Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

venerdì 7 agosto 2009

Il vino biologico regge alla crisi

Anche nel 2010 BioFach, il più importante salone mondiale del biologico, che si svolge a Norimberga, in Germania, dedicherà un Salone specializzato ai vini biologici.
Pubblichiamo questa interessante nota del BioFach sulla situazione del mercato dei vini biologici in Europa.
In particolare, dell'espansione della viticoltura biologica in Francia abbiamo già parlato nel Blog.

BioFach 2010: il vino da coltivazione biologica tiene alla crisi
Trend positivo per i vini bio in Germania

Francia in testa alla classifica europea per la domanda
Autenticità, gusto e senso di responsabilità sono in primo piano

Nel 2010, il mondo del vino biologico si darà appuntamento da mercoledì 17 a sabato 20 febbraio al suo incontro internazionale più importante dell'anno. Come già avvenuto l'anno precedente in occasione della première del Padiglione del Vino, anche nel 2009 i 46.771 visitatori professionali di BioFach e Vivaness – manifestazioni mondiali per prodotti biologici, cosmesi naturale e wellness – hanno potuto convincersi dell'alta qualità dei vini di produzione ecologica nel padiglione 4A. Fra le 2.744 aziende partecipanti, ben 318 hanno rappresentato il segmento del vino bio esponendo i risultati del loro know-how di viticoltori. Il paese più presente è stata l'Italia con 94 espositori, seguita da Germania (81), Spagna (53), Francia (42) ed Austria (16). Il 2010 promette di essere un’altra annata buona per il BioFach.

Contrariamente a tutti i timori, il settore del vino bio, che all'inizio del 2009 guardava al futuro con un ottimismo piuttosto prudente, si trova in realtà in una situazione molto migliore del previsto: il mercato oscilla fra uno zero con tendenza positiva e una lieve crescita. E poiché la propensione al consumo è stabile ci sono buoni motivi per rimanere ottimisti. La gastronomia è la sola a registrare un calo degli incassi. "Nei periodi di crisi i consumatori preferiscono restare a casa e quindi il consumo fuori diminuisce. I clienti scelgono allora prodotti che aumentano il fattore benessere a casa e fra questi vi sono anche i vini biologici", spiega Kristina Simon della Moselland-Marketing, Germania. Un altro motivo per l'andamento positivo delle vendite di vino biologico in Germania è il prezzo. I consumatori di vini convenzionali scelgono frequentemente prodotti a basso prezzo. Tale tendenza è meno forte per i vini biologici. I fornitori registrano attualmente un calo della domanda solo nella fascia dai 7 agli 8 euro nel commercio di alimentari al dettaglio e dai 9 ai 10 euro nel commercio specializzato. L'importatore di vini Peter Riegel di Orsingen, in Germania, registra invece vendite in costante crescita da un lato nella fascia al di sopra dei 10 euro, dall’altro intorno ai 4,99 euro.

Per il vino bio si prevede un aumento del fatturato del 10 %
Sebbene attualmente sia difficile fare previsioni per il secondo semestre 2009, secondo i commercianti di vini biologici l'aumento del giro d'affari potrebbe raggiungere il 10 %. "Generalmente i clienti sono disposti a spendere più per prodotti biologici che non per i prodotti convenzionali. Anche in passato si è visto che la situazione economica ha pochi effetti sui prodotti biologici. I vini da coltivazione biologica partono da una buona posizione", è così che spiega il suo ottimismo Peter Riegel, amministratore dell'omonima azienda di importazione vini. Secondo VivoLoVin, importatore tedesco di Brema, dà adito all'ottimismo pure l'andamento straordinariamente positivo delle ordinazioni di giugno e luglio 2009 che potrebbero così compensare i mesi più deboli.

Forte richiesta di vini rossi e di prodotti a basso contenuto alcolico
La situazione delle vendite dei singoli paesi è chiara: i vini tedeschi restano in testa e si registra la tendenza a prodotti con bassa percentuale alcolica. La domanda di vini biologici prodotti in Spagna, Italia ed Austria continua a svilupparsi positivamente. Per quanto riguarda i vini francesi invece, la situazione è meno uniforme a causa degli aumenti di prezzo. I tipi di vino più richiesti sono i rossi, ma anche la domanda di rosé, specialmente nella fascia di prezzi più bassa, è attualmente assai vivace. VivoLoVin sta registrando nel 2009 un aumento sorprendentemente positivo nel settore, spesso considerato perdente, del "vuoto a rendere", fenomeno che si spiega fra l'altro con l'aumento lento ma costante dei supermercati bio. Nei prossimi mesi sarà interessante seguire come si svilupperanno gli imbottigliamenti in proprio dalle cantine vinicole e dagli importatori. Se fino alla fine del 2008 il mercato dei vini in botte tedeschi era considerato surriscaldato, nel frattempo la situazione è nettamente mutata. La Federazione tedesca dei produttori di vini ecologici Ecovin, con sede ad Oppenheim in Germania, non è la sola a constatare che successivamente i prezzi sono andati sotto pressione. Se 2 - 3 anni fa i prezzi erano molto più alti di quelli dei vini in botte convenzionali, nel 2009 c'e stato un avvicinamento. Il mercato del vino in botte è molto teso in Spagna, mentre in Francia non si escludono ulteriori aumenti dei prezzi.

Austria: netta tendenza ai vini da coltivazione biologica
Più che soddisfatti dell'andamento del 2009 lo sono anche i bio-viticoltori austriaci. E questo non solo perché prevedono un aumento delle esportazioni dell'8 % verso la Germania, ma anche per la loro ottima situazione sul mercato giapponese. "Le esportazioni verso il Giappone si sono sviluppate splendidamente. Se nel 2007 le aziende che esportavano in Giappone erano ancora tre, grazie alla nostra presenza al BioFach in Giappone negli ultimi tre anni abbiamo trovato importatori per altre tre aziende", constata soddisfatto Jürgen Schmücking di BioAustria, associazione con sede a Linz, in Austria, che promuove la coltivazione biologica. La situazione è positiva anche nell'Austria stessa. La BioAustria registra una popolarità crescente che si spiega in parte proprio con la crisi. "Secondo noi c'è un ritorno ai prodotti autentici e genuini, inoltre è immutata la tendenza a gustare vini di alta qualità prodotti anche in maniera responsabile", afferma Jürgen Schmücking. Fatta eccezione per le promozioni limitate nel tempo, i prezzi dei vini biologici partono dai 4,99 euro. Questo potrebbe incoraggiare altri viticoltori ad aderire. "Nel 2009 ci sarà una netta crescita perché le aziende della prima ondata di conversioni all'agricoltura biologica potranno disporre quest'anno di vigneti completamente certificati. Tale crescita sarà però lievemente attenuata dalle rinunce provocate dalle condizioni dell'annata 2008. La cifra di rinunce sarà però nettamente inferiore alla crescita dovuta alle nuove aziende. Nel 2010 e nel 2011 tale distacco continuerà ad aumentare", spiega fiducioso Jürgen Schmücking.

Francia: il boom del vino biologico
La Francia è sempre più il paradiso dei vini biologici. Se il consumo era già aumentato nel 2008, ora si può quasi parlare di un boom, riferisce Kai Schamar, socio di VivoLoVin. Nonostante le già numerose conversioni da parte di cooperative, non sempre si riesce a soddisfare la domanda. "In seguito a due vendemmie più scarse del solito, i prezzi sono relativamente alti, ma il mercato nazionale funziona bene", aggiunge José Serrano, addetto agli acquisti e al management della qualità presso l'importatore di vini Peter Riegel, di Orsingen in Germania.

Italia: divario della domanda fra nord e sud
In Italia si assiste invece a due realtà contrastanti. Per chi vende vini biologici attraverso la ristorazione, quest'anno si prospetta generalmente difficile, mentre la situazione del commercio specializzato è invece relativamente buona. La grande offerta fa sì che i prezzi restino stabili e al nord i vini biologici sono più richiesti che al sud.

Spagna: forte l'esportazione di vini biologici
La penisola iberica ha ormai la più vasta superficie dedicata alla coltivazione ecologica in Europa, ma la domanda nel paese stesso è generalmente bassa. José Serrano informa che un buon 90 % dei vini prodotti ecologicamente vengono esportati. E aggiunge che "La domanda interna è diminuita e i prezzi dei vini sia convenzionali che ecologici sono crollati. Soprattutto le cooperative hanno forti problemi a smerciare i vini prodotti". I viticoltori biologici spagnoli puntano quindi sull'export. Attualmente soprattutto i vini in botte sono offerti a prezzi spesso estremamente bassi. Ne profittano mercati importanti come la Germania, gli stati del Benelux e i Paesi Scandinavi.


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1 commento:

Guida Vino ha detto...

Fortunatamente la crisi non ha colpito il nostro caro vino! :)