Vino biologico e solidarietà
In perfetto clima natalizio, le nostre segnalazioni per bere bene, biologico e ... solidale.
Dalla cooperativa sociale Agricoltura Capodarco di Grottaferrata, vicino Roma, segnaliamo il Biancodarco, un Frascati Superiore Doc 2006 prodotto da uve biologiche.
Vini anche dal carcere: li produce a Velletri la cooperativa Lazzarìa. Hanno nomi suggestivi e ironici, come il novello Fuggiasco, il Sangiovese Le Sette Mandate e lo Chardonnay Quarto di Luna. Non sono bio ma davvero vale la pena di berli.
Dalle terre rubate dalla mafia e tornate ai siciliani onesti, segnaliamo i vini Centopassi: si chiamano Placido Rizzotto Bianco (Sicilia IGT da uve Cataratto) e Placido Rizzotto Rosso (Sicilia IGT da uve Nero d’Avola e Syrah). Per chi non ricorda chi sia Placido Rizzotto o il significato del nome Centopassi, basta andare sul sito di LiberaTerra.
Dalle Suore Evaristiane di Oristano ( www.evaristiane.it) arriva il tipico Cannonau di Sardegna, ideale per i ricchi arrosti dei pranzi natalizi.
Vini biologici, anche se non di produzione aziendale, insieme a tanti ottimi prodotti biologici, come la marmellata di peperoni che vince premi a ripetizione, si possono acquistare anche a Lanuvio, presso i Monaci di Lanuvio.
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