerdì 24 settembre 2010

Il Vino Biologico sul settimanale "In Europa"

Si è parlato di vini biologici su "Lombardia In Europa", il settimanale dell'associazione Milano Metropoli, distribuito in oltre 200mila copie in Lombardia e nel Nord Italia.

Nel numero 37 del 13 settembre 2010, interamente dedicato al mondo del vino, trovate a pagina 7 un'intervista che ho dato alla brava collega Giordana Talamona.

Potete trovare l'intervista on line qui.

L'intervista nasce dal grande interesse dei viticoltori e dei consumatori della Lombardia per il biologico, che ha spinto il settimanale a dedicare un approfondimento a questo tema.

Grazie quindi a "Lombardia In Europa" e a Giordana Talamona per l'attenzione dedicata ai vini biologici e al nostro sito www.vino-biologico.it.



IL PARERE DEL GIORNALISTA ED ENOLOGO PIER FRANCESCO LISI
MA PER QUELLO BIO MANCA IL REGOLAMENTO

Santo Bio che paradosso! Il vino biologico è una realtà  che, nei fatti, si è affermata in questi ultimi anni ma che, ad oggi, non ha una normativa che ne disciplini la produzione. Da qui la contraddizione tra un mercato che è andato avanti lo stesso, dandosi normative private di autoregolamentazione, e una burocrazia che non sa disciplinare una realtà  già  apprezzata. Ne parliamo con Pier Francesco Lisi , giornalista, enologo e fondatore del sito www.vino-biologico.it.

Perché l'Unione europea non riesce a creare una normativa per il vino biologico?
La questione è lunga e complessa. Quando nel 1991 l'Ue varò il primo regolamento sull'agricoltura biologica, nel capitolo sui prodotti trasformati, il vino venne escluso. Per questo, ad oggi, si può parlare di "vino ottenuto (o prodotto) da uve da agricoltura biologica" e non di "vino biologico", perché il processo di vinificazione non ha ancora una normativa. Poi nel 2005 venne iniziato un progetto di ricerca, l'Orwine, che avrebbe dovuto dare alla Commissione europea le basi per creare un regolamento condiviso. Tutto lavoro sprecato perché nel giugno scorso la bozza è stata rigettata. ...

(continua a leggere sul sito di In Europa)


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giovedì 23 settembre 2010

Naturalmente Bio - Festa del biologico trentino (2-3 ottobre 2010)

Il 2 e 3 ottobre a Rovereto (Trento) torna Naturalmente Bio, la Festa del biologico trentino, organizzata da Atabio.

Tanti appuntamenti nei due giorni di festa. Vi segnaliamo, in particolare, le varie attività per bambine e bambini; il mercatino dei produttori biologici di domenica 3 ottobre; i piatti della cucina biologica a cura di Strada del vino e dei sapori della Vallagarina e ATABio, all'ora di pranzo di domenica 3 ottobre 2010.

Di seguito trovate il programma (qui nel sito di Atabio è disponibile anche la locandina) e tutte le informazioni utili per la festa.



Naturalmente Bio
Festa del biologico trentino


ROVERETO
SABATO 2 OTTOBRE 2010
alle 17.00 e alle 20.30
Museo civico | Largo Santa Caterina
DOMENICA 3 OTTOBRE 2010
dalle 10.00 alle 18.00
Azienda agricola sperimentale Navesel | Località Navicello


Programma

Sabato 2 ottobre 2010 - Rovereto, Museo civico
Ore 17:00
FOOD, INC. NON GUARDERAI PIÙ AL CIBO ALLO STESSO MODO
- Proiezione del docu-film di Robert Kenner (USA, 2009)
- Puntata speciale di DOC - Denominazione di Origine Cinematografica
- A seguire: degustazione di prodotti gastronomici bio trentini a cura di Strada del vino e dei sapori della Vallagarina

Ore 20:30
BEN-ESSERE IN TAVOLA
- La dieta antiossidante a base di prodotti bio: vantaggi per salute e ambiente a cura di Fondazione Edmund Mach e ATABio, nell’ambito di www.filieracortabio.it

Domenica 3 ottobre 2010 - Rovereto, località Navicello
Ore 10:00
LA BIO-FESTA APRE
Ore 10:00 - 18:00
BIO-SAPORI
Mercato con i produttori del biologico trentino

Ore 10:00 - 18:00
BIO-SAPERI
Punto informativo enti e associazioni

Ore 10:00 - 18:00
ASINAMENTE: SE ASCOLTO DIMENTICO, SE VEDO RICORDO, SE FACCIO IMPARO
Incontro con la fattoria didattica a cura di Asineria Le Driadi e Associazione asinaMente

Ore 10:30 - 17:00
LE VIE DEL TE’. TRA SUONI, SENSI E PICCOLI SORSI
Spettacolo musicale-sensoriale a cura di NaturalMente ArtEventi

Ore 10:30
YOGA & ALIMENTAZIONE COI CEREALI
Dimostrazione pratica a cura di Azienda agrituristica Malacarne e ASD Libertas “Yoga Integrale Garda”

Ore 10:30
INFANGHIAMOCI
Laboratorio alla scoperta della “terra” a cura di Laboratorio Territoriale Vallagarina

Ore 12:00
BIO-RISTORO
A tavola con i piatti della cucina biologica a cura di Strada del vino e dei sapori della Vallagarina e ATABio

Ore 14:00
DAI CEREALI INTEGRALI AL PANE
Laboratorio interattivo per bambini e adulti a cura di Azienda agrituristica Malacarne e ASD Libertas “Yoga Integrale Garda”

Ore 14:30
DOLCI TENTAZIONI
Laboratorio di cucina sui dolci equo solidali a cura di Mandacarù

Ore 15:00
ECO-DANZE DAL MONDO
Suoni e balli popolari a cura di Associazione Danzare la Pace

Ore 15:30
BANANE SCATENATE
Percorso didattico per bambini a cura di Mandacarù

Ore 16:30
BIO ED EQUO PER TUTTI
Testimonianza di Ruth Saldidos, direttrice di PFTC Filippine a cura di Mandacarù

Ore 16:30
BIO-MERENDA
La merenda biologica offerta a tutti i bambini a cura di ATABio

Ore 18:00
LA BIO-FESTA CHIUDE

Informazioni utili
BUS-NAVETTA gratuito per l’intera giornata con partenza dalle 9.30 e ogni ora successiva dalla stazione
delle corriere di corso Rosmini, con fermate intermedie ai parcheggi ex-ASM in via Manzoni ed ex Manifattura tabacchi in piazza Manifattura.

NATURALMENTE BIO! 2010
Rovereto (Trento)
2-3 ottobre 2010
Ingresso: libero e gratuito
Organizzazione:
ATABio - Associazione Trentina Agricoltura Biologica e Biodinamica
Via G. Giusti 40 - 38122 TRENTO
Telefono: 0461-915575  -  fax: 0461 990929
cell: 328 7839815 (Lorenza Tomasi)
e-mail: atabio.trentino@gmail.com
web: www.atabio.eu


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martedì 21 settembre 2010

La Carta europea del vino biologico

Abbiamo già spiegato nel blog come sia finita (male) la storia del regolamento europeo sulla vinificazione bio, che avrebbe dovuto sancire ufficialmente la nascita normativa del "vino biologico".


In attesa che la Commissione Europea ci riprovi, i produttori biologici europei puntano sull'autoregolamentazione. Non sarà la soluzione ottimale ma l'adozione di regole comuni in tutti gli Stati dell'Unione Europea dovrebbe essere una garanzia seria per i consumatori e una base solida per i viticoltori.


Su questo argomento pubblichiamo una nota di FederBio, la Federazione italiana del biologico.

European Organic Wine Carta: la Carta del vino biologico europeo.

I produttori biologici europei di vino propongono regole precise per definire
il processo di produzione di vino da uve biologiche da applicare entro il 2010

Ci si aspettava che la vendemmia 2010 si sarebbe svolta con l’applicazione delle nuove regole EU per la produzione e l’etichettatura del vino e dei derivati; purtroppo, a causa del mancato accordo a livello politico, così non è stato e lo scorso giugno la commissione Europea si è vista costretta a ritirare la proposta di regolamento comunitario sul vino biologico.
La definizione ufficiale rimane quindi “vino prodotto da uva biologica”, e sulle bottiglie non è consentito applicare il logo biologico europeo.
Per superare la paradossale situazione, le organizzazioni biologiche di diversi Paesi europei hanno deciso di lanciare un’iniziativa privata: la Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio), che si basa sulla bozza del regolamento EU (migliorandola) e sui risultati del progetto internazionale di ricerca ORWINE.
La Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio),  consentirà ai produttori biologici di vino di valorizzare al meglio  il proprio rispetto dell’etica di produzione biologica non solo nei campi, ma anche in cantina e fino al bicchiere del consumatore.
Il loro vino non potrà che essere etichettato con la definizione legale di “prodotto da uve di origine biologica”, ma potrà recare informazioni sulle pratiche virtuose di trasformazione (abbattimento dei solfiti ecc.).

I partecipanti all’iniziativa sono organismi impegnati nella definizione di standard tecnici, enti di certificazione e organismi di controllo, organizzazioni di produttori, istituti di ricerca scientifica, operatori del mercato e altre organizzazioni di Italia, Francia e Spagna.

“L’Italia è il principale produttore e esportatore di vino biologico in Europa, dunque l’adesione di FederBio a questa iniziativa - commenta il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla -  ha l’obiettivo di rilanciare sia a livello europeo che nazionale l’esigenza di regolamentare quanto prima questo comparto e consentire alle nostre imprese di valorizzare al meglio gli sforzi fatti in questi anni per lavorare secondo i principi del metodo biologico non solo nella vigna ma anche in cantina. Siamo già in forte ritardo rispetto alla concorrenza dei vini biologici del resto del mondo, chiediamo a Governo e Regioni di affiancarci in questa battaglia.”

Aggiunge Antonio Compagnoni, Rappresentante Italiano in IFOAM EU, International Federation of Organic Agriculture, che raggruppa circa 30 associazioni, tra le quali anche AIAB: “La Carta Europea è un forte segnale dalle maggiori organizzazioni biologiche europee, associate alla Federazione Mondiale del Biologico (IFOAM), rivolto alle istituzioni, al mercato e ai consumatori. E’ una dimostrazione concreta di totale adesione ai principi IFOAM del biologico che includono anche quello della Salute, nel rispetto delle giuste aspettative dei consumatori biologici, per creare una comune base di regole condivise dai e per i  produttori. Sono ancor più soddisfatto rilevando il ruolo da protagonisti dell'iniziativa svolto dai soci Ifoam Italiani.”


L’iniziativa Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio) intende mandare un segnale forte ai consumatori e agli operatori della produzione e del mercato convinti che si possa e debba andare oltre la semplice produzione biologica dell’uva, e che il vino ottenuto rispettando lo spirito biologico anche nella fase di trasformazione possa e debba essere chiaramente identificato.
La Carta è anche un richiamo alla politica per ripartire prima possibile con il dialogo per la definizione di un regolamento EU sulla produzione di vino biologico.
La Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio), è aperta all’adesione, basata su un Memorandum di intesa, di tutti gli operatori coinvolti nella catena di produzione di vino biologico che si impegnano a rispettarne i requisiti tecnici: tanti più attori saranno coinvolti nel progetto, tanto più esso potrà avere successo nello stabilire e assicurare i criteri di alta qualità del vino delle aziende biologiche e nello stimolare l’Unione europea a impegnarsi per riprendere in mano il dossier.
Maggiori informazioni sull’iniziativa (modalità di partecipazione, lista completa degli organismi aderenti, lista dei produttori, ecc..) saranno disponibili a breve sul sito web.
La segreteria della Carta Europea del Vino Biologico (CEVinBio) è affidata all’Istituto tecnico per l’agricoltura biologica di Parigi.

Per informazioni e adesioni, contattare:
ITAB – Institut Technique de l’Agriculture Biologique,
149, rue de Bercy, 75 595 Paris cedex 12, France
Mrs. Monique Jonis. E-mail : monique.jonis@itab.asso.fr.
Tel. +33 (0)467 06 23 93
In Italia: FederBio, tel. 051.4210272, info@federbio.it


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venerdì 6 agosto 2010

Vigneti biologici: la Spagna sorpassa l'Italia

Dopo aver perso il primato europeo delle coltivazioni biologiche, l'Italia ha ora perso anche il primato mondiale (e quindi anche europeo) per i vigneti biologici. Dopo il Mondiale di calcio del Sud Africa, così, gli spagnoli portano a casa altri due sorpassi ai nostri danni.

Con 53.959 ettari di vigneti bio (il 9,43% della superficie bio totale), infatti, nel 2009 la Spagna avrebbe raggiunto e superato il nostro paese. In Italia, nel 2009 gli ettari di colotivazione biologica della vite erano
43.614 (dati Sinab, 2009).

Un balzo sorprendente della Spagna rispetto al 2008, quando gli ettari di vite biologica erano circa 30.000: un aumento di ben il 75%.

La crescita dei vigneti bio in Spagna è del resto in linea con la grande crescita di tutto il settore biologico iberico, arrivato nel 2009 a 1,6 milioni di ettari.

La coltivazione biologica della vite si concentra in un numero limitato di aziende ed in poche regioni: Castiglia-La Mancha (28.700 ettari), Murcia (quasi 11mila), Comunità Valenciana, Catalogna,  Castiglia y Leon ed Estremadura.


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giovedì 24 giugno 2010

Le vostre domande: il vigneto del vicino è sempre più verde?

Ci scrive Dealma:

Vorrei sapere se è vero che ci sono dei trattamenti obbligatori per la vigna.
Ho una piccola vigna nel terreno di casa a cui non faccio nessun trattamento e che sta benissimo. Il mio vicino, che ha una vigna confinante con la mia, insiste perché dia il verderame e lo zolfo perché teme che la sua vigna possa ammalarsi, se si ammala la mia. Vorrei sapere se per legge sono tenuta a farlo.
Grazie
Cara Dealma, grazie per la domanda, davvero curiosa.

Per quanto ne sappiamo, non ci sono trattamenti obbligatori per il vigneto, tranne casi specifici di particolari situazioni fitosanitarie, in cui la Regione può dare indicazioni per fare dei trattamenti. Si tratta ad esempio di malattie particolari, come il mal dell'esca.
Pertanto, non credo proprio che il tuo vicino possa "obbligarti" a trattare il vigneto.

Trattare con prodotti di rame e/o zolfo è comunque un tipo di pratica ammessa nel biologico, perché si tratta di prodotti chimici non di sintesi, peraltro usati da secoli. Usati seguendo le prescrizioni non creano problemi alle piante e alla nostra salute.

I problemi di vicinato in campagna sono sempre complessi: puoi far vedere al tuo vicino che la tua vigna è effettivamente sana ed eventualmente, anche per garantire il tuo prodotto, decidere di trattare il tuo vigneto in condizioni che ritieni a rischio.

Grazie, Dealma: il tuo quesito mi sembra molto interessante per i nostri lettori. Continua a seguirci!

Per fare la tua domanda al Vino Biologico, basta scrivere. Cercheremo di rispondere sempre a tutti. I quesiti di interesse generale saranno pubblicati nel Blog e/o nel sito, rispettando sempre la vostra privacy.


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martedì 22 giugno 2010

I vini biologici di Palazzetto Ardi nei mercatini di Vicenza

L'amico Carlo Sitzia dell'agriturismo Palazzetto Ardi ci segnala due mercatini agricoli in cui è presente l'azienda con i suoi prodotti, tra cui i vini biologici.

"Vorrei segnalare due Mercati Contadini dove siamo presenti con i nostri prodotti (verdure, frutta e vini da agricoltura biologica)"

Vicenza
Viale Roma (di fronte al Pam)
Ogni martedi mattina dalle ore 8 alle ore 13

Valdagno (Vicenza)
Piazza Verdi
Sabato mattina, a partire da fine giugno 2010


Grazie della segnalazione, Carlo, e continua a seguirci!


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venerdì 18 giugno 2010

Unione Europea: rinviate le norme sul vino biologico

Il vino biologico c'è ma non si vede. Ancora una volta, infatti, è saltata la nuova normativa sulla vinificazione biologica che avrebbe dovuto creare in modo ufficiale in Europa il "vino biologico" o "vino da agricoltura biologica".

La vicenda è davvero lunga e complessa, visto che è iniziata almeno cinque anni fa con  un progetto di ricerca europeo, Orwine, che avrebbe dovuto fornire una base scientifica alla Commissione Europea per creare le nuove norme sul vino bio.

Invece, a causa di una spaccatura tra i vari paesi, il vino biologico è rimandato a data da destinarsi. Poco importa che il mercato ed i consumatori parlino ormai da anni di "vini biologici", con guide, concorsi, fiere, enoteche e locali specializzate, siti internet (come il nostro Vino Biologico!).


La cosa paradossale è che il blocco della normativa viene dall'opposizione di alcuni paesi del Nord Europa che, per difendere gli interessi di uno sparuto gruppo di viticoltori bio (ma probabilmente interessi commerciali rilevanti ) vogliono norme meno restrittive sulla vinificazione bio, in particolare con limiti più elevati di solfiti ammessi. Una cosa strana, se si pensa che sono paesi dove l'interesse e l'attenzione dei consumatori per questi vini sono maggiori rispetto all'Italia. Paesi come l'Olanda, dove molte aziende italiane del vino biologico esportano ottimi prodotti e dove c'è un (1) viticoltore biologico in tutto il paese!


Forse sarebbe stato meglio che l'Italia qualche anno fa avesse deciso di tutelare i suoi viticoltori biologici con una legge nazionale che regolamentasse il settore, in modo da mettere le "mani avanti" rispetto agli altri partner europei.


Non ci dimentichiamo che, nonostante la grande crescita spagnola, l'Italia è tuttora leader mondiale per superficie di vigneti bio, per vini biologici (o, per essere più precisi, da "uve da agricoltura biologica") prodotti e per vini bio esportati. Leader nella produzione e nel mercato ma Cenerentola quando si tratta di far valere i nostri interessi?


Torneremo su questo argomento: intanto ecco il comunicato della Commissione UE e una nota dell'Aiab.

Niente regolamento europeo sul vino biologico:  il biologico perde ancora!
[fonte Aiab]

È di oggi la notizia ufficiale: la Commissione europea ritira la proposta di regolamento sulla vinificazione biologica che avrebbe dovuto andare al voto ieri, 16 giugno. Il Commento del Commissario Ciolos è lapidario: le mediazioni proposte dagli stati membri avrebbero portato troppo lontano dal concetto di biologico, quindi se ne riparlerà quando la ricerca potrà mettere a tacere tutte queste discussioni.

Un risultato che è una sconfitta netta per il movimento del biologico che dimostra ancora una volta come l'unità del settore non solo non esista, ma anche che interessi di pura bottega continuano ad attraversarlo impedendogli di imporsi come modello di produzione e consumo di riferimento, nonostante una richiesta consistente e qualificata da parte dei consumatori.

"Il fallimento di questo processo pesa quasi esclusivamente sulla miopia di alcune potenti lobby del biologico tedesco, la cui lungimiranza anche questa volta, come in occasione del dibattito sulla contaminazione accidentale da Ogm, si dimostra pari a zero" dichiara Andrea Ferrante, presidente di AIAB.

Cristina Micheloni del Comitato Scientifico AIAB e coordinatrice generale del progetto europeo di ricerca ORWINE, aggiunge: "Nessun regolamento del settore biologico può poggiarsi su solidi dati scientifici quanto quello del vino, non solo in relazione al progetto ORWINE ma alla miriade di dati disponibili. Quindi le posizioni delle lobby nazionali (tedesca ed austriaca in primis) e trasversali (ad esempio la ricca e potente lobby degli imbottigliatori) non sono espressione di reali esigenze o problematiche. A questo punto non so quali risultati scientifici potranno mai dimostrare che il vino biologico buono c'è già e non necessita di tutti gli additivi di cui si reclamo ora l'utilizzo."


La Commissione Europea ritira la proposta di regolamento sul vino biologico
[fonte Commissione UE]

Il Commissario UE per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Ciolos, ha ritirato oggi la proposta di introduzione di norme per la produzione di vino biologico.

Il vino biologico doveva essere inteso come un nuovo concetto, dato che il vino è stato finora escluso dal regolamento biologico UE. Il vino ottenuto da uve biologiche è commercializzato attualmente come 'Vino da uve da agricoltura biologica'.

Il progetto è stato oggetto di discussione per diversi mesi in seno al comitato permanente dei prodotti alimentari biologici - e in una serie di incontri bilaterali - ma non è stato possibile trovare un compromesso credibile, che rispetti gli standard biologici.

Parlando questa mattina, il Commissario Ciolos ha dichiarato: "E' chiaro che le condizioni di queste nuove regole non sono giuste per la maggioranza degli Stati membri. Io non sono disposto ad accettare compromessi sugli standard biologici perché questo manderebbe un segnale sbagliato ai consumatori sull'importanza che attribuiamo alla politica della qualità. La nostra speranza è che l'industria e la ricerca possono fare progressi, e la Commissione possa tornare a valutare queste proposte in futuro ".

Sulla base di uno studio indipendente (Orwine), sono state chieste una serie di modifiche, tra cui:
  • Un limite inferiore rispetto al vino convenzionale per i solfiti ;
  • Un elenco minore di additivi e coadiuvanti tecnologici rispetto al vino convenzionale;
  • Non permettere 5 pratiche enologiche, e limitare l'uso di altre 3.
N.B. Le regole per il "vino ottenuto da uve biologiche" continuano a essere applicate.


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Vini biologici all'Altradomenica di Roma

Vi segnaliamo l'appuntamento di Roma con l'Altradomenica ed il Biomercato, che come di consueto si svolgono nella terza domenica del mese; oltre a tante attività per piccoli e grandi, nel mercatino biologico trovate sicuramente qualche produttore di vino biologico, in particolare del Lazio.
Buona domenica!



L'altradomenica e Biomercato

DOMENICA 20 GIUGNO 2010
DALLE ORE 10 FINO AL TRAMONTO
ROMA

CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA
INGRESSO DA LARGO DINO FRISULLO E LUNGOTEVERE TESTACCIO CAMPO BOARIO - EX MATTATOIO TESTACCIO



Come arrivare

A.I.A.B (Associazione italiana agricoltura biologica)
e
CONSORZIO CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA
con il contributo di A.I.Li.Co.S.

presentano

“ALTRADOMENICA e BIOMERCATO 2010”
www.altradomenica.org

Il “Consorzio Città dell’Altra Economia” e “A.I.A.B.” presentano il quinto appuntamento per il 2010 di “ALTRADOMENICA e BIOMERCATO”, l'evento mensile a Roma sui temi dell’altra economia; un insieme di iniziative che coinvolgono molte realtà della Provincia di Roma e della regione Lazio, un appuntamento che ha lo scopo di avvicinare quanti più cittadini possibili ai temi da queste promossi e praticati (finanza etica, turismo responsabile, agricoltura e cucina biologica, commercio equo e solidale, riuso e riciclo, energie rinnovabili, software libero, comunicazione aperta).

UN APPUNTAMENTO FISSO E MOLTO ATTESO E' QUELLO CON I PRODUTTORI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA che porteranno in piazza i propri prodotti esclusivamente di stagione per genuine degustazioni prive di pesticidi. E poi saranno oltre 50 gli stand di associazioni, cooperative e artigiani che dialogheranno direttamente con i visitatori.

DOMENICA 20 giugno 2010 una particolare presenza amica: i volontari del WWF Lazio organizzeranno per bambini e adulti particolari iniziative dedicate alla tutela della biodiversità anche all'interno della Capitale d'Italia. Ma molte altre saranno le iniziative che si snoderanno tra laboratori, musica, mostre, incontri e degustazioni biologiche.

Nell'ambito di questa manifestazione saranno anche raccolte per tutta la giornata le firme per la presentazione del referendum per l'acqua pubblica a cura del WWF Lazio

Inoltre per tutto il giorno giochi all'aperto per bambini di grande impatto ludico e ricreativo.

3.500 metri quadrati al coperto di esposizione, uffici e vendita, il Tevere che scorre accanto e davanti una delle più grandi piazze pubbliche della Capitale chiusa al traffico delle automobili fanno della Città dell'Altra Economia una delle più interessanti oasi di tranquillità romane, con molteplici spunti e iniziative per tutte le curiosità possibili.


ALTRADOMENICA E BIOMERCATO
20 giugno 2010
Le iniziative


  • Presenza dalle ore 10.00 al tramonto del MERCATO BIOLOGICO CONTADINO con la presenza di oltre 20 produttori di agricoltura biologica del Lazio con degustazione dei prodotti, informazioni sulle metodologie praticate per ottenerli mediante agricoltura biologica e per qualsiasi riferimento e informazione sulla vendita diretta e sulla filiera corta
  • Presenza dalle ora 10.00 alle ore 18.00 di punti di raccolta firme a sostegno della presentazione del referendum per l'acqua pubblica organizzati dal WWF Lazio con varie postazioni di contatto
  • Presenza dalle ore 10.00 al tramonto di 50 tra ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE che lavorano abitualmente alla promozione dei temi dell'Altra Economia con stand e materiali informativi utili a chiarire qualsiasi dubbio e ad avere qualsiasi tipo di informazione e indicazione
  • Ore 11.00 – TAM TAM in bici visita guidata attraverso il quartiere di Testaccio
  • Ore 10.00 – ESCURSIONE LUNGO IL TEVERE TRA STORIA E NATURA organizzata dal WWF Lazio con appuntamento a Piazza dell’Emporio presso la Fontana delle Anfore alle ore 10.00 Durata: 2h e 30m circa Arrivo: presso la Città dell’Altra Economia in Testaccio
  • PER PRENOTARE: lazio@wwf.it
  • Ore 11.00 - LABORATORIO DI STUDIO DELL’ECOSISTEMA FLUVIALE NATURALMENTE TEVERE dalle ore 11.00 alle ore 13.00 presso Città dell’Altra Economia ingresso lungotevere: attività per bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni Prenotazione: invia sms al 347-5540409
  • G.A.S. - Per tutta la giornata, a cura dei Gruppi di Acquisto Solidali di Roma vendita di patate della campagna “Io non assumo in nero” e a cura del Gruppo di Acquisto solidale Gasper vendita di frutta bio ed equo solidale per favorire l'apertura di una Bottega del Commercio equo a Monterotondo Per info ed ordini: equobiofrutta@gmail.com  - 347/2806803 (Donatella) - 06/916504927 (lascia un messaggio)
  • Dalle ore 16.00 – Trasmissione in diretta della partita dei Mondiali di Calcio ITALIA – PARAGUAY

Per tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione:

E-mail: segreteriaconsorzio@cittadellaltraeconomia.org  - Tel: 347 1217942

Per informazioni stampa e per le iniziative:
E-mail: cesare .budoni@gmail.com oppure ufficiostampa@cittadellaltraeconomia.org
Tel: 349 6040937


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giovedì 17 giugno 2010

Le vostre domande: autocertificare il vino ed il vigneto

Ci scrive Federico:

Buonasera,
posso dichiarare con autocertificazione che il mio vino è biologico, i trattamenti in vigna sono rame (poltiglia), zolfo in polvere e calce.
Non mi va di spendere circa 3000 euro l'anno per una certificazione puramente cartacea.
Grazie
Grazie a te per la domanda, Federico, perché ci permette di rispondere a una richiesta che abbiamo ricevuto più volte.

Sicuramente non puoi autocertificare che il tuo vino è biologico e neanche che il tuo vigneto è biologico: infatti esiste una normativa europea e nazionale in materia che occorre rispettare in tutti i vari aspetti, compresi quelli relativi alla certificazione e all'etichettatura.

Quello che puoi fare è autocertificare (o meglio, dichiarare, ad esempio nel tuo sito o nel tuo depliant) le pratiche che utilizzi nel tuo vigneto, senza però riferimenti alla produzione biologica. Puoi quindi dire che segui dei metodi naturali e che utilizzi per i trattamenti esclusivamente determinati prodotti (es. zolfo o rame). Puoi anche dichiarare i processi che segui in cantina o pubblicare i risultati delle analisi dei tuoi vini, per mettere in evidenza ad esempio un basso contenuto in solfiti o anche l'assenza di residui di pesticidi (come fanno questi tuoi colleghi vignaioli).

In sintesi, il mio consiglio è questo.
Se la tua azienda è di tipo professionale, se punti al mercato nazionale e anche ai mercati esteri, se vuoi richiedere contributi per cui è indispensabile avere la certificazione biologica, se vuoi arrivare su negozi, fiere e mercati riservati al biologico certificato, allora conviene fare la certificazione biologica della tua azienda agricola. Chiedi il preventivo per la certificazione a più organismi di controllo per trovare la condizione più favorevole.
Se invece hai una piccola azienda, con una produzione limitata, magari orientata alla vendita diretta e al mercato locale (agriturismo, mercatini ecc.), con un certo numero di consumatori che ti conoscono già, puoi provare a seguire la strada da te ipotizzata, sempre evitando i riferimenti alla produzione biologica per non incorrere in sanzioni e multe.

Grazie, Federico: il tuo quesito sarà di sicuro molto interessante per i lettori del Blog.
Continua a seguirci!


Per fare la tua domanda al Vino Biologico, basta scrivere.
Cercheremo di rispondere sempre a tutti.
I quesiti di interesse generale saranno pubblicati nel Blog e/o nel sito, rispettando sempre la vostra privacy.


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martedì 15 giugno 2010

La pagina del Vino Biologico su Facebook: diventa fan e partecipa!

Il Vino Biologico | 


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sabato 12 giugno 2010

I vini biologici nei mercati dei contadini

Si chiamano "mercati del contadino" o, in modo esotico, "farmer's market". Ora gli americani vogliono farci credere di averli inventati loro ma da noi sono sempre esistiti. In tanti mercati paesani o rionali c'erano infatti i "contadini": gente che aveva dei terreni, produceva insalata, broccoli o albicocche, caricava il camioncino o il mitico Ape, partivano alle 5 di mattina per vendere direttamente i loro prodotti.

La crisi economica, la voglia di scoprire prodotti sani e genuini, la necessità per gli agricoltori di sfuggire alla morsa del commercio e dei supermercati, hanno portato a una (ri)esplosione del fenomeno.


Secondo la Coldiretti, nel 2009 il 67% degli italiani ha acquistato direttamente dal contadino. La vendita diretta è stata la forma di distribuzione commerciale con la maggiore crescita, con un aumento dell'11% del valore delle vendite con un giro d'affari complessivo di 3 miliardi di euro.


Noi del Vino Biologico non potevamo restare insensibili!

Ecco intanto tre segnalazioni di mercati contadini in cui trovate anche vini biologici: in progetto abbiamo una sezione del sito tutta dedicata ai "mercatini del Vino Biologico", cioè mercati contadini in cui trovare (anche) vini biologici e biodinamici.

Se vuoi segnalarci un mercato contadino e/o del biologico in cui ci sono anche vini biologici, puoi farlo utilizzando il modulo on line dei Contatti. Presto metteremo a disposizione una scheda da compilare direttamente on line, come per le aziende ed i ristoranti.


Farmer Market Bio Sotto Casa - Festa di Campagna Amica
Roma - Auditorium Parco della Musica
12 e 13 giugno 2010

Si terrà  il 12 e il 13 giugno, dalle 10 alle 22, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, BIO SOTTO CASA - Festa di Campagna Amica, la nuova grande occasione per avvicinarsi ai prodotti biologici nella capitale. Per l'evento si daranno appuntamento a Roma produttori bio da tutta Italia per presentare e far gustare i propri prodotti. Ricco il programma di eventi con degustazioni, dibattiti, musica a cura dell'Orchestra popolare italiana, orto didattico e il ristorante a km zero dell'Azienda Romana Mercati. L'evento è organizzato nell'ambito del programma “Il Bio sotto casa” promosso dall’Unione europea e dall'Italia e realizzato da Aiab, Amab e Coldiretti, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza delle produzioni biologiche. Nel corso della manifestazione sarà presentato il progetto "chilometro zero" della Fondazione Campagna Amica.

Mercatino biologico
Roma -  Casa del Parco Riserva Naturale Regionale della Valle dei Casali
13 giugno 2010 (seconda domenica del mese)

Domenica 13 Giugno - ore 11.00/17.00, presso Casa del Parco Riserva Naturale Regionale della Valle dei Casali Coop. Valle dei Casali - Via del Casaletto, 400 - 00151 ROMA come ogni seconda domenica del mese, mostra mercato di prodotti biologici e locali, del commercio equo e piccolo artigianato: giornata dedicata al rispetto della Natura e ai comportamenti sostenibili. Esposizione e vendita di saponi artigianali, latte crudo e detersivi alla spina, prodotti di apicoltura, ortofrutta bio di stagione, erbe aromatiche, legumi, conserve, salumi, pane, olio, latticini, carne, vini, pasta, pasticceria secca, prodotti artigianali ecologici. Suggeriamo di portare qualche borsa di stoffa per ridurre l'uso dei sacchetti di plastica.
Se avete qualche oggetto ancora in buono stato che non vi serve più, portatelo e esponetelo al Mercatino: troverà un nuovo proprietario e inizierà una nuova vita.
Informazioni Tel./ fax 06 45476909 posta@valledeicasali.com (www.valledeicasali.com)

Farmer's market - Campagna Amica
Vada (Livorno)
Sabato 12 giugno 2010 (ogni sabato mattina)

Debutta a Vada - Livorno - il primo farmer’s market firmato Campagna Amica-Coldiretti. Nel cuore della Val di Cecina (in Via Aurelia Sud al numero civico 192 a Vada vicino alla pizzeria “La Cambusa”) il primo farmer’s market degli agricoltori promosso da Coldiretti Livorno. L’appuntamento è fissato ogni sabato mattina. In vendita al mercato esclusivo degli agricoltori i prodotti tipici e tradizionali a “km zero”: dalla frutta e verdura di stagione freschissima e ancora bagnata dalla rugiada della prima mattina, dall’olio al vino, dalle confetture miste ai salumi, dolci tradizionali e tutti i prodotti agricoli locali, comprese piante e fiore in vaso.
Informazioni: Michela Costagli tel.: 050-526009 Ufficio Zona Coldiretti 0586-684808
(www.livorno.coldiretti.it)


[foto Vino Biologico]


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giovedì 10 giugno 2010

Il vino biologico? Migliore per la nostra salute

Uno studio dell'Università di Borgogna e dell'Istituto svizzero di agricoltura biologica dimostra che il vino di produzione biologica, che non contiene pesticidi, contiene una quantità doppia di resveratrolo rispetto a vini non prodotti con queste tecniche.

Juan Carlos Sancha, professore di enologia all'Università della Rioja, ha spiegato in un'intervista all'agenzia Efe che il resveratrolo – molecola presente sia nell'uva che nel vino, a cui si attribuiscono proprietà anticancerogene e antiossidanti – è un prodotto frutto di un meccanismo di difesa della pianta.

Secondo lo studio, i vini biologici bianchi e rossi contengono 12 milligrammi per litro di resveratrolo, rispetto ai 6 milligrammi di un vino le cui uve siano state trattate con concimi chimici e prodotti fitosanitari. 

Sancha, che è anche enologo di professione, sostiene che i vini di produzione biologica sono “i più naturali” e ha sottolineato che “l'abuso di pesticidi e concimi  ha provocato una rilevante salinizzazione del fiume Ebro”.
Per Sancha “il vino non deve dare origine a scandali di questo tipo”, soprattutto per la necessità di dare al consumatore la sicurezza che sta bevendo un vino salutare.

Il ricercatore ha anche spiegato la sua precauzione nell'uso di lieviti transgenici per il miglioramento della qualità del vino e ha qualificato come “inopportuna” la loro introduzione. Sancha ritiene che si debba continuare a investigare in questo campo “con prudenza” e sostiene la necessità di differenziare l'etichettatura per i prodotti liberi dall'ingegneria genetica rispetto a quelli che non lo sono.

[fonte Agrapress.it/Ecoalimenta.com/Efe]


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mercoledì 9 giugno 2010

Il Vino Biologico su Facebook: operazione Garibaldi!


Cari amici,

nulla di strano e misterioso!

Mi sono accorto che il prossimo obiettivo della nostra pagina su Facebook è di raggiungere quota Mille Fan.

Quindi, che cosa meglio di affidarsi all'Eroe dei Due Mondi nel 150° Anniversario dell'Unità di Italia (caro Giuseppe, ma ne sei ancora così sicuro? ah, se tu potessi parlare...).

Mi impegno: il successo dell'operazione Garibaldi, cioè quota Mille su Facebook, sarà debitamente festeggiato. 
Come?
Ancora non lo so...
Seguiteci e lo scoprirete.


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martedì 8 giugno 2010

I pesticidi favoriscono la sindrome dell'attenzione nei bambini?

Uno studio americano mette in relazione i livelli di metaboliti dei pesticidi nelle urine dei ragazzi e la sindrome dell'ADHD, cioè del deficit dell'attenzione.
Secondo l'articolo, le prove condotte convaliderebbero l'ipotesi per cui l'esposizione ai pesticidi (in particolare i fosforganici, presenti soprattutto in frutta e verdura), a dosi comuni tra i ragazzi statunitensi, può contribuire all'insorgenza della sindrome. Sarebbe a rischio il 10% dei bambini degli Stati Uniti.
La cosa interessante, quindi, è che non si parla di livelli tossici ma livelli di assunzione compatibili con i limiti di legge.

L'articolo originale di Pediatrics (Official Journal of the American Academy of Pediatrics) lo trovate qui.

In merito a questa notizia, vi consiglio di leggere il comunicato stampa di "Giù le mani dai bambini", un importante comitato nazionale di vigilanza sull'uso dei farmaci nei bambini. Si legge, tra l'altro, che il comitato aveva già segnalato questo problema al nostro Istituto Superiore di Sanità.
Inoltre, si chiede di intervenire con un'alimentazione più sana per i nostri bambini, con meno merendine,  coloranti e additivi e più cibi naturali.

La sindrome da deficit di attenzione (ADHD) è una sindrome osservata nei ragazzi. Personalmente, ho molti dubbi su tutta la questione dell'ADHD per vari motivi.
In sintesi, molti neurologi e psichiatri mettono in discussione l'esistenza stessa dell'ADHD e soprattutto contestano sia la diagnosi "a tappeto" (in pratica, basta che un bambino sia irrequieto o disobbediente per essere bollato come "malato"), sia i metodi di cura. Soprattutto negli Stati Uniti, l'ADHD viene curata con dosi massicce di psicofarmaci anche su bambini di 8-10 anni, con gli inevitabili interessi economici delle multinazionali del farmaco. Non basta: uno degli psicofarmaci più usati, il Ritalin, è una sostanza con effetti simili alla cocaina, che crea dipendenza. L'uso del Ritalin è così diffuso negli Stati Uniti da essere stato anche protagonista di una puntata di "Desperate Housewives", in cui una mamma (per gli appassionati del serial, Lynette Scavo, nella foto) inizia a "tirarsi su" con le pillole prescritte per tenere calmi i suoi gemelli pestiferi.
Come un'epidemia, ora l'ADHD va di moda anche da noi, con situazioni molto strane, test di massa e "schedature" dei bambini nelle scuole, nascita di lobby di medici, politici e famiglie favorevoli all'ADHD ecc.
Per chi è interessato, consiglio di leggere sull'argomento, oltre al sito di Giù le mani dai bambini, gli articoli di Disinformazione.it e del comitato "Perché non accada": condivido in pieno e sottoscrivo lo slogan del Comitato "La vivacità dei bambini non è una malattia!".


Detto questo, è  interessante notare l'ennesimo studio che mostra una correlazione tra pesticidi e disturbi del sistema nervoso


Conclusioni? Nel dubbio (piuttosto fondato), meglio preferire frutta e verdura biologiche e, ovviamente, i vini biologici!

[fonte: notizia via Le Monde/Bioagricultura]


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lunedì 7 giugno 2010

I vini biologici pugliesi di Libera a Mesagne (Brindisi)

I vini biologici pugliesi della cooperativa “Terre di Puglia Libera Terra” sono protagonisti martedì 8 giugno 2010, alle 20,30, della manifestazione “Sorsi di…vini di terra mia” che si svolge a Mesagne (Brindisi).
Si tratta della seconda edizione della rassegna che, nella scorsa estate, ha portato a Mesagne il top delle produzioni enologiche salentine. L’appuntamento è nel suggestivo centro storico di Mesagne, in via De Florenza 62, dove si trova il locale “Giudamino cantina”.

Il locale proporrà piatti della cucina tradizionale, preparati da  Maria e Francesco Dipietrangelo, accompagnati da racconti popolari e dalla musica tarantolata del gruppo Note di Bacco.
Insieme ai piatti, saranno presentati i quattro vini di “Libera”, l'associazione contro le mafie, prodotti in Puglia da vitigni autoctoni, grazie alla cura della cooperativa “Terre di Puglia Libera Terra”.
Questi i quattro vini biologici che si potranno degustare:
  • Hiso Telaray Rosso Salento IGT
  • Hiso Telaray Rosato Salento IGT
  • Negroamaro Filari de Sant’Antonio Salento IGT
  • Negroamaro Rosato Alberelli de la Santa Salento IGT

La degustazione sarà guidata da Federico Curtaz, enologo valdostano di fama mondiale, che ha messo a disposizione le sue capacità per realizzare i vini di “Libera Terra”.
La scelta del metodo di coltivazione biologica per tutte le colture e il rispetto delle varietà autoctone garantiscono la bontà e la genuinità dei prodotti, tutti distribuiti con il marchio Libera Terra”, spiegano i produttori della cooperativa “Terre di Puglia Libera Terra”.

Per informazioni e prenotazioni:
  • 0831-738653  
  • 329-6605271  
  • 348-0585210


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venerdì 4 giugno 2010

Chianti biologico alla Mostra del Chianti di Montespertoli

Fino al 6 giugno Montespertoli, cittadina in provincia di Firenze, ospita la 53a Mostra del Chianti.

Qui trovate il programma completo della manifestazione.

Tra le tantissime iniziative ed eventi che fanno parte della manifestazione, vi segnalo venerdì 4 giugno 2010, alle ore 21,30, presso l'Auditorium Centro Culturale Le Corti, il Laboratorio sui vini biologici e biodinamici organizzato dalla Condotta Slowfood Empolese-Valdelsa.

Se andate a Montespertoli, fateci sapere la vostra opinione e segnalateci i Chianti biologici presenti alla Mostra.


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Vini biologici all'Enoteca Nepesina di Nepi (Viterbo)

I lettori del Blog e del sito del Vino Biologico hanno la possibilità di segnalare direttamente on line i "Locali del Vino Biologico", cioè ristoranti, enoteche, wine bar, vinerie, agriturismi ecc. in cui siano protagonisti vini biologici e/o biodinamici.


Dopo il ristorante "A Tavola" di Torino
, oggi presentiamo un'enoteca del Lazio: si trova a Nepi, in provincia di Viterbo, e offre alcune interessanti etichette di vini biologici da Lazio, Toscana e Abruzzo. L'Enoteca Nepesina offre anche un servizio a domicilio con consegna su Roma e Viterbo.


Se andate all'Enoteca Nepesina, dite che avete conosciuto il locale grazie a noi del Vino Biologico e poi fateci conoscere la vostra opinione.

Enoteca Nepesina
Persona di riferimento
        Marco Patruno      
Indirizzo        Via del Concio 2e  - 01036 Nepi (Viterbo)
Come arrivare     SS 6/bis Cassia bis, in direzione Viterbo; a 35 km dal Grande raccordo anulare di Roma uscire per Nepi     
Telefono        333 6195378      
Sito Internet        www.enoteca-sommelier.blogspot.com       
E-mail        enotecanepesina@tiscali.it      
Apertura    venerdì e sabato 
Orario        10,00-13,00; 17,00-20,00      
Ferie        agosto      
Tipo di locale        Enoteca - vendita      
Breve presentazione del locale        enoteca con oltre 500 etichette di cui circa 50 di vini provenienti da agricoltura biologica certificata. Acquisti diretti dai produttori a prezzi competitivi. Il titolare è un sommelier professionista. L'Enoteca Nepesina svolge anche attività di enoteca on line, con consegna a domicilio dei vini su Roma e Viterbo.     
Vini biologici presenti nel locale:  tutti i vini dei seguenti produttori:


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Cinema in cantina: alla cantina biologica Perlage la rassegna enocinematografica

La cantina Perlage di Soligo è una delle realtà storiche del vino biologico. Altrettanto consolidato, ormai, il rapporto con il cinema e, più in generale, con la cultura.
Ora Perlage lancia una nuova idea: un enocineforum, o meglio una rassegna EnoCineGastronomica. Per ogni serata della rassegna è prevista la proiezione di un film in cantina, la degustazione di un vino biologico Perlage e la degustazione di un piatto basato su un Presidio Slow Food.

Ecco il programma della manifestazione

Mercoledì 9 giugno 2010
Film Bollicine
Sideways - In viaggio con Jack & Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg biologico

Mercoledì 16 giugno 2010
Film Rosso da Tavola
Come acqua per il cioccolato & Solatio Rosso da tavola biologico

Mercoledì 23 giugno 2010
Film Cabernet
Un'ottima annata - A good year & Cabernet del Veneto biologico

Giovedì 1 luglio 2010
Film Incrocio Bordolese
Mangiare bere uomo donna & Mazarol - Incrocio bordolese barricato 2006 biologico

Giovedì 8 luglio 2010
Film Verdiso
Terra Madre & Verdiso del Veneto biologico - I premio "E' Verdiso 2010"

Informazioni 
Orario 20,30
Ingresso unico: 10 euro (film, degustazione presidio e vino)
Informazioni www.perlagewines.com sezione news
erika.gallon@perlagewines.com
tel. 0438 900203.



Comunicato Perlage

PERLAGE E SLOW FOOD PORTANO IL CINEMA IN CANTINA
Da mercoledì 9 giugno, il cineforum in cantina da gustare con gli occhi e con la bocca

Per tutto il mese di giugno, Perlage, in collaborazione con Slow Food Colline Trevigiane, presenta una rassegna “EnoCineGastronomica” per tutti i palati: ogni film proiettato in cantina sarà accompagnato dalla degustazione di un vino Perlage e di un piatto a base di un Presidio Slow Food, cucinato dalla cuoca solighese Gianna Da Ruos.

Il cinema in cantina inizierà mercoledì 9 giugno con il film Sideways – In viaggio con Jack, la degustazione di un risotto con il presidio Riso del Grumolo delle Abbadesse abbinato ad un Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg.

Una intensa esperienza che coniuga il decennale legame di Perlage con il mondo del cinema (ricordiamo le collaborazioni con il Festival del Cinema di Venezia, Roma e Pesaro) e l’altrettanto stretta e longeva condivisione di filosofia e eventi con Slow Food (ultimo evento: Carlo Petrini in cantina Perlage in 30 maggio), nella suggestiva cornice della “sala delle vecchie vasche” della cantina Perlage.


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sabato 29 maggio 2010

Cantine Aperte 2010: le cantine biologiche e biodinamiche

Domenica 30 maggio 2010 torna Cantine Aperte, la manifestazione che da 17 anni si svolge in tutta Italia nell'ultima domenica di maggio.

Cantine Aperte è organizzato dal Movimento del Turismo del Vino

Saranno circa 800 le cantine aperte in tutta Italia che accoglieranno un pubblico di appassionati che nel 2009 ha superato il milione di persone.

Tra le cantine c'è un buon numero di aziende biologiche e biodinamiche.

Vi segnaliamo un elenco di queste cantine, ordinato per regioni. Sicuramente c'è qualche assenza ma avete un buon numero di aziende da visitare la prossima domenica.

Spero che vi sia piaciuto l'e-book su "Vino e ambiente": se non l'avete ancora scaricato, potete farlo andando a questo link:
http://vino-biologico.blogspot.com/2010/05/vino-e-ambiente-gratis-il-primo-e-book.html



CANTINE APERTE 2010
LE CANTINE BIOLOGICHE E BIODINAMICHE

ABRUZZO

Agriverde
Via Stortini, 32/A - 66020 ORTONA (CH)
Tel: 085 9032101, Fax: 085 9031089

Az. Agr. Chiusa Grande
Contrada Casali - 65010 NOCCIANO (PE)
Tel: 085 847460, Fax: 085 8470818


CALABRIA

Az. Agr. PIANA di SIBARI srl
Contrada Stragolia - 87019 SPEZZANO ALBANESE (CS)
Tel: 0983 887099 cell.368 7446073, Fax: 0983 887099


CAMPANIA

Antica Masseria Venditti - Azienda Agricola di Nicola Venditti
Via Sannitica 120 - "Isola di cultura del Vino" - 82030 CASTELVENERE (BN)
Tel: +39 0824 940306, Fax: +39 0824 940301

Selvanova
Via Selvanova - 81010 CASTEL CAMPAGNANO (CE)
Tel: 0823 867261 * 335492202, Fax: 081 2455268

Telaro
Via Cinque Pietre, 2 - 81044 GALLUCCIO (CE)
Tel: 0823 925841 - Fax: 0823 925021

Azienda Agricola Villa Dora
Via Bosco Mauro, 1 - 80040 TERZIGNO (NA)
Tel: 081 5295016, Fax: 081 8274905

Az. Agr. Casebianche
Via Case Bianche, n.8 - 84076 TORCHIARA (SA)
Tel: 0974 843244, Fax: 0974 843244


EMILIA ROMAGNA

La Corte d'Aibo
Via Marzatore, 15 - 40050 MONTEVEGLIO (BO)
Tel: +39 051 832583, Fax: +39 051 832583

Azienda Agricola Venturini Baldini
Via Turati, 42 - 42020 QUATTRO CASTELLA (RE)
Tel: 0522 249011, Fax: 0522 888141

Az. Agr. Ferioli Marco - Tenuta di Aljano
Via Figno, 1 - 42019 SCANDIANO (RE)
Tel: 0522 981193, Fax: +39 0522 852557

Valle delle Lepri
Via Ca? Righetti, 17 - 47853 CORIANO (RN)
Tel: 0541 656464, Fax: 0541 656464


FRIULI VENEZIA GIULIA

Castello di Arcano Superiore
Arcano Superiore, 11/C - 33030 RIVE D'ARCANO (UD)
Tel: 0432 809500, Fax: 0432 809500


LAZIO

Az. Agr. I Pampini
Strada Foglino, 1126 - 04010 LATINA (LT)
Tel: +39 0773 643144 , Fax: +39 0773 643144

Azienda Agricola Marco Carpineti
Str. Prov. Velletri Anzio Km 14.3 - 04010 CORI (LT)
Tel: +39 06 9679860, Fax: +39 06 9679860


MARCHE

Azienda Agricola Bucci
Via Cona, 30 - 60010 OSTRA VETERE (AN)
Tel: 071 964179 , Fax: 071 964179

Terre Cortesi Moncaro
Direttissima del Conero, 47 - 60021 CAMERANO (AN)
Tel: 071 731023, Fax: 071 732010

Terre Cortesi Moncaro
Via Piandole, 7/a - 60032 MONTECAROTTO (AN)
Tel: 0731 89245, Fax: 0731 89237

Agrivitivinicola San Francesco
Via Fontemercato, 9 - 63030 ACQUAVIVA PICENA (AP)
Tel: 0735 764416, Fax: 0735 769210

Le Caniette
Contrada Canali, 23 - 63038 RIPATRANSONE (AP)
Tel: 0735 9200, Fax: 0735 91028

Terre Cortesi Moncaro
Via Boreale, 37 - 63036 ACQUAVIVA PICENA (AP)
Tel: 0735 764012, Fax: 0735 764012

Belisario
Via Aristide Merloni, 12 - 62024 MATELICA (MC)
Tel: 0737 787247, Fax: 0737 787263


PIEMONTE

Azienda Agricola Carussin di Ferro Bruna
Regione Mariano, 27 - 14050 SAN MARZANO OLIVETO (AT)
Tel: 0141 831358 3405012637, Fax: 0141 829607

Ecomuseo dell'Enologia del Comune di Candelo
Piazza Castello, 29 - 13878 CANDELO (BI)
Tel: 0152534118, Fax: 0152534112


PUGLIA

Az. Agr. Cefalicchio Sarl
Contrada Cefalicchio - 70053 CANOSA DI PUGLIA (BA)
Tel: 0883 642123, Fax: 0883 642123

La Vigna dei Baroni Martucci
Via Lecce, 65/69 - 73018 SQUINZANO (LE)
Tel: +39 080 4671414 , Fax: +39 080 4671414


SICILIA

Tenuta Scilio di Valle Galfina
SP. Linguaglossa-Zafferana Km.2 - 95015 LINGUAGLOSSA (CT)
Tel: 095 932822 - 348 8629754, Fax: 095 932822

Azienda Agricola Marchesi de Gregorio
Contrada Sirignano - 90046 MONREALE (PA)
Tel: 091 7816870 ; 347 9782640, Fax: 091 6123769


TOSCANA

Soc. Agr. Lavacchio S.r.l.
Via Montefiesole, 55 - 50065 PONTASSIEVE (FI)
Tel: 055 8317472 , Fax: 055 8317395

Soc. Agricola Bulichella
- 57028 SUVERETO (LI)
Tel: 0565 829892 , Fax: 0565 829553

Az. Agr. Biologica Belvedere Colonna
Via Setinaiola, 4 - 53045 MONTEPULCIANO (SI)
Tel: 0578 767191, Fax: 0578 767191

UMBRIA

Di Filippo
Vocabolo Conversino, 153 - 06033 CANNARA (PG)
Tel: 0742 731242, Fax: 0742 72310


VENETO

Dominio di Bagnoli s.s. di L.Borletti & c.
Piazza Marconi, 63 - 35023 BAGNOLI DI SOPRA (PD)
Tel: 049 5380008, Fax: 049 5380021

Azienda Agricola Le Carline di Piccinin Daniele
Via Carline, 24 - 30020 PRAMAGGIORE (VE)
Tel: 0421 799741, Fax: 0421 203525

Azienda Agricola Trabucchi d'Illasi
- 37031 ILLASI (VR)
Tel: 045 7833233, Fax: 045 6528112


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Cantine Aperte 2010: vini biologici in Veneto a Le Carline

Vi proponiamo una serie di articoli su iniziative di cantine biologiche in occasione di Cantine Aperte 2010.

Partiamo dal Veneto, con l'azienda agricola "Le Carline" di Daniele Piccinin.

Se andate a "Le Carline", dite che siete amici del Vino Biologico e raccontateci come è andata!


DOMENICA 30 MAGGIO 2010 dalle 10 alle 18
IN OCCASIONE DI CANTINE APERTE 2010
L’AZIENDA AGRICOLA “LE CARLINE”
PROPONE:
UN CALICE DI VINO TRA I COLORI DELLA PRIMAVERA

Come di consueto, l’ultima domenica di maggio le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le porte a quanti intendono trascorrere una giornata diversa, all’aria aperta degustando prodotti sani e di qualità.

VINI BIANCHI, ROSSI, ROSATI PER LA GIOIA DEI PALATI
La degustazione dei nostri vini biologici, durante questa edizione di Cantine Aperte, vedrà protagonisti i vini senza solfiti aggiunti e quindi:
  • il Refosco dal Peduncolo Rosso DOC Lison-Pramaggiore;
  • il Cabernet DOC Lison-Pramaggiore.
Questi e gli altri vini della produzione della cantina Le Carline verranno serviti da esperti sommelier e presentati in abbinamento con prodotti tipici del nostro territorio: gli insaccati, il formaggio Montasio della Latteria di Summaga e i prodotti da forno del Panificio Bioforneria, realizzati con ingredienti biologici.

PAROLA D’ORDINE: CANTINA APERTA!
Durante la giornata si potrà visitare la cantina, la barricaia, la sala di degustazione, oltre che poter effettuare un’escursione tra i filari della vigna (tempo permettendo).
I visitatori della cantina Le Carline potranno, inoltre, ammirare una mostra di pittura e un’esposizione di interessanti opere di artigianato locale.

Una PENNELLATA di COLORE alle nostre BOTTI
Quest’anno il Movimento Turismo del Vino, ente organizzatore di “Cantine Aperte” abbina al vino il tema dei “colori” e all’azienda agricola LE CARLINE sarà possibile assistere ad una forma di pittura decisamente insolita: saranno presenti circa 20 artisti che dipingeranno, nel modo che preferiscono, una botte della nostra cantina.

DATE UN TOCCO DI COLORE ALLA PRIMAVERA E VENITE A TROVARCI!
Domenica 30 maggio 2010, a partire dalle ore 10.00, presso l’azienda agricola
LE CARLINE.
L’allegria della giornata sarà accompagnata dalla musica dal vivo di Giuliano Biasiolo.

Vi aspettiamo numerosi.

Prenotate la vostra visita, per permetterci di accogliervi nel migliore dei modi!! 
Contattateci a questi recapiti:
tel: 0421.799741- fax: 0421.203525 – mail: info@lecarline.com


Az. Agr. LE CARLINE
Piccinin Daniele
via Carline, 24
30020 PRAMAGGIORE (VE)
Telefono 0039.0421.799741
Fax 0039.0421.203525
info@lecarline.com
www.lecarline.com


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