Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

sabato 23 febbraio 2008

In diretta dal BioFach: tanti vini biologici e moltissimi produttori italiani

Tante novita´dal BioFach di Norimberga, il salone mondiale del biologico, che dedica un padiglione speciale ai vini bio.

Presente un numero elevato di produttori italiani, sopra alle cento cantine, anche se purtroppo sparsi nei vari padiglioni, anziche´ essere concentrati nello spazio dedicato al vino.

Ieri (venerdi´) c´e´stato anche un interessante convegno sul futuro normativo del vino biologico nella Unione Europea, organizzato all´interno del progetto Orwine. Mi sembra che ci siano ancora opinioni divergenti tra i vari stati membri, anche se alcuni orientamenti, come quello di regolamentare il vino bio all´interno della normativa sul biologico e non della Ocm vino, sembrano ormai definitive.

Ho assaggiato parecchi vini interessanti, con alcune particolarita´, come un Aglianico in conversione al biologico, i vini abruzzesi di Terra dei Beati, quelli della azienda agricola del Sole di Corchiano (VT), il nuovo rosato di Marco Carpineti, il Prosecco biodinamico Animae della Perlage di Soligo (TV), senza solfiti aggiunti e ottenuto con ceppi di lieviti a bassa produzione di solfiti durante la fermentazione alcolica.

Complice anche la logistica della sala stampa (poche postazioni Internet), per ora mi limito a queste poche notizie; nei prossimi giorni, approfondimenti, degustazioni e riflessioni del BioFach 2008.


Share/Bookmark

"Approcci al vino": incontri sul vino a Le Carline

L’interesse per il mondo del vino è in costante crescita e frequenti sono le richieste di degustazioni guidate. Complice l’amicizia con il Prof. Vanino Negro, insegnante di degustazione enologica al Corso di Laurea in Enologia a Conegliano Veneto - Università di Padova, abbiamo deciso di organizzare una serie di incontri, anzi di… "Approcci al Vino".

Si tratta di quattro serate dedicate a tutti coloro che intendono migliorare la loro conoscenza del vino e, vista l’impostazione semplice e chiara, può essere anche un’ottima occasione per i neofiti del vino.

"Approcci al Vino": serate e degustazioni a Pramaggiore - Cantina Le Carline: vini tipici del Veneto.
Sono previsti quattro incontri: l’ 8, il 15, il 22 ed il 29 Aprile 2008, dalle ore 20.00 alle 23.00 e la presenza di un esperto come il Prof. Vanino Negro è indice di qualità.

Programma del Corso:
1. base della degustazione: l’esame visivo, olfattivo e gustativo,
2. fisiologia della vista, dell’olfatto e del gusto,
3. limpidezza, colore, profumo e gusto: la terminologia corretta,
4. la corretta presentazione dei vini e le regole per gli abbinamenti.

Ogni lezione prevede una prova pratica di degustazione con vini di varia provenienza.
La quota di partecipazione al corso di degustazione e’ di €. 80,00 a persona

La serie di lezioni culminerà con l’invito dell’Azienda Agricola Le Carline alla manifestazione di Cantine Aperte 2008 l’ultima domenica di Maggio.

Tutti coloro che fossero interessati a queste degustazioni, possono inviare una pre-adesione, senza impegno, al nostro indirizzo e-mail: info@lecarline.com, indicando indirizzo e recapito telefonico, così da consentirci di organizzare al meglio l’accoglienza in Cantina.

AZ. AGR. LE CARLINE di Piccinin Daniele
Via Carline, 24 , 30020 PRAMAGGIORE (VE)
Tel.+39.0421.799741 - fax +39.0421.203525
info@lecarline.com


(fonte comunicato stampa Le Carline)


Share/Bookmark

giovedì 21 febbraio 2008

In diretta da BioFach: premiati i vini bio di Barone Pizzini

Sono di Barone Pizzini due delle 118 menzioni speciali (delle quali 21 conquistate dall’Italia) assegnate all’International Wine Award, il concorso internazionale che premia i vini di primissima qualità da viticoltura biologica nell’ambito del Biofach 2008 il più importante appuntamento mondiale del mercato biologico che quest’anno attende 45.000 visitatori e 2.600 espositori.

Complessivamente la Giuria del Biofach, composta da 35 rinomati degustatori internazionali, ha assegnato 8 "Grande Oro", 21 "Oro" e 118 menzioni speciali.

Le due etichette Barone Pizzini premiate sono il Rosso dei Poderi, prodotto nei Poderi di Ghiaccioforte in Maremma Toscana (Comune di Scansano) e il Masseria Porvica, prodotto nel Salento, in Puglia, alla Tenuta del Barco. Due rossi quindi, categoria maggiormente rappresentata al Biofach di quest’anno: il primo morbido e di stoffa, prodotto con uve Sangiovese; il secondo rosso e fruttato prodotto dal più antico vitigno della Puglia, il Negroamaro.

Barone Pizzini è una delle più antiche aziende vitivinicole della Franciacorta e la prima a produrre bollicine DOCG da viticoltura biologica, sul modello di grandi cantine francesi, scelta compiuta dall’azienda a metà degli anni ’90 nella ferma convinzione che i metodi di viticoltura biologica siano il presupposto per una qualità superiore, garanzia di integrità e ricchezza della materia prima e di tipicità del vino.

Oggi, in tutte le tenute Barone Pizzini, presente anche in altre regioni vocate come Toscana (a Scansano, con il Morellino), Marche (nei Castelli di Jesi con il Verdicchio) e Puglia (nel Salento, con gli autoctoni Primitivo e Negroamaro), nascono vini esclusivamente da uve bio.

Nel corso di quella che è senza dubbio la degustazione di vini biologici più grande del mondo, le due etichette Barone Pizzini si sono confrontate con altri 304 rossi su 545 vini bio in concorso, dei quali ben 125 Italiani. Nello specifico, i 35 degustatori internazionali dell'enologia, del commercio specializzato, della viticoltura e della tecnica cantiniera, sommelier e giornalisti di settore hanno testato 306 rossi, 183 bianchi, 16 rosé, 18 spumanti/frizzanti e 18 vini da dessert.


Share/Bookmark

domenica 17 febbraio 2008

I pesticidi fanno male al cervello

I pesticidi fanno male: di questo ci siamo occupati parecchie volte nel blog.
L'idea di usare dei potentissimi veleni che per produrre il cibo, alla base della nostra vita e fondamento della salute (come dimostrano le cosiddette "malattie del benessere") è davvero diabolica.
La notizia che pubblichiamo viene dalla Nuova Zelanda.
[nell'immagine: la formula chimica del paraquat e gli effetti sul tessuto del polmone di un cane]


In Nuova Zelanda la Accident Compensation Corporation ha accettato il ricorso di un uomo di 60 anni, Pete Kiley, proprietario di un campeggio, che sosteneva che i suoi disturbi neurologici fossero dovuti all'esposizione ripetuta ai diserbanti utilizzati nei vigneti vicini alla sua azienda.

Pete Kiley sostiene di aver perso salute, affari e anche la moglie per essere stato esposto ripetutamente agli erbicidi paraquat e glisofato. I sintomi dell'uomo erano difficoltà di deambulazione, nausea, mal di testa, congiuntiviti e stanchezza cronica.

Un neurospichiatra ha concluso che i problemi nelle funzioni cerebrali di Kiley sono il risultato dell'esposizione ai pesticidi usati in agricoltura. Anche una delle giovani figlie di Kiley soffre di problemi di salute.

L'associazione dei viticoltori della Nuova Zelanda ha detto che il 70 per cento dei suoi membri aderisce a uno schema di coltivazione sostenibile che ha messo al bando l'uso del paraquat. In molti vigneti, invece, sono ancora usati erbicidi che contengono glisofato.

[fonte
www.panna.org - Leggi l'articolo originale]


Share/Bookmark

venerdì 15 febbraio 2008

Segnalazione: Villa Bucci - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 2004

Vi segnalo la recensione del Villa Bucci - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 2004, pubblicata nel blog Il Viandante Bevitore.

Mi permetto di aggiungere soltanto che l'azienda Villa Bucci è certificata biologica, sia per i vigneti che per la cantina. Condivido l'ottimo giudizio del Viandante ed estendo la valutazione positiva anche ad altri vini dell'azienda assaggiati.

Vi segnalo un paio di vecchi articoli del Blog in cui si parla (anche) dell'azienda Bucci:

Un nuovo successo per Villa Bucci

Dove bere vini biologici


Share/Bookmark

Il vino e il riscaldamento globale

Dal quotidiano spagnolo "El Pais" riportiamo ampi stralci di un interessante reportage sugli effetti del cambiamento climatico sulla coltivazione della vite e sul vino. Mi sembra che non manchino riflessioni interessanti anche per la situazione italiana.

Al vino fa male il riscaldamento
di Maria R. Sahuquillo
"El Pais" - 10 febbraio 2008

C'è sole ma il cammino verso i vigneti della cantina Torres a Tremp (Lleida) è gelato. Gli alberi e le asperità del terreno impediscono che il sole batta per tutto il giorno. In questa zona, in pieni pre-Pirenei catalani, si susseguono ettari di vigneti ancora senza foglie. Crescono in un clima ideale: caldo di giorno e freddo di notte. Questo vigneto, il più alto della Catalogna a 900 metri, è stato piantato qui come risposta alternativa a un possibile aumento del caldo e alle conseguenze che il cambiamento climatico potrebbe avere sul vino.

Vini con maggiore gradazione alcolica, minore acidità e meno serbevoli in bottiglia: l'aumento delle temperature e l'irregolarità delle piogge provocate dal riscaldamento globale cambieranno i vini spagnoli. Cantine ed enologi cercano la formula ottimale per frenarne gli effetti: cambiamento delle varietà, modifiche delle tecniche di coltivazione, trasferimento dei vigneti in zone diverse, tutte pratiche che possono alterare le denominazioni di origine.

“Questo calore in pieno inverno non è normale e non è buono” dice un agricoltore di Tremp. Pota con attenzione il vigneto mentre guarda il cielo; quasi 20 gradi di temperatura. Non è il solo a preoccuparsi. “Finora l'aumento della temperatura ha fatto bene al vino ma se le temperature saliranno ancora di più, pregiudicheranno tutta l'agricoltura e anche il vigneto” dice Fernando Zamora, decano della Facoltà di enologia dell'università di Tarragona.

Il riscaldamento già si fa notare. Uno studio realizzato in 27 regioni vitivinicole - per la Spagna, nella Rioja - dal geografo Gregory Jones dell'Università dell'Oregon, rivela un aumento medio della temperatura di 1,2 gradi. La vendemmia nella maggioranza delle regioni spagnole è stata anticipata di 10 giorni. La maturazione accelerata causata dall'aumento delle temperature e dalla mancanza di piogge danneggia il vino. “La polpa dell'uva matura più rapidamente e raggiunge alte concentrazioni di zucchero, basse concentrazioni di acidi e un pH alto. Si verificherà uno sfasamento tra la maturità della polpa e quella della buccia e dei vinaccioli. Questo darà vini più ruvidi” spiega Zamora.

“Un vino di qualità ha bisogno di una maturazione lenta” spiega Vicente Sotes, professore di Viticoltura dell'Università politecnica di Madrid. Un pH elevato rende più chiari i vini rossi e dà maggiori rischi di sviluppo di microrganismi. L'eccesso di alcol, frutto di una maturazione rapida, danneggia la qualità aromatica del vino. Inoltre (il vino) può risultare più caro: in alcuni paesi, infatti, i vini di alta gradazione sono tassati in modo più elevato.

Alle cantine Torres di Vilafranca del Penedes si sperimentano nuove soluzioni. “Non escludiamo di usare vitigni più adatti a resistere al calore e alla mancanza di acqua, che oggi sono coltivati in altre zone” spiega il presidente della cantina, Miguel Torres.

Cercare nuovi vitigni non è l'unica soluzione: si tentano anche cambiamenti nella coltivazione, come la modifica della densità di impianto o il non fare ricorso alla pratica della sfogliatura per proteggere meglio il grappolo dal sole.

Torres non scarta l'ipotesi di spostare le sue vigne: un aumento di 100 metri di altitudine provoca una diminuzione di 0,6 gradi di temperatura. “Bisogna studiare altitudine e latitudine dei terreni e cercare non solo il clima ideale ma il terroir”. Per le caratteristiche di un vino sono infatti importanti il clima, l'acqua, l'uva ed il terreno.

Queste variazioni climatiche provocheranno un aumento dei costi per le cantine e anche cambiamenti per l'industria. “Queste pratiche possono portare a una modifica delle denominazioni di origine. Inoltre bisognerà riadattare le politiche nazionali e comunitarie” spiega Pascal Chatonnet, enologo e consulente di importanti cantine come Vega Sicilia. Alcune delle misure allo studio vanno infatti contro la normativa vigente. Ad esempio la siccità può portare alla necessità di irrigare il vigneto ma in alcune denominazioni, come la Rioja, questo è vietato.

La Spagna, con i suoi 1,2 milioni di ettari, è il paese con la maggiore estensione viticola della Unione Europea ed è quello destinato a subire maggiori conseguenze del cambiamento climatico.

Se volete leggere l'articolo integrale (in spagnolo)


Share/Bookmark

lunedì 11 febbraio 2008

Roma - 20 febbraio 2008: degustazione dei vini biologici dell'azienda Tre Botti

Il 20 febbraio prossimo, dalle 18 alle 21, ci sarà a Roma una degustazione dei vini biologici dell'azienda Tre Botti di Castiglione in Teverina (VT), accompagnati dai salumi di Mauro Stefanoni.

L'appuntamento è organizzato dal Café Mercedes di Roma (vedi avanti per le informazioni).

Tre Botti è una giovane azienda agricola nata dalla passione di tre fratelli (Ludovico Maria, Clarissa e Bernardo) che casualmente fanno per cognome Botti (quando si dice, il destino!).

L'azienda (in totale 15 ettari di vigneto) si trova al confine tra Castiglione in Teverina e Civitella d'Agliano, in una delle zone emergenti della viticoltura laziale e italiana. Tra i vini dell'azienda, un IGT Rosso da uve Montepulciano (con aggiunte di Sangiovesee e Canaiolo) e un Orvieto Doc bianco.

Ho avuto modo di assaggiare i vini dell'azienda Tre Botti in un evento organizzato dall'Enoteca Provinciale della Tuscia (a cui Tre Botti aderisce) e mi hanno piacevolmente impressionato. Per chi è in zona (io sarò in viaggio per il BioFach di Norimberga) un appuntamento da consigliare.

Mercedes Café
Via delle Convertite, 19 (piazza San Silvestro)
00187 Roma
Tel. +39 06 692 92 915
Fax +39 06 693 80 016
Contatti: caferoma@mercedes-benz-spot.it
Per maggiori informazioni sul Café Mercedes


Share/Bookmark

martedì 5 febbraio 2008

Un buon bicchiere di Morellino di Scansano biologico

Gli abbonati di VB, la newsletter del Vino Biologico, hanno letto in anteprima i pregi di un ottimo Morellino di Scansano Doc biologico: il Lorenzolo 2006 dell'azienda Poggiopaoli di Scansano.

Un vino dai profumi intensi e persistenti, dal gusto rotondo e caldo. Un vino adatto per i saporiti piatti della cucina maremmana, ma anche con altri piatti di carne, come un buon agnello alle olive.

Leggi la scheda di degustazione completa.

Alcune informazioni sulla produzione del Lorenzolo

Le uve raccolte a mano sono vinificate senza l’ausilio di lieviti selezionati, con un periodo di macerazione sulle bucce di circa 20 giorni durante i quali vengono effettuati almeno tre rimontaggi giornalieri. Segue un periodo di affinamento in acciaio di almeno 6 mesi, durante il quale il vino svolge la fermentazione malolattica e affina le proprie qualità organolettiche. Il Lorenzolo non è sottoposto ad alcun tipo di stabilizzazione o filtrazione per mantenerne integre le caratteristiche organolettiche e le peculiarità.


Share/Bookmark

domenica 3 febbraio 2008

BioFach 2008: il convegno Orwine sui vini biologici

Al BioFach di Norimberga, il giorno 22 febbraio 2008 alle 10, presso la Wine Hall, si svolgerà un incontro sul tema ''European rules for organic wine. How to ensure harmonisation and regional flexibility?'' (Normativa europea per il vino biologico. Come assicurare l’armonizzazione e la flessibilità regionale?).

L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto europeo Orwine e prevede la presentazione di alcune riflessioni scaturite dalle attività e l’interazione con i portatori d’interesse che potranno esprimere la loro posizione sul quadro normativo che si va configurando.

Modererà l'incontro Daniele Tissot, DG Ricerca della Commissione Europea.

Ecco il programma degli interventi:

  • Otto Schmid (Fibl-Svizzera) parlerà dello sviluppo del progetto Orwine
  • Doris Rauhut (SRI Geisenheim-Germania) e Piergiorgio Comuzzo (Università di Udine-Italia) parleranno dei primi risultati della ricerca enologia all'interno del progetto Orwine
  • Uwe Hofmann (Ecovin-Germania) e Cristina Micheloni (Aiab-Italia) parleranno delle proposte per la regolamentazione europea della vinificazione biologica.
  • Monique Jonis (Itab-Francia) parlerà del mercato dei vini biologici.

Presso la Wine Hall, dove si terrà l’incontro, sarà disponibile uno stand dedicato al progetto con informazioni sulle attività condotte.

Ulteriori informazioni nel programma dell’incontro e sul sito del progetto Orwine.


Share/Bookmark

venerdì 1 febbraio 2008

I vini biodinamici dell'azienda La Raia di Novi Ligure

Due notizie dalla cantina La Raia di Novi Ligure (Alessandria).

I lettori del sito del Vino Biologico conoscono già uno dei prodotti di punta, il Gavi Pisé (qui trovate la scheda di degustazione).

Innanzitutto, le uve raccolte durante la scorsa vendemmia hanno ottenuto la certificazione Demeter per il biodinamico. I vini dell'azienda, quindi, saranno certificati con questo riconoscimento a partire dall’annata 2008, disponibile dal prossimo marzo.
Il marchio Demeter
certifica i prodotti alimentari derivati da coltivazioni o allevamenti biodinamici ed è sinonimo in tutto il mondo di prodotto biodinamico.

L'altra notizia riguarda invece la possibilità di conoscere i vini de La Raia. Sabato 2 febbraio, alle 18,30, presso la libreria Utopia di via Moscova 52, a Milano, si terrà una degustazione dei vini biologici e biodinamici dell'azienda. I vini proposti sono Barbera, Gavi Classico e Gavi Pisé, e provengono dalla coltivazione e dal trattamento del vitigno secondo il metodo biodinamico, senza concimi e sostanze chimiche.


Share/Bookmark

E' uscita VB, la newsletter del Vino Biologico

I nostri abbonati hanno già ricevuto il primo numero del 2008 di VB, la newsletter del Vino Biologico.

In questo numero, come al solito, la degustazione di un vino biologico in anteprima per gli abbonati. Solo tra qualche giorno, infatti, troverete la degustazione anche nell'apposita sezione del sito.

Nel pieno dell'inverno (più o meno freddo, a seconda delle zone e delle sensazioni) ci sta bene un vino da bere con le ricette di una cucina saporita e sanguigna come quella maremmana. Ecco quindi un Morellino di Scansano Doc, il Lorenzolo dell'azienda Poggiopaoli.

Se volete abbonarvi (è gratis!) basta fare la registrazione.

Qui invece potete vedere i numeri arretrati.

[foto Stock.xchng]


Share/Bookmark