Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

venerdì 30 giugno 2006

Italia, Francia, Germania, Argentina ...

No, non sono solo alcune delle nazionali arrivate ai quarti di finale dei Mondiali di calcio 2006. Sono anche nazioni partecipanti, attraverso i loro vini, alla XVI Rassegna Nazionale dei Vini Biologici, organizzata da Legambiente.
Vediamo di cosa si tratta.

162 vini provenienti da tutta Italia e 40 vini stranieri, in rappresentanza di Argentina, Austria, Francia, Germania, Grecia, Spagna, tutti rigorosamente biologici: sono i numeri della XVI Rassegna Nazionale dei Vini Biologici, organizzata da Legambiente in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena, il mensile la Nuova Ecologia, e l’annuario TuttoBio, che si è svolta nel mese di giugno presso il Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Il Girasole a Rispescia (GR).
Una prestigiosa commissione, presieduta dal prof. Giancarlo Scalabrelli, docente di Viticoltura all'Università di Pisa, e composta da Roberto Bruchi, enologo e Presidente della Commissione Giudicatrice Vini dell'Enoteca Italiana; Giuseppe Ferroni, agronomo; Giovanni Prisco, sommelier AIS; Marco Stefanini, enologo, ha esaminato i vini, decretando per ogni categoria in concorso (vini bianchi, vini rossi giovani, vini rossi invecchiati, vini da dessert, vini spumanti, vini da uve autoctone) i migliori tre.
La giuria ha riscontrato un elevato livello dei campioni in esame, a riprova della crescita qualitativa del vino biologico in questi ultimi anni, confermata anche dalla presenza di Docg, Doc e Igt (quasi il 100% dei vini presentati), provenienti da tutto il panorama enologico italiano, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia.
I risultati della Rassegna verranno resi noti al pubblico ed alla stampa a Festambiente 2006 (manifestazione nazionale di Legambiente - Rispescia, Grosseto, 4-15 agosto) alla presenza della stampa specializzata e di esperti del settore, nel corso di una serata che vedrà intervenire i produttori vincitori a ritirare i premi.

Fonte: Greenplanet da Legambiente


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lunedì 26 giugno 2006

Appuntamento con Biodivino: domenica 2 luglio a Trisobbio (AL)

Per il terzo anno consecutivo la provincia di Alessandria ospita la rassegna Biodivino, dedicata alla valorizzazione dei vini biologici e a premiare quanti, tra i produttori, si distinguono nel percorso di una qualità attenta all’ambiente ed ai valori sociali. Domenica 2 luglio alle ore 10,30 la premiazione dei vincitori si svolgerà nelle sale del Castello del Comune di Trisobbio (AL). In rappresentanza della Provincia di Alessandria interverrà anche l’Assessore al Bilancio ed alle Finanze Gian Franco Comaschi.
La Rassegna è organizzata dalla Provincia di Alessandria – Assessorato all’Agricoltura, dal Comune di Trisobbio, dall’Aiab Piemonte, in collaborazione con il Distretto del Vino Piemonte Sud e l’Associazione Città del Bio.
Oltre 200 sono stati i vini ammessi a questa III edizione, provenienti da tutte le regioni italiane, a testimonianza della vitalità di un settore orientato per oltre il 55% della produzione all’esportazione. Sono la Germania, la Svizzera, la Gran Bretagna ma anche gli USA ed il Giappone i mercati più interessati ai nostri vini biologici.
Lo scorso anno la rassegna BiodiVino ha partecipato a due importanti appuntamenti all’estero, nei quali sono stati proposti in degustazione i vini che hanno partecipato all’edizione 2005: a Tokyo nell’ambito del “5th International Organic Trade Fair” (21-23 settembre) ed a Mosca al “Drinks Industry-2005” (23-26 novembre). I vini biologici italiani riscontrano un interesse importante all'estero perché i produttori in questi anni hanno lavorato nella giusta direzione.
Le difficoltà non mancano, ma gli standard qualitativi raggiunti sono molto alti e si continua a lavorare in direzione della valorizzazione dei vitigni autoctoni e delle tecniche tradizionali di lavorazione.
In Italia i produttori vitivinicoli certificati sono circa 5.900 con circa 32.000 ettari di superficie, mentre in Francia sono 1.455 con 16.300 ettari ed in Spagna sono 1.200 con 16.500 ettari. Anche nel comparto vitivinicolo bio, dunque, la leadership italiana è netta ed è indispensabile lavorare per consolidare i risultati raggiunti.
Le commissioni di valutazione dei vini in concorso hanno lavorato nel rispetto delle norme stabilite dall’OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin) e si sono riunite presso l’Enoteca Regionale a Vignale Monferrato, con il coordinamento del prof. Roberto Zironi della Facoltà di Agraria dell’Università di Udine. Un’anticipazione sui giudizi espressi: i punteggi assegnati confermano il buon livello qualitativo raggiunto dai vini bio italiani.
La cerimonia delle premiazioni sarà ripresa dall’emittente televisiva “SAT8” e tra gli ospiti presenti un viticoltore bio d’eccezione: Michael Latz , Sindaco del Comune di Corréns (Provenza – Francia). Corréns è il primo Villaggio Bio francese ed aderirà all’Associazione Città del Bio. Partecipa all’evento anche l’Osservatorio su Tipicità e Bio Eccellenza Mediterranea della Provincia di Salerno.

(fonte: Greenplanet, da Biodivino)


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mercoledì 21 giugno 2006

Il Vino Biologico sulla Cantata del Caffé

Riprenderà le sue pubblicazioni e diventerà settimanale (uscirà probabilmente di sabato mattina) La Cantata del Caffè, la rassegna dei blog enogastronomici italiani offerta da San-lorenzo.com su Radio Simplicissimus. Si tratta dell'ultima (?) creazione della fervida fantasia di Antonio Tombolini.

Intanto, con un po' di soddisfazione segnaliamo l'ultimo numero della Cantata disponibile in rete, in cui è stata annunciata, con molti elogi, la nascita del nostro Blog, con la citazione dell'articolo su Cantine Aperte. Grazie, Antonio!

Un'ultima osservazione. Non può che farci piacere l'uso del porcello come logo della Simplicissimus Blog Farm: complimenti per la scelta!


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martedì 20 giugno 2006

Vini biologici dalle terre del Cortese di Gavi

EnoSelezionando è il blog del sito www.enoselezioni.it.
Enoselezioni.It è una giovane azienda operante nel settore della vendita al dettaglio e al minuto di prodotti alimentari quali vino e olio; i vini vengono tutti dal Piemonte. Ha un sito semplice e ben fatto.

Dal Blog EnoSelezionando segnaliamo un articolo dedicato all'Azienda agricola biologica Rugrà della signora Luigia Zucchi, ad Alessandria. L'azienda si trova tra Tassarolo e Rovereto di Gavi, forse nella migliore zona di produzione del Cortese di Gavi Docg. Nell'articolo di EnoSelezionando non si parla solo del Gavi ma anche della reintroduzione di un vitigno locale, il Nibio di Tasaro (Nebbiolo di Tassarolo), che in realtà sembra essere una varietà locale di Dolcetto.

Leggete l'articolo di EnoSelezionando

Azienda Agricola Rugrà
strada Cavallari,3 - 15067 - Alessandria
Telefono e fax 0143342000
Email azrugra@tin.it
L'azienda offre anche la possibilità del soggiorno in Bed & Breakfast.


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lunedì 19 giugno 2006

Le degustazioni: Greco di Bianco Doc 2004

Iniziamo con questo articolo la pubblicazione periodica di alcune schede di degustazione dei vini biologici, curate dal sommelier Ricardo Gonzalez che collabora con il sito Il Vino Biologico.


Greco di bianco 2004 Doc
Azienda La Cantina di Francesco Stelitano
Casignana (Reggio Calabria)

Vino da dessert, fuori pasto e per ogni lieta ricorrenza delle tradizioni calabresi.

Si ottiene da uve a bacca piccolissima di Greco Bianco (vitigno di remota origine greca), coltivate su terreno calcareo-argilloso, con rese spontaneamente bassissime. Il vino è ottenuto con un procedimento di parziale appassitura al sole dei grappoli sui appositi graticci e accorciando il processo di vinificazione.

Leggi la scheda di degustazione.


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sabato 17 giugno 2006

Ovarius, un Rivelatore di Energia dei Vini (biologici e non)

Dunque, la cosa può apparire un po' esoterica, per iniziati. Però, non potevamo rinunciare a segnalare questo particolare tipo di decanter che dovrebbe esaltare le qualità dei vini "veri" e svelare i difetti dei vini artefatti.

Ora, appare chiaro che in un Blog sui vini biologici non potevamo perdere l'occasione di parlare di questo mistico oggetto.

Per tutte le notizie vi rimandiamo al Blog di Aristide, da cui abbiamo scoperto dell'esistenza di questo nuovo decanter, e al sito stesso di Ovarius.

Intanto, solo un assaggio di quello che vi attende, tratto direttamente dal sito di Ovarius:

Degustare il Vino in OVARIUS significa scoprire il Vino in un altro modo. Questo incoraggia la ricerca di vini veri per potersi tuffare nell’agricoltura dei terroirs del nostro pianeta, per riscoprire le nostre radici, attraverso una vinificazione artigianale, la sola rispettosa del vino, nobilitata da degli artisti che, per amore, propongono ma non impongono la Vita al Vino.
OVARIUS è un pezzo unico, soffiato a mano in maniera ancestrale.

Ovarius si può acquistare anche su Internet: forse bisognerà provarlo e poi riparlarne.

Un'ultima osservazione (quelli bravi scriverebbero "last but not least" ma questo Blog, oltre ad essere "libero dagli Ogm", cerca anche di essere libero di scrivere in italiano corrente).
Ovarius è un oggetto molto bello e anche questo ha il suo peso.


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martedì 13 giugno 2006

Cosa significa "bio" nel settore vitivinicolo?

Segnaliamo un interessante articolo dell'enologo Robert Schlag, responsabile della vendita diretta on line del vino per la Coop della Svizzera, catena che dedica sul suo sito una sezione specifica al vino, il Wine Shop, dove si parla molto spesso di vini biologici.

Cosa significa "bio" nel settore vitivinicolo?

Il numero di coloro che riconoscono nell'uso indiscriminato di fitofarmaci un pericolo per la salute di vigne, viticoltori e consumatori è andato crescendo sempre più a partire dagli anni '80. Per questa ragione, sempre più produttori vinicoli decidono di passare alla coltivazione biologica controllata. Da recenti studi emerge che i vini bio sono più "sani" di quelli convenzionali: contengono meno tracce di pesticidi e maggiori quantità di resveratrolo, sostanza a cui viene attribuito un effetto antiossidante, nonché la capacità di prevenire l'insorgere di tumori e infarti.

È dovuto trascorrere parecchio tempo prima che gli aspetti critici di un trattamento indiscriminato delle piante con prodotti quali erbicidi, pesticidi e fungicidi venissero riconosciuti. (...)

continua a leggere l'articolo


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domenica 11 giugno 2006

I Gruppi di Acquisto Solidali

Si chiamano Gas e sono una forma nuova di acquisto, una evoluzione delle cooperative di consumo, una risposta alla spesa massificata e alle merendine dei supermercati e anche una tutela dal carovita e dallo strapotere delle pubblicità. Sono un po' di tutto questo.

Questa settimana "Famiglia Cristiana" dedica ai Gas un servizio molto interessante.
Per saperne di più sui Gas, oltre a leggere l'articolo di Famiglia Cristiana, si può andare su www.retegas.org, il sito della Rete nazionale di collegamento dei Gas.

Da questo sito, giusto per avere subito qualche idea, proponiamo alcune delle domande più frequenti sull'argomento.

A proposito: i Gas comprano anche vino, molto spesso biologico, per cui siamo in tema!

Le domande-risposte più frequenti sui Gruppi di Acquisto Solidali

Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?

Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.

Sì ma... perché si chiama Solidale?

Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.

Perché nasce una G.A.S.?

Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.


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Processo al vino biologico

Biologico alla sbarra. Niente paura, nessun allarme o preoccupazione, l'imputato sarà trattato benissimo.
Il processo a porte aperte si svolgerà il prossimo 8 settembre nella stupenda cornice dell'Osteria L'Oliveta di Massarossa (LU), ristorante con vista sul lago Masaciuccoli.

Nel ruolo di giudice, come nei due precedenti appuntamenti organizzati dal ristorante di Andrea e Marzia Lucchesi, sarà Fabrizio Diolaiuti, conduttore di "Cucinando s'impara" su Odeon Tv e su Rtv 38 e curatore degli incontri culinari alla "Versiliana", che con la consueta verve, modererà la serata coinvolgendo il pubblico, con semplicità e ironia, su temi di grande attualità e interesse. La corte è costituita dai clienti, che dovranno sancire con un giudizio finale la sorte del biologico.

La discussione verterà sul valore delle produzioni biologiche, ma anche biodinamiche, e sulle possibilità di abbinamento fra piatti tradizionali e vini biologici (solo per citare alcuni degli aspetti affrontati) e si alternerà alle portate costituite da squisiti piatti tipici della cucina toscana, in sintonia con il tema della serata, preparate ad hoc dallo staff dell’Oliveta.
Difesa e accusa dovranno spiegare e far gustare le differenze, i pro ed i contro.

Le ragioni del biologico saranno sostenute da Moreno Petrini, titolare dell'azienda vitivinicola Tenuta di Valgiano a Lucca.
Insomma, una serata da non perdere.

Per informazioni e prenotazioni:

Osteria L’Oliveta
Via delle Valli - Massarosa (Lu)
Tel. 0584-976162 cell. 339-4517745
Email: alucchesi@tin.it
Internet www.osteriaoliveta.it
Inizio ore 21, costo 35 euro

[fonte http://www.tuscanyvalley.net/root/novita_notizie_2911.htm ]


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lunedì 5 giugno 2006

Dalla Franciacorta "ogni ben di bio"

Ingresso ufficiale nel mondo del vino per il gioiello di casa Pizzini in versione bio.
E’ stato infatti inaugurato l’arrivo del Satèn 2002 Barone Pizzini, niente meno che il primo e, per ora, unico Franciacorta biologico.
Con l’originale nome di «Ogni ben di Bio», la storica maison bresciana ha presentato il suo prodotto, unico e solo attualmente nella categoria delle bollicine franciacortine.
Prodotto da uve al 100% Chardonnay, il Satèn 2002 Docg è il risultato di una strada intrapresa già agli inizi degli anni ’90 con l’applicazione da parte della Barone Pizzini dei metodi della viticoltura biologica.
Una scelta coraggiosa, ma soprattutto ritenuta l’unica condizione possibile per produrre vini di altà qualità.

Fonte: Il giorno, 4 giugno 2006 (ripreso da Greenplanet)


Web: www.baronepizzini.it


Le informazioni sul Saten 2002
(fonte: www.baronepizzini.it)


Temperatura di servizio: 8-10° C

Abbinamenti: accompagna tutto il pasto, dall'aperitivo alle carni bianche e formaggi

Uve: Chardonnay 100%

Vinificazione: pressatura soffice fermentazione in vasca inox termocondizionato e barriques

Maturazione: 6 mesi barrique - inox

Affinamento in bottiglia sui lieviti: 36 mesi

Vigneti di origine: Roccolo-Gallo


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