Critical Wine
Critical Wine: la seconda edizione nel nome di Luigi Veronelli.
Immaginate di andare al ristorante e aprire una carta dei vini con due prezzi per ogni bottiglia: quello applicato dal vignaiolo, detto prezzo sorgente, e quello di vendita al pubblico che spesso viene ricaricato anche del 400%. Trasparenza assoluta. Un sogno? No. La carta di cui parliamo, che ospita 20 aziende produttrici e spazia dal Pinot Nero del Sud Tirol al Chianti Classico, esiste. Da venerdì a domenica viene presentata alla Fiera dei Particolari/t/Terra e Libertà/Critical Wine: seconda edizione della mostra mercato sull'agricoltura contadina. Guai a pensare che sia una provocazione: la Carta dei vini di Critical Wine è stata proposta a enoteche, bar e ristoranti, dall'agriturismo biologico Cascina Caremma al famoso Aimo e Nadia.
Obiettivo: "Promuovere una trasparenza del prodotto e del prezzo e un rapporto di fiducia nella distribuzione", spiega Pino Tripodi, precisando che il primo a immaginarsi un menù dei vini eticamente corretto era stato Luigi Veronelli, il maestro del giornalismo enogastronomico scomparso un anno fa cui è dedicata questa edizione di Critical Wine ricca di novità. Due su tutte: la presenza di 25 operatori alimentari con gli oltre 100 vignaioli e le degustazioni d'autore aperte al pubblico guidate da Gigi Brozzoni, curatore della "Guida Oro I Vini di Veronelli", e dall'artista filosofo (e docente di Design degli Atti Alimentari al Politecnico) Gianni Emilio Simonetti. Che dice, parlando della performance che guiderà sabato 3, alle 17.30: "La mia sarà una decostruzione delle illusioni. Quelle che insistono sulla leggerezza e l'emozione gustative. O le nuove mitologie: oggi non è più l'uva che caratterizza il vino, ma il lampone, la banana".
A Critical Wine, oltre al prezzo sorgente cui sarà possibile acquistare vini e alimenti, c'è l'autocertificazione. "Un sistema di tracciabilità totale del prodotto", spiega Andrea Bonini, "che invita i produttori a dichiarare come è fatto ciò che vendono". Non stiamo parlando solo di produzione biologica, cui in Lombardia sono destinati quasi 25 mila ettari agricoli su cui lavorano 1.052 produttori, il 2,4% del totale nazionale. L'autocertificazione di Critical Wine si ispira a un concetto più ampio, precisa Bonini, "quello di sensibilità planetaria, intesa come la relazione felice di un vino con gli uomini e l'ambiente ". Non resta che assaggiare le zuppe, la ribollita, il baccalà e gli altri piatti cucinati in fiera. Tutti autocertificati, come le verdure e la carne alla griglia offerte nel cortile del Leoncavallo dalle 18.00 in avanti. Se è di stimoli intellettuali che avete fame, non perdete lo spazio serale con i poeti della terra e della parola. Dalle 20.00, tutti i giorni, si alterneranno nella presentazione di versi, vini e marmellate.
Critical Wine, dal 2 al 4 dicembre al Leoncavallo, via Watteau 7. Orari: venerdì 2 e domenica 4, dalle 15 alle 22; sabato 3, dalle 15 alle 23. Ingresso, 7 euro. Il programma della manifestazione, dedicata a Luigi Veronelli, è sul sito www.criticalwine.org
Fonte: http://www.corriere.it/vivimilano/
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