Corsi di degustazione dei vini biologici

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Marzo 2015 a Roma

lunedì 26 febbraio 2007

Ozono sulle uve per un vino più salutare

Scienziati spagnoli dell'Università di Cartagena stanno sviluppando una nuova tecnica che consiste nel nebulizzare gas di ozono sopra le uve che si trovano in stoccaggio al freddo. Gli studiosi spagnoli, guidati da Francisco Artes-Hernandez, hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista “Chemistry & Industry”. Gli esperti hanno scoperto che il trattamento non solo ritarda la decomposizione dell'uva ma aumenta anche i livelli di antiossidanti. Le uve trattate con ozono, infatti, hanno un contenuto quattro volte superiore in polifenoli rispetto alle uve non trattate: i ricercatori non sanno spiegare questo fenomeno.

Gli esperti sostengono anche che il vino ottenuto con trattamenti all'ozono potrebbe essere più salutare e provocare meno allergie e attacchi d'asma perché si potrebbe ridurre l'impiego di anidride solforosa. Infatti, l'uso dell'ozono permette di sostituire l'uso della SO2 impiegata normalmente nella conservazione delle uve quando vengono immagazzinata a basse temperature. L'ozono sarebbe anche molto più efficace rispetto all'anidride solforosa.
Si stanno sviluppando prove per verificare l'efficacia in vinificazione.

La ricerca potrebbe avere interessanti sviluppi anche per la vinificazione biologica per la possibilità di ridurre l'uso della solforosa; restano da vedere costi e semplicità operativa del trattamento con ozono.

[fonte www.agroinformacion.com]


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarebbe magnifico abbandonare i solfiti...ma l'ozono è un potentissimo agente ossidante: saranno sufficienti i polifenoli a proteggere il vino dalle ossidazioni?
Ed i vini bianchi, più poveri di polifenoli, perderebbero i loro profumi primari?