Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

martedì 31 gennaio 2012

A Roma Senza Trucco, il film sulle donne dei vini naturali

Senza Trucco, il documentario sui vini naturali di Giulia Graglia, arriva venerdì 10 febbraio 2012 a Roma, al Piccolo Apollo.

Dopo la presentazione al Festival Cinemambiente di Torino e il primo Premio al Festival Siciliambiente, il film documentario sulle donne del vino naturale arriva anche a Roma.

L’appuntamento è per venerdì 10 febbraio 2012 alle 20.15, al Piccolo Apollo, in via Conte Verde, 51 (c/o Itis Galilei). Ingresso gratuito con sottoscrizione libera.


La proiezione sarà introdotta da un grande ammiratore di Senza Trucco, Jonathan Nossiter, regista del documentario di culto Mondovino. Saranno presenti in sala la regista Giulia Graglia, il produttore Marco Fiumara e una delle quattro protagoniste, Nicoletta Bocca.
Alla proiezione e al dibattito seguirà una degustazione che aprirà ufficialmente un weekend tutto dedicato al vino biologico e che culminerà nella manifestazione Vini Naturali a Roma (11 e 12 febbraio c/o Hotel Columbus, via della Conciliazione, 33).


Senza Trucco. Il film
Girato fra dicembre 2009 e ottobre 2010, seguendo il ciclo stagionale di crescita, maturazione e vendemmia delle uve, Senza Trucco è un singolare mix di autoproduzione e finanziamento “dal basso”. Dopo le riprese, esaurito il budget per la post produzione, gli autori hanno aperto il blog omonimo attraverso cui amici e sostenitori hanno preacquistato  decine di copie del dvd, permettendo così di terminare la lavorazione del film.

Le protagoniste sono Dora Forsoni (Poderi Sanguineto), Nicoletta Bocca (San Fereolo), Elisabetta Foradori e Arianna Occhipinti, quattro produttrici di vino biologico e biodinamico. Lontano da una visione bucolica e idealizzante del mondo agricolo, Senza Trucco è il ritratto di donne intense e coraggiose, diverse tra loro ma accomunate da una stessa passione e da un legame profondo con il territorio. Senza Trucco perché queste donne si presentano alla telecamera così come sono, al naturale, immerse nella campagna e nel proprio lavoro. Ma soprattutto perché i vini che fanno  assomigliano loro in maniera sorprendente: diretti ed energici, prodotti soltanto con uva non trattata e senza interventi chimici in vigna e in cantina.

Per acquistare il dvd di Senza Trucco: il costo è di 17 euro (comprese le spese di spedizione)
Per vedere il trailer di Senza Trucco su YouTube


Senza Trucco. Il film
regia: Giulia Graglia
fotografia: Tarek Ben Abdallah
montaggio: Enrica Gatto
suono: Marco Fiumara - Marco Saveriano - Andrea Viali
musiche: Andrea Beltrando - Mario Incudine - Renato Morelli - Michael Occhipinti
prodotto da: Marco Fiumara per Effetto Notte - Ilaria Paganelli, Valeria Puddu per Planet Image
Italia 2011 - HD Video  78 minuti


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martedì 10 gennaio 2012

Corso di degustazione dei vini biologici

Dopo il grande successo di partecipazione ai primi due corsi Biodegustando, che si sono svolti tra ottobre e novembre 2011 a Grottaferrata e Roma, parte la terza edizione di  Biodegustando, corso di conoscenza e degustazione dei vini biologici.

Il corso partirà giovedì 19 gennaio 2012 a Roma, nella Biosteria di Testaccio, nella Città dell'Altra Economia a Roma (zona Testaccio, ex Mattatoio).  Il corso, nato da un’idea del giornalista ed enologo Pier Francesco Lisi,  è organizzato dall’associazione di produttori biologici Pro.Bio. in collaborazione con il portale web Il Vino Biologico (www.vino-biologico.it).

Il corso si svolgerà il giovedì sera, dalle 20,30 alle 22,30, nei giorni del 19 e 26 gennaio e 2 e 9 febbraio 2012. Domenica 12 febbraio 2012 è prevista la visita a una delle cantine biologiche associate a ProBio.

Il corso ha normalmente il costo di 140 euro; grazie alla collaborazione con ProBio, la quota di partecipazione a carico degli iscritti è di 40 euro, da saldare interamente prima dell'inizio del corso. Il numero dei corsisti previsto è al massimo di 25 persone, per assicurare a tutti una partecipazione efficace.

L’idea è quella di offrire agli appassionati un quadro completo del settore dei vini biologici in Italia; saranno inoltre fornite le nozioni essenziali per la degustazione del vino. Il corso sarà  incentrato sulla degustazione di 12 vini biologici del Lazio (tre per ogni serata), scelti tra le produzioni delle aziende biologiche associate a ProBio. Le lezioni e le degustazioni saranno tenute da Pier Francesco Lisi, esperto di vini biologici. La scelta dei vini coprirà le diverse tipologie: bianchi, rossi, dessert, spumante, vini senza solfiti.

Ai partecipanti saranno distribuite le dispense del corso, le schede di degustazione dei dodici vini biologici degustati, un attestato di partecipazione e altro materiale sui vini biologici; all'iscrizione sarà inviato per posta elettronica l'e-book “Vino e ambiente”, a cura del Vino Biologico.

Le aziende biologiche che aderiscono a ProBio sono:

  •     Agricoltura Capodarco (Grottaferrata -Roma);
  •     Casale Mattia (Frascati - Roma);
  •     Riserva della Cascina (Ciampino - Roma);
  •     Donato Giangirolami (Borgo Montello - Latina);
  •     Marco Carpineti (Cori - Latina);
  •     Biosolidale Distribuzione (Guidonia - Roma).


    Informazioni ed iscrizioni:
    Tel.  347-1836285

   

Informazioni sul corso:
    www.probiolazio.it   www.vino-biologico.blogspot.com 


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sabato 24 dicembre 2011

Auguri di buone feste dal Vino Biologico !


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mercoledì 23 novembre 2011

Cantine in Argentina e impronta del carbonio

La sostenibilità ambientale è ormai un fattore di competizione in tanti settori produttivi: il vino non fa eccezione.
Mentre in Italia abbiamo grandi progressi da fare su questo settore, anche a causa delle piccole dimensioni delle singole aziende, in altri paesi si punta molto sulla sostenibilità ambientale come fattore competitivo.
E' il caso dell'Argentina, di cui parla questo articolo del quotidiano "La Nacion".


Un'impronta (del carbonio) che preoccupa

[La Nacion, 13 novembre 2011, Silvina Beccar Varela]

Il dato intimidisce: nel 2030 ci vorrebbero due pianeti per assorbire tutta l’anidride carbonica che produciamo. Coscienti di questo fatto, le cantine eco friendly hanno gia' iniziato a misurare l’impronta che rilasciano nell’ambiente.
Sappiamo che il pianeta e' in pericolo. La terra si dissangua per le ferite causate dalle attivita' umane. In generale, non facciamo molto a riguardo. Fino a quando qualcuno reagisce e agisce. Poi, naturalmente, qualcosa puo' cambiare. Siamo in grado di trasformarci e di farci carico della cura per la madre che ci da' la vita e nutrimento. E' giusto, necessario e urgente, perche' i dati sono impressionanti. Secondo il rapporto Pianeta Vivo 2010 del WWF, diffuso lo scorso anno, l'impronta ecologica, l'indicatore che misura la domanda dell’umanita' rispetto alle risorse naturali, ha superato del 50 per cento la capacita' della Terra di ricostituire le risorse consumate e di assorbire i rifiuti, come la CO2, prodotti dalle attivita' umane. Cio' e' dovuto principalmente alle emissioni di anidride carbonica, aumentate 11 volte dal 1961 e piu' di un terzo dal 1998. Quindi, le persone hanno utilizzato l'equivalente di un pianeta e mezzo nel 2007 (ultimi dati disponibili) per sostenere le loro attivita'. Si stima che entro il 2030 l'umanita' avra' bisogno della capacita' di due pianeti per assorbire le emissioni di CO2 e mantenere il consumo di risorse naturali.
Per tutte queste ragioni, alcune industrie alimentari, conserve, bevande (bibite, vino e acqua minerale), caramelle, cartone, imballaggi, hanno cominciato a misurare l'impronta che rilasciano sull'ambiente per conoscere e poi limitare il problema. In questo articolo, presentiamo il caso delle aziende vitivinicole.

Segni indelebili
L'impronta del carbonio e' un indicatore che misura la quantita' di CO2 (anidride carbonica o diossido di carbonio) prodotta da un’organizzazione, una persona o un prodotto, e di conseguenza il suo contributo ai cambiamenti climatici. Per la sua determinazione si usano strumenti di gestione ambientale che traducono gli impatti delle attivita' che producono beni o servizi in quantita' di CO2, consentendo all'azienda la possibilita' di minimizzare, rimuovere o neutralizzare l'effetto che tale quantita' di CO2 porta al cambiamento climatico globale.
"Si tratta di uno strumento di gestione ambientale che traduce impatti ed emissioni causate dai diversi processi di un'organizzazione, in quantita' equivalenti di CO2, per conoscere, da un lato, il contributo dell'azienda al cambiamento climatico, e in secondo luogo, per progettare un programma di miglioramento basato sulle buone pratiche ambientali per ridurre o compensare le emissioni di gas a effetto serra, calcolate come quantita' di CO2 equivalente ", dice l'ingegner Andres Arena, direttore operativo della cantina Salentein.
I gas a effetto serra sono quelli che, aumentando la loro concentrazione in atmosfera, determinano una maggiore grado di assorbimento della radiazione infrarossa, causando una tendenza al rialzo della temperatura globale, fenomeno comunemente conosciuto come cambiamento climatico.
In Sud America il processo e' stato guidato dal Cile, con cantine come De Martino. In Argentina, Salentein opera sul cosiddetto ciclo di vita del prodotto, dalla nascita al consumo, ottenendo cosi' la certificazione completa delle emissioni di anidride carbonica durante il processo di produzione del vino da un organismo riconosciuto a livello internazionale (Carbon Trust ). Norton e' in corsa per la certificazione mentre Bodega Renacer ha certificato il processo di produzione del vino con Carbon Neutral.
Molte di piu' sono le cantine che si occupano di sostenibilita' in generale (Zuccardi, Trapiche, Navarro Correas, Luigi Bosca, Catena, Lopez, tra le altre grandi imprese). In un altro capitolo rientrano i casi dell’agricoltura biodinamica e dell'agricoltura biologica come Colome’ e Familia Cecchin, tra gli altri.
In ogni caso, l'industria del vino, dicono gli esperti, e' una delle meno inquinanti del pianeta.
L'accresciuta sensibilita' per questi temi ha avuto inizio in zone piu' popolose come l’Europa, un paradosso, perche' mentre i paesi sviluppati stanno diventando consapevoli e investono nella conservazione delle risorse naturali, le nazioni in via di sviluppo sono nella necessita' di usarle al limite della loro capacita' per alimentare, soprattutto, le grandi potenze.
In particolare, proprio queste (grandi potenze) dovrebbero smettere di fare pressione sul pianeta, specialmente con l'uso dei combustibili fossili.
Ma come si fa a misurare l’impronta del carbonio?
Ci sono consulenti  internazionali che forniscono servizio di misurazione, come Alex Steward e Green Solutions. Ci sono anche aziende di diversi settori che, mobilitate dalle tendenze globali - consapevolezza ambientale, responsabilita' sociale delle imprese insieme ai requisiti internazionali – hanno implementato modelli di gestione per migliorare l'efficienza operativa e per risparmiare energia e denaro, generare nuovo business, soddisfacendo le richieste dei clienti e approfondendo una politica di impresa sostenibile.
"Un percorso metodologico per stabilire l'impronta di carbonio prevede le seguenti fasi - dice Luis Steindl, manager di Bodegas Norton – sviluppare gli ecobilanci (misurazione dei gas serra) di quello che si vuole misurare, prodotto o processo; definire il ciclo di vita o il campo di misurazione;  realizzare analisi e convalida dei dati; calcolare la quantita' di CO2".

Le cantine
La politica di sostenibilita' di Bodegas Salentein include la suddetta certificazione dell’impronta di carbonio durante il processo di produzione del vino; la ISO 14001:2004; la gestione delle coltivazioni con tecniche sostenibili; la riduzione dell'uso di energie rinnovabili e rifiuti; l'uso di diserbanti solo quando strettamenteconservazione di oltre 120 ettari di habitat desertico nativo; il risparmio di energia elettrica.
Da parte sua, Bodegas Norton ha anche implementato e certificato la ISO 14001 per la gestione ambientale. Ha ottimizzato le risorse naturali (come l'acqua), costruendo invasi impermeabilizzati e diffondendo  l’irrigazione a goccia in quasi tutti i vigneti, con impianti di trattamento degli scarichi industriali e di riutilizzo delle acque reflue trattate per l'irrigazione. "In questo modo abbiamo ridotto il consumo da 8 a 2 litri di acqua per litro di vino prodotto. Nel 2010 abbiamo ottenuto il certificato di Qualita' Idrica del Dipartimento generale per l'irrigazione del governo di Mendoza", dice Steindl. e' in corso il processo di certificazione dell'impronta di carbonio.
Per quanto riguarda la Bodega Renacer, questa ha lavorato alla riduzione delle emissioni di carbonio insieme alla societa' Carbon Neutral. Per due mesi e' stato sottoposto a un processo di auditing. Il risultato ottenuto dalla Carbon Neutral ha portato alla conclusione che 350 tonnellate di CO2 sono rilasciate in atmosfera ogni anno a causa della consegna dei vini sui diversi mercati. Partendo da questo dato e' iniziata la riduzione.

L'elemento nobile
Date le cifre indicate, quasi tutte le attivita' dovrebbero mirare, in un modo o nell'altro, verso forme piu' sostenibili di produzione. In questo contesto si inserisce, come cliente principale delle cantine, il piu' grande produttore mondiale di contenitori in vetro, Owens-Illinois, e la sua campagna lanciata di recente “Vidrio es Vida” (il vetro e' la vita), con esponenti come Celine Cousteau, nipote dell’esploratore del mare Jacques Cousteau, con una vita dedicata interamente alla sensibilizzazione sulla cura per il pianeta.
La campagna di marketing, che e' stata diffusa sulla stampa, online e sui social network in 12 Paesi e 7 lingue, e' stata progettata per mostrare i vantaggi del vetro rispetto ad altri materiali.
Nel video realizzato, Celine Cousteau dice: "Quando confronto i contenitori di vetro e quelli di plastica, il vetro e' piu' pulito, piu' sano e piu' buono. Perche' e' fatto di elementi naturali, non rilascia nessun tipo di sostanze chimiche nell’ambiente ed e' riciclabile all’infinito. Se veramente vuoi preoccuparti della tua salute e dell’ambiente, il vetro e' l'opzione migliore. "
Owens-Illinois e la sua campagna “Glass is Life” hanno avuto lo stand nella Feria Vinos y Bodegas 2011, nello scorso settembre, a La Rural.

[fonte La Nacion/Agra Press; foto Glass is Life]


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martedì 22 novembre 2011

I vini biodinamici al Vinitaly 2012

Dopo che da alcuni anni i vini biologici sono entrati di diritto nel panorama del Vinitaly, la più importante manifestazione italiana sul vino, ora tocca ai biodinamici avere un riconoscimento.
E' una buona notizia per tutto questo mondo, e quindi anche per noi del Vino Biologico.


I VINI DA AGRICOLTURA BIODINAMICA NEW ENTRY A VINITALY 2012

I vini da agricoltura biodinamica saranno una delle principali novità del Vinitaly 2012.
Uno spazio appositamente allestito al primo piano del Palaexpo, infatti, accoglierà aziende italiane ed estere che producono secondo le regole dell’agricoltura biodinamica.
Non è l’unica novità per la prossima edizione di Vinitaly. Con il cambio di cadenza settimanale, il Salone diventa più aderente alle esigenze commerciali di espositori ed operatori e maggiore attenzione viene data al canale horeca, che ha risposto al sondaggio “Vinitaly incontra la ristorazione”.

I vini da agricoltura biodinamica protagonisti di Vinitaly 2012: il più grande salone del vino al mondo dedicato al vino apre un vetrina internazionale a una nicchia di mercato fatta di piccoli numeri, ma che fa tendenza rispetto alla richiesta di qualità globale.
Un centinaio le aziende italiane ed estere che hanno scelto di aderire alla nuova iniziativa di Vinitaly, che prevede uno spazio appositamente allestito al primo piano del Palaexpo.
Non sarà questa comunque l’unica novità della 46^ edizione di Vinitaly, in programma da domenica 25 a mercoledì 28 marzo 2012 (www.vinitaly.com), anche per effetto del cambio di cadenza settimanale e della riduzione dei giorni di manifestazione deciso da Veronafiere. Vinitaly sarà infatti ancora più business-oriented, con costi ottimizzati per gli espositori, impegni sempre più mirati per gli operatori professionali e un occhio di riguardo al canale horeca.
"Si tratta di un’evoluzione dell’organizzazione fieristica necessaria per raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati al momento di decidere il cambio di data – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -; obiettivi che sono quelli di aumentare il già alto tasso di internazionalità della manifestazione e di incrementare le possibilità di contatti commerciali, in particolare con le categorie hộtellerie, ristorazione e catering".
Proprio il canale horeca, nel sondaggio “Vinitaly incontra la ristorazione italiana”, realizzato intervistando 300 ristoratori top estrapolati dall’incrocio delle principali guide del settore, ha evidenziato l’importanza per questa categoria di operatori di visitare la rassegna e avere eventi dedicati. Il 46% degli intervistati ha dichiarato di essere stato a Vinitaly, dando nell’88% delle risposte un giudizio da buono ad ottimo della manifestazione. Merito della capacità dell’evento di aiutare a: stabilire nuovi contatti (capacità buona per il 53% delle risposte, ottima per il 31%); concludere accordi commerciali (48 e 9%); capire le tendenze di mercato (46 e 23%).
Da domenica 25 a mercoledì 28 marzo 2012 appuntamento anche con le rassegne Sol e Agrifood Club, che completano l’offerta di Veronafiere nel settore wine&food. Una contemporaneità di eventi che trova riscontro positivo nelle risposte date dai ristoratori del sondaggio che hanno visitato Vinitaly: il 33% di loro è stato anche a Sol e Agrifood Club, un altro 37% ad almeno una delle due iniziative.
Nelle stesse date, come di consueto, appuntamento anche con Enolitech, salone delle tecnologie per le filiere vitivinicola e oleria.
L’edizione 2011 di Vinitaly ha visto la presenza di 156.000 visitatori, dei quali 48.000 esteri (+3% sul 2010) da più di 110 Paesi, con la Germania in testa, seguita da Stati Uniti e Canada, Regno Unito, Svizzera, Francia, Austria, Paesi dell’Est Europa con una forte presenza della Russia, Cina e Hong Kong.


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mercoledì 5 ottobre 2011

Biodegustando raddoppia: a Roma corso di degustazione dei vini biologici (novembre 2011)

Dopo il grande successo di richieste per la partecipazione al primo corso Biodegustando, che partirà martedì 18 ottobre 2011 a Grottaferrata (Agricoltura Capodarco), abbiamo deciso di raddoppiare e di dare vita a un corso a Roma, che partirà giovedì 3 novembre. Avete solo l'imbarazzo della scelta!
Per il corso di Grottaferrata restano soltanto pochissimi posti: se siete interessati, sbrigatevi!


Ultimissima!!!

I nuovi corsi Biodegustando a maggio 2012 a Roma e ai Castelli Romani.

Tutte le informazioni utili su www.biodegustando.it

Per informazioni e iscrizioni biodegustando@biodegustando.it
Partirà giovedì 3 novembre 2011 a Roma, nella Città dell'Altraeconomia, e proseguirà per gli altri  giovedì di novembre Biodegustando, corso di conoscenza e degustazione dei vini biologici. Il corso, nato da un’idea del giornalista ed enologo Pier Francesco Lisi,  è organizzato dall’associazione di produttori biologici Pro.Bio. in collaborazione con il portale web Il Vino Biologico (www.vino-biologico.it).

Il corso si svolgerà il giovedì sera, dalle 20,30 alle 22,30, nei giorni 3, 10, 17 e 24 novembre 2011 presso il ristorante della Città dell'Altraeconomia, a Roma (zona Testaccio, ex Mattatoio).
Domenica 27 novembre è prevista la visita all'azienda biologica Agricoltura Capodarco di Grottaferrata.

Il corso ha normalmente il costo di 140 euro; grazie alla collaborazione con Pro.Bio., la quota di partecipazione a carico degli iscritti è di 40 euro, da saldare interamente prima dell'inizio del corso. Il numero dei corsisti previsto è al massimo di 20 persone, per assicurare a tutti una partecipazione efficace.


L’idea è quella di offrire agli appassionati un quadro completo del settore dei vini biologici in Italia; saranno inoltre fornite le nozioni essenziali per la degustazione del vino. Il corso sarà  incentrato sulla degustazione di 12 vini biologici del Lazio (tre per ogni serata), scelti tra le produzioni delle aziende biologiche associate a Pro.Bio. Le lezioni e le degustazioni saranno tenute da Pier Francesco Lisi, esperto di vini biologici.La scelta dei vini coprirà le diverse tipologie: bianchi, rossi, dessert, spumante, vini senza solfiti.

Ai partecipanti saranno distribuite le dispense del corso, le schede di degustazione dei dodici vini biologici degustati, un attestato di partecipazione e altro materiale sui vini biologici; all'iscrizione sarà inviato per posta elettronica l'e-book “Vino e ambiente”, a cura del Vino Biologico.

Le aziende biologiche che aderiscono a ProBio sono:

  • Cooperativa sociale Agricoltura Capodarco (Grottaferrata -Roma);
  • Casale Mattia (Frascati - Roma);
  • Riserva della Cascina (Ciampino - Roma);
  • Donato Giangirolami (Borgo Montello - Latina);
  • Marco Carpineti (Cori - Latina);
  • Biosolidale Distribuzione (Guidonia - Roma).


Informazioni ed iscrizioni:
Segreteria corso vini biologici
Tel.   347-1836285




Informazioni sul corso:
www.probiolazio.it 
  www.vino-biologico.blogspot.com 


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martedì 20 settembre 2011

Primo corso di degustazione dei vini biologici: a Grottaferrata (Roma) da martedì 18 ottobre 2011

Ultimissima!!!
Partecipa al III corso Biodegustando, che partirà giovedì 19 gennaio 2012 alla Biosteria della Città dell'Altra Economia a Roma (zona Testaccio).
Per informazioni e iscrizioni usa i dati in fondo a questa notizia.


 
Partirà martedì 18 ottobre 2011 a Grottaferrata e proseguirà per quattro martedì fino al 15 novembre 2011 il primo corso di conoscenza e degustazione dei vini biologici. Il corso, nato da un’idea del giornalista ed enologo Pier Francesco Lisi,  è organizzato dall’associazione di produttori biologici Pro.Bio. in collaborazione con il portale web Il Vino Biologico (www.vino-biologico.it).

L’idea è quella di offrire agli appassionati un quadro completo del settore dei vini biologici in Italia; saranno inoltre fornite le nozioni essenziali per la degustazione del vino. Il corso sarà  incentrato sulla degustazione di 12 vini biologici del Lazio (tre per ogni serata), scelti tra le produzioni delle aziende biologiche associate a Pro.Bio. Le lezioni e le degustazioni saranno tenute da Pier Francesco Lisi, esperto di vini biologici. Il corso è articolato in quattro incontri settimanali; è compresa inoltre la visita guidata alla cantina  di un'azienda agricola biologica associata a Pro.Bio., in zona Castelli Romani o provincia di Latina.

Il corso si svolgerà il martedì sera, dalle 20,30 alle 22,30, nei giorni 18 e 25 ottobre, 8 e 15 novembre 2011 presso il ristorante della cooperativa Agricoltura Capodarco a Grottaferrata (Roma). Martedì 11 ottobre 2011 alle 20,30 si terrà un incontro di presentazione del corso.
Ai partecipanti saranno distribuite le dispense del corso, le schede di degustazione dei dodici vini biologici degustati, un attestato di partecipazione e altro materiale sui vini biologici; all'iscrizione sarà inviato per posta elettronica l'e-book “Vino e ambiente”, a cura del Vino Biologico.

Il corso ha normalmente il costo di 140 euro; grazie alla collaborazione con Pro.Bio., la quota di partecipazione a carico degli iscritti è di 40 euro, da saldare interamente prima dell'inizio del corso. Il numero dei corsisti previsto è al massimo di 20 persone, per assicurare a tutti un’ottimale partecipazione.

Iscrizioni:
Segreteria corso vini biologici
Tel.  347-1836285

Informazioni sul corso:
www.probiolazio.it    www.vino-biologico.blogspot.com 


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mercoledì 14 settembre 2011

Alimentazione, salute e biologico in "101 buoni alimenti che si prendono cura di noi"


E’ in libreria il libro di Pier Francesco Lisi
101 buoni alimenti che si prendono cura di noi
pubblicato dalla Newton Compton Editori.

E' un libro divulgativo che esce nella fortunata collana "Centouno", dedicato alla sana alimentazione e agli alimenti che possono farci del bene. Nel libro si parla anche di prodotti biologici e di vino biologico che contiene meno solfiti.

Potete comprare il libro in tutte le librerie e anche on line, sui principali siti di vendita di libri, come Ibs, LaFeltrinelli, Bol, Amazon, Fnac.
Presto ci sarà anche una pagina Facebook dedicata al libro, con gli aggiornamenti su presentazioni e manifestazioni. Il discorso di "101 alimenti ..." continua anche nel blog "Pane e salute".

Nel libro trovate 101 schede dedicate ad altrettanti alimenti, dall'acqua (il numero 1) alla zucchina (il numero 101). In realtà gli alimenti sono anche più di 101 perché ci sono alcuni capitoli "collettivi", dedicati cioè a più alimenti, come ad esempio i cereali minori o i legumi minori (come fave e cicerchie).

Per ogni alimento c'è una scheda agile ma completa, con informazioni che spiegano il perché quell'alimento fa bene, per poi continuare con consigli per l'acquisto, la conservazione in casa, la preparazione e il consumo a tavola. Ci sono poi curiosità, notizie storiche, cenni sulle antiche varietà di frutta e verdura e sui prodotti DOP e IGP e tanto altro.

Alla fine del libro, 30 ricette (ebbene sì, non sono 101!) dedicate a 30 "buoni alimenti". Si va dall'insalata di arance rosse e aringhe per finire al risotto con la zucca, passando per gli spaghetti con alici e pecorino, l'acquacotta o il riso nero Venere con gamberi.

Fatemi sapere la vostra opinione: soprattutto, consigli, suggerimenti e critiche!

Pier Francesco Lisi
101 buoni alimenti che si prendono cura di noi
Newton Compton Editori
Pagine 224
Euro 9,90
Collana 101 - Numero 100


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martedì 19 aprile 2011

Vino biologico? Lo chiede il mercato

Il numero 2-2011 della rivista "Il Divulgatore", pubblicata dal Centro Divulgazione Agricola della provincia di Bologna, è interamente dedicato alla vite e al vino.

Vi segnalo un mio articolo sui vini biologici
Vino bio? Lo chiede il mercato


Ecco la presentazione dell'articolo, tratta dal sito de "Il Divulgatore"

La vendemmia 2010 doveva finalmente rappresentare la svolta, ma l’appuntamento è stato disatteso. Non si è trovato infatti l’accordo fra i paesi europei in merito al limite di solfiti ammessi e ad altri aspetti tecnici non trascurabili.
Eppure i vini da agricoltura nonché vinificazione biologica si sono ritagliati già un certo spazio
di mercato e il settore fa supporre sviluppi interessanti… 

Pier Francesco Lisi Giornalista, enologo


Nello stesso numero speciale vi segnalo alcuni altri articoli interessanti per il mondo dei vini biologici:

  • Fertilizzare con le vinacce
Il reimpiego agronomico dei sottoprodotti della vinificazione, consentito dalla scorsa vendemmia, va incontro a istanze di reddito e organizzative del viticoltore ma deve tener conto anche delle caratteristiche fisico-chimiche di questo materiale, che sono in grado di influenzare l’equilibrio della microflora del terreno.
Claudio Ciavatta, Paola Gioacchini, Daniela Montecchio
Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroambientali e Tecnologie agroambientali

  • Contenitori più leggeri. Anche per l’ambiente
La proposta di contenitori alternativi rispetto alla tradizionale bottiglia in vetro nasce anche da un’esigenza di rispetto dell’ambiente. Il loro utilizzo determina infatti una minor produzione di gas serra, ma d’altro canto consente una conservazione meno prolungata del vino. Al consumatore e alla cantina spetta la scelta finale.
Marco Simoni
Astra Innovazione e Sviluppo

  • Il sughero e altre possibilità
Il sughero è il materiale della tradizione, utilizzato fin dall’antichità, ma oltre a presentare il problema di un’offerta insufficiente rispetto all’accresciuta domanda, è sottoposto al rischio di contaminazioni responsabili del famigerato “sapore di tappo”. Ecco perché sono state sviluppate soluzioni diverse, di cui alcune particolarmente innovative.
Paola Ferraretto
Università di Udine - Dipartimento di Scienze degli alimenti


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sabato 16 aprile 2011

Vini biologici al mercato Cortobio di Como

Leggiamo solo ora (l'email è di ieri pomeriggio) questa notizia.
L'evento è già passato (si è svolto questa mattina) ma lo segnaliamo perché può essere utile per la prossima volta.



CortoBio speciale VINO
Mercato dei produttori locali e biologici - Como


Il mercato si svolge, come tutti i sabato, a Como, presso il Parco dei Missionari Comboniani di Rebbio in Via Salvadonica 3 (V. Varesina, all'altezza di V. Lissi) dalle ore 8.30 alle 12.30.


Oltre ai tradizionali produttori del territorio al mercato saranno presenti alcuni produttori di vino e birra biologici, tra cui:
  • Birrificio Lariano di Dolzago (LC): birrificio artigianale che propone anche una birra biologica;
  • Carussin di San Marzano Oliveto (AT): azienda agricola condotta da due donne, con coltivazione biodinamica e certificazione biologica;
  • La Basia di Puegnago del Garda (BS): azienda agricola a conduzione femminile che produce vino, grappa, miele, olio e farina di mais, praticando coltivazione a basso impatto ambientale, con limitazione di utilizzo di agenti chimici;
  • La Viranda di San Marzano Oliveto (AT): agri-turismo che offre una grande quantità di prodotti, coltivati seguendo il sistema biologico e venduti a un prezzo sorgente;
  • Piccolo Bacco dei Quaroni di Montù Beccaria (PV): azienda agricola con 13 ettari tutti a vigneto, attenta alle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale;
  • Podere Lucano di Ripacandida (PZ): produttore del “Corto Circuito” presente mensilmente ai Mercati CortoBio che produce vino e olio anche biologici in Basilicata;
  • Terra dei Cech di Morbegno (SO): azienda valtellinese che offre vini del territorio e prodotti tipici;
  • Tosca di Pontida (BG): azienda agricola familiare condotta dal 2000 seguendo i dettami dell’agricoltura biologica;
  • Valli Unite di Costa Vescovato (AL): cooperativa che produce vini, salumi, carni, farine e latte con criteri biologici.

Circolo Arci Terra e Libertà
Via Anzani 9
22100 Como
arci.terraeliberta@gmail.com
347-5123178
www.lariocriticalwine.org

Corto Circuito Società Cooperativa Sociale
Via Grassi 361, 22030 Lipomo (CO)
Tel: 331-6336995  031-4451154 -
www.cooperativacortocircuito.it
Email: info@cooperativacortocircuito.it


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