Spagna: un vino ricchissimo in polifenoli
Il legame vino e salute è un fattore interessante anche sul piano economico. Ecco il perché di questo progetto spagnolo di nove cantine della rinomata regione della Rioja che vogliono produrre un vino con più elevati contenuti di polifenoli (resveratrolo e quercitina) e anche con un ridotto contenuto di solfiti.
Ora, leggendo la notizia, ci si può rendere conto che da noi (ma anche in Spagna, peraltro) questo progetto già esiste sul campo ed è in fase avanzata: si chiama "vino biologico".
Sono tanti gli studi di prestigiosi istituti di ricerca non di parte che attestano che nei prodotti biologici il contenuto di antiossidanti, come i polifenoli, è in genere molto più elevato rispetto ai prodotti dell'agricoltura chimica. Questo vale anche per le uve e quindi per i vini biologici.
L'altra grande "innovazione" del progetto spagnolo è che il vino finale avrà un contenuto più basso di solfiti: una cosa che esiste in tutti i disciplinari sulla vinificazione biologica e che (si spera) sarà inserito anche nella nuova regolamentazione europea sui vini biologici.
E' da notare che l'obiettivo dichiarato del progetto spagnolo sono i consumatori che anche nel vino preferiscono un consumo responsabile.
E noi, che cosa aspettiamo? Abbiamo già in casa la più grande estensione mondiale di vigneti biologici: non sarebbe il caso di puntare a valorizzare molto meglio questo segmento del mercato del vino, un mercato di per sé già in crisi?
Un vino ricchissimo di polifenoli
El Mundo Vino
Un progetto a cui collaborano nove cantine della Rioja potrebbe moltiplicare per dieci l'azione del vino contro le malattie cardiovascolari ed il cancro. Alla fine del 2009 il risultato del progetto sarà un vino elaborato dalle aziende Bodegas Bilbainas, Dinastia Vivanco, Vina Hermosa-Santiago Ijalba, Juan Alcorta, Marques de Murrieta, Ontanon, Patrocinio, Regalia de Ollauri e Bodegas Riojanas, che formano il gruppo che da un anno sta sviluppando la creazione di un vino con livelli di resveratrolo e quercitina dieci volte superiore al normale.
Emilio Abel de la Cruz, segretario generale della Federazione degli imprenditori della Rioja (Fer), che guida il progetto, e Jose' Angel Garcia Mera, amministratore dell'Agenzia di sviluppo economico (Ader) che finanzia il 34% del progetto (che ha un bilancio totale di 878mila euro), hanno presentato questa iniziativa in una conferenza stampa. Il processo di ricerca si basa sul generare uno stress nei vigneti, perché è dimostrato che la vite produce polifenoli come risposta agli agenti esterni.
Come risultato le piante producono due tipi di polifenoli (il resveratrolo e la quercitina) che fanno sì che i vini prodotti da queste uve moltiplichino per dieci le proprietà antiossidanti e benefiche per la salute. Inoltre questo vino, come ha spiegato l'enologo José Agustin Marauri della cantina Regalia de Ollauri, arriverà sul mercato con un minor contenuto di solfiti, la componente responsabile del mal di testa del giorno dopo. Si tratta, secondo Marauri, di un progetto “integrale” che avrà un marchio con cui queste cantine lanceranno sul mercato un vino destinato ai consumatori che cercano un consumo responsabile. Si tratta, secondo Abel de la Cruz, di “rendere più salutare il consumo responsabile di vino”.
Durante il 2008 è stata potenziata la produzione di quantità più elevate di polifenoli in vigneti selezionati di queste nove aziende attraverso trattamenti fisico-chimici e controlli e analisi durante il processo vegetativo, fino alla maturazione dei frutti. Dopo aver terminato la vendemmia, sono stati fatti i trattamenti sull'uva raccolta e adesso si stanno facendo le prime microvinificazioni pilota, da cui usciranno i primi vini.
[foto Flickr]
Nessun commento:
Posta un commento