Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

mercoledì 8 febbraio 2012

Il regolamento europeo sui vini biologici: l'opinione di Confagricoltura

I vini biologici sono nati ufficialmente in tutta l'Unione Europea e quindi anche in Italia.
Per noi del Vino Biologico è sicuramente una bella soddisfazione!
Iniziamo una serie di commenti e approfondimenti su questo tema, partendo dalla posizione della Confagricoltura.  


Vino bio, Confagricoltura: "Bene lo sdoganamento di Bruxelles, ma sui solfiti i produttori italiani più rigidi della normativa europea"

Il consumatore potrà finalmente riconoscere il vino biologico attraverso l’apposito logo (una foglia disegnata da dodici stelle, tra cui una cometa, su fondo verde), come accade per tutti gli altri prodotti biologici”.
E’ questo il lato positivo, per Confagricoltura, del regolamento che disciplina la vinificazione biologica, approvato oggi a Bruxelles. “Ma sui solfiti avremmo voluto una maggiore rigidità, - spiega l'organizzazione agricola - come chiedevamo da tempo”.

“Il regolamento - continua Confagricoltura - colma l’attuale vuoto normativo, che faceva considerare biologico il vino ottenuto da uve biologiche e non tramite un processo di produzione biologico. Questo consentirà di armonizzare le regole sulla produzione biologica a livello europeo, a partire dai numerosi standard previsti nei singoli stati membri”.

Il regolamento vieta alcune pratiche enologiche invasive, che possono modificare la composizione del prodotto e stabilisce i limiti di utilizzo di alcuni coadiuvanti e additivi. “Su questo aspetto - dice ancora Confagricoltura - avremmo voluto, come avevamo del resto chiesto, una maggiore riduzione dell’uso dei solfiti. Purtroppo si è dovuti scendere ad un compromesso con i Paesi del Nord Europa che, per difficoltà climatiche e tecnologiche, sono costretti ad usare questo composto in grandi quantità”.

I livelli massimi di solfiti indicati nel regolamento sono superiori a quelli utilizzati dalla gran parte dei produttori italiani di vino biologico, che non potranno evidenziare in etichetta questa loro qualità. “Sicuramente - conclude Confagricoltura - una maggiore rigidità avrebbe valorizzato meglio il concetto di vino biologico e sarebbe stata più rispettosa anche verso i prodotti convenzionali, che non godono del vantaggio competitivo del prodotto biologico”.


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