Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

lunedì 16 aprile 2012

Dalla Spagna un metodo naturale per ridurre le ammine biogene nel vino

Il vino fa bene, a certe condizioni e in quantità comunque moderate, ma può anche creare dei problemi in alcuni gruppi di persone.
E' il caso di sostanze presenti nel vino come i solfiti, sicuramente il prodotto più diffuso, e altre molecole, come le ammine biogene.
Uno studio spagnolo ha sperimentato la possibilità di ridurre le ammine biogene nei vini tramite l'uso di enzimi naturali ottenuti da ceppi fungini provenienti dalla stessa pianta della vite. Un'interessante opportunità per migliorare la salubrità del vino nel rispetto della naturalità dei processi produttivi.

In Spagna si migliora la salubrità del vino
[fonte El Mundo Vino/Agra Press]

Il Consiglio superiore delle ricerche scientifiche della Spagna (CSIC) è riuscito a migliorare il carattere salutare del vino riducendo, in modo naturale, le ammine biogene nel vino, composti presenti in alimenti e bevande fermentate che, in concentrazioni elevate, possono avere effetti negativi sull'organismo. Le ammine biogene svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo di funzioni metaboliche e fisiologiche in esseri umani, animali e piante, ma in concentrazioni elevate e in soggetti sensibili hanno effetti negativi sulla salute. La ricerca, guidata da un gruppo del CSIC, è stata pubblicata sulla rivista “Journal of Applied Microbiology”.


La procedura, provata in vini rossi e bianchi, si basa sull'impiego di estratti enzimatici del fungo Penicillium citrinum. Nello studio sono state testate anche altre specie fungine che degradano le ammine biogene.

"Questo fungo proviene dalla vite, consentendo che la materia prima che dà il vino sia al tempo stesso la fonte naturale del principio attivo", spiega la ricercatrice Victoria Moreno-Arribas della sezione alimentazione del CSIC.
Il ceppo di Penicillium citrinum è in grado di degradare alte concentrazioni di istamina, tiramina e putrescina, tre delle ammine biogene prevalenti nei vini. Questi composti si formano durante la produzione degli alimenti fermentati ad opera dei batteri lattici, che trasformano gli amminoacidi precursori nelle ammine. Le concentrazioni abituali di ammine biogene non rappresentano un rischio per la salute dei consumatori, perché il corpo dispone di strumenti per rimuoverle in caso di accumulo e quando hanno terminato la loro funzione specifica.

"Tuttavia, in soggetti sensibili, con sistemi di disintossicazione alterati, ci può essere qualche rischio di reazioni allergiche, disturbi digestivi o emicranie" osserva la ricercatrice.

Attualmente, la principale strategia di controllo disponibile per le cantine è quella di impedire la formazione delle ammine biogene mediante l'inoculo di batteri lattici con scarsa capacità di produrre questi composti azotati. Tuttavia, non è sempre possibile implementare questo sistema nelle cantine senza compromettere la composizione e la qualità organolettica del prodotto finale o la tecnologia di elaborazione.
Alcuni paesi, come Austria, Belgio, Finlandia, Olanda e Germania, utilizzano l'istamina come marcatore di sicurezza e qualità dei vini e hanno imposto raccomandazioni sulla concentrazione massima ammissibile nei vini.

"L'importanza di questo studio è che gli estratti fungini potrebbero essere applicati nel processo di vinificazione, prima di immettere sul mercato il vino, evitando così gli effetti negativi sulla popolazione sensibile delle ammine biogene, e riducendo i problemi nel commercio e nelle esportazioni del vino", conclude la ricercatrice.

[foto Stock.xchng]


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giovedì 12 aprile 2012

Roma (18 aprile 2012): seminario sulla nuova normativa dei vini biologici e sui vini senza solforosa

FederBio, la Federazione italiana dell'agricoltura biologica e biodinamica, organizza questo seminario che si svolgerà a Roma mercoledì 18 aprile 2012. Il seminario si svolgerà nella Sala Nassiriya del Comando Carabinieri delle Politiche Agricole ed Alimentari - Via Torino, 44.
Per informazioni: www.federbio.it


Seminario: "I nuovi vini biologici e la vinificazione senza solforosa” - Roma, 18 aprile 2012


Il seminario si svolgerà in due momenti, uno di approfondimento delle nuove norme europee sul vino biologico; il secondo è dedicato ai vini senza l’aggiunta di solfiti, prodotti di altissima qualità per  soddisfare le nuove esigenze di mercato enologico.
Il settore dei vini biologici ha finalmente una normativa chiara a livello europeo. A venti anni dalla regolamentazione del biologico nell’Unione Europea, il vino ha finalmente il riconoscimento che merita, uscendo da una situazione di incertezza normativa che ha penalizzato i produttori anche nei mercati internazionali. Il settore italiano dei vini biologici è leader nel mondo per produzione ed esportazione: non si parla più di una curiosità o di una nicchia ma di un vero e proprio segmento, con dinamiche di sviluppo molto interessanti. Anche con i limiti impliciti nel compromesso che ha portato alla definizione del regolamento europeo sulla vinificazione bio, l'Italia ha tutto l'interesse a valorizzare e sostenere al massimo questo dinamico settore che mostra di reagire positivamente alla generale crisi economica e alla crisi del mercato del vino.
Una nicchia particolare, molto interessante per una fascia rilevante di consumatori con problemi di salute e, più in genere, per tutti i consumatori attenti al proprio benessere, è quella dei vini senza solfiti. Una produzione non esclusiva del mondo del biologico ma che proprio nel biologico sta avendo le esperienze più importanti e significative. È fondamentale che le esperienze concrete di vinificazione senza solfiti vengano divulgate e conosciute per creare un bagaglio di conoscenze e pratiche che permetta ai produttori e alle cantine interessate di intraprendere questa particolare produzione.

Progetto “Sviluppo e trasferimento di sistemi innovativi di produzione per la qualità e salubrità al consumo di vini dei Castelli Romani - Applicazione combinata di prodotti enologici e tecnologie di vinificazione per limitare il contenuto di SO2 totale nei vini al consumo”

Il Progetto ha perseguito tre finalità principali:
- limitare il contenuto di SO2 totale nei vini al consumo garantendone qualità e identità sensoriale
- trasferire sistemi innovativi alle imprese perché possano produrre vini di maggiore qualità e salubrità
-  consentire lo sviluppo delle produzioni biologiche e vitivinicole in particolare, anche attraverso la costituzione di associazioni tra i produttori.
Una grande problematica legata alla salubrità dei vini, sia convenzionali che biologici, risulta ancora solo parzialmente risolta e riguarda la presenza indesiderata dell’anidride solforosa e dei suoi sali. I solfiti, infatti, nonostante la loro utilità sul piano pratico, hanno un’azione tossica nell’uomo che pongono limiti d’impiego.
Con questo progetto, quindi, si sono voluti studiare e sperimentare prodotti enologici e tecnologie di produzione e conservazione dei vini alternativi a tale additivo, consapevoli che la riduzione dei solfiti in vinificazione può rappresentare punto di forza per molte cantine, non soltanto biologiche.
Le attività sperimentali hanno già portato alla produzione del Biancodarco, il primo vino Frascati superiore DOC da agricoltura biologica ottenuto completamente senza l’aggiunta di solfiti.
Accanto alle attività tecnico-scientifiche il progetto prevede una serie di azioni divulgative: convegni, seminari e visite guidate in cantina.
Le iniziative di informazione e comunicazione sono rivolte agli operatori del settore e al pubblico specializzato per diffondere e promuovere non solo i risultati dei test di vinificazione (trasferimento di innovazione), ma anche la cultura e le buone pratiche della viticoltura e dell’enologia biologica di qualità e sostenibile.
Seminario: “I nuovi vini biologici e la vinificazione senza solforosa”

ROMA – 18 aprile 2012
Sala Nassiriya del Comando Carabinieri delle Politiche Agricole ed Alimentari - Via Torino, 44

Ore  9.30 - Registrazione dei partecipanti  e apertura dei lavori
Prima parte: I nuovi vini biologici
Ore  9.45 - Una panoramica del Regolamento di Esecuzione (UE) N. 203/2012 – Pier Francesco Lisi – Giornalista enologo
Ore 10.15 - Intervento delle Istituzioni
- Marco Sbaffi* – Dirigente Area  Politiche Territoriali, di Mercato e Programmazione Integrata – Regione Lazio
- Giuseppe De Righi* – Presidente del Consorzio Ad Maiora
Ore 10.45 - Il nuovo regolamento sui vini bio e la posizione di FederBio: Roberto Pinton -               Segretario della Sezione Trasformatori e Distributori
Ore 11.15 - ProBio – I produttori di vini biologici del Lazio - Salvatore Stingo - Presidente di                  Agricoltura Capodarco

Ore 11.30 - Pausa
               
Seconda parte: I vini senza solfiti, nuovo segmento del mercato enologico
Ore 11.45 - Anidride solforosa e i suoi derivati: quali effetti sulla saluta umana  - Prof.ssa  Laura Di Renzo - Università Tor Vergata, Roma
Ore 12.15 - Metodi e tecniche di vinificazione senza solfiti - Prof. Marco Esti - Università della Tuscia, Viterbo
Ore 12.45 - La parola ad operatori e tecnici: esperienze di vinificazione senza solfiti

Ore 13.30 - Degustazione di vini biologici e senza solforosa.
Moderatore: Pier Francesco Lisi


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giovedì 1 marzo 2012

Fanfulla Finest Wine e Critical Wine - Roma (25 marzo 2012)

Fanfulla Finest Wine e Critical Wine - IV mercato dei Contadini Critici 
Domenica 25 marzo 2012
Roma - Quartiere Pigneto

Forte Fanfulla - Via Fanfulla da Lodi, 5


Al Forte Fanfulla di Roma (in via Fanfulla da Lodi, al Pigneto), domenica 25 marzo dalle ore 10.30 alle ore 20 ci sarà una giornata dedicata alla degustazione e alla vendita diretta di vini biologici e biodinamici, alimenti naturali e altamente selezionati, come miele, formaggi, salumi e altri prodotti tipici delle varie regioni d'Italia.

Con una quindicina di aziende agricole presenti, il mercato dei Contadini Critici al Forte Fanfulla proporrà a visitatori e curiosi vino, olio, miele, conserve, nocciole, formaggi, pane e farine. O meglio, saranno gli stessi produttori a presentare agli avventori del Forte Fanfulla i loro prodotti. Un'occasione per conoscere le piccole aziende agricole che rappresentano la spina dorsale del settore primario italiano e per avvicinarsi al vino e al cibo naturali e biologici, senza passare per intermediari.

L'iniziativa è promossa dal movimento dei Contadini Critici, che è in prima linea per la costruzione dell’agricoltura del futuro: sana, naturale, sostenibile. Praticata da contadini che presidiano il territorio, ne difendono le specificità, ne custodiscono la storia e le tradizioni.

Per informazioni e contatti
Forte Fanfulla

Vi ricordiamo che a Forte Fanfulla è attivo anche un Gas (Gruppo di acquisto solidale) specializzato nei prodotti biologici a filiera corta.


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giovedì 9 febbraio 2012

Il regolamento UE sui vini biologici: la posizione della Coldiretti

Continuiamo a presentare le varie opinioni e posizioni sul nuovo regolamento europeo che finalmente sancisce la nascita ufficiale dei vini biologici.Coldiretti sottolinea in positivo i numeri in crerscita del settore mentre denuncia una posizione troppo debole sulla riduzione della solforosa e quindi dei solfiti nei vini bio.

Il Comitato permanente per la produzione biologica (SCOF) ha approvato le nuove norme comunitarie per la produzione di  “vino biologico”, che saranno pubblicate nelle prossime settimane sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea.

Negli ultimi 5 anni, secondo i dati diffusi nell’ambito del progetto europeo Orwine, si registra nel settore dei vini da uve biologiche un aumento medio del fatturato del 18% con punte anche del 90%, mentre la previsione per i prossimi anni è di un incremento medio annuo medio del 13% che potrebbe anche raggiungere il 20%.

Secondo gli studi di mercato, quindi, il vino biologico sta conquistando un numero sempre maggiore sia di professionisti sia di semplici consumatori, in Europa come  negli Stati Uniti. Le stesse cooperative vinicole europee, essendo diventate molto più sensibili al tema ecologico hanno aumentato gli investimenti nei vini da uve biologiche.

Oggi, il numero di imprese agricole che producono vini da uve biologiche  è in aumento. Secondo studi di mercato, nel prossimo futuro, i consumatori considereranno il fattore ecologico come uno dei parametri principali per scegliere un vino, attribuendo al concetto di “rispetto per l’ambiente” un’importanza simile al prezzo, alla varietà o all'origine

Questo parametro può influire sul segmento di consumatori non particolarmente “appassionati esperti” che compra il vino nella Grande Distribuzione Organizzata e che è responsabile della maggior parte dei volumi del settore.

La domanda di vini biologici prodotti in Italia continua a svilupparsi positivamente anche se si registrano due tendenze contrastanti. Per chi vende vini biologici attraverso la ristorazione, la domanda di vini bio da parte dei consumatori non é particolarmente brillante, mentre la situazione del commercio specializzato è, invece, relativamente buona. Inoltre, al nord i vini da uve biologiche sono più richiesti che al sud.

Del resto, nei periodi di crisi, i consumatori frequentano meno i ristoranti e preferiscono concedersi vini di buona qualità da assaporare a casa: fra questi vi sono anche i vini da uve biologiche. Infine, per quanto riguarda i prezzi, questi restano stabili.

Coldiretti ritiene che l’adozione del regolamento comunitario sia un passo importante per garantire uno sviluppo adeguato al settore. Finalmente, grazie al fatto che le norme disciplinano l’intero processo enologico e non la sola fase di coltivazione in campo delle uve bio, si potrà etichettare il vino come “biologico” e non più come “ottenuto da uve biologiche“. Inoltre, sarà riconoscibile grazie all’apposizione in etichetta del logo europeo.

Tuttavia, l’Unione Europea ha, ancora una volta, perso l’occasione di emanare una legislazione che distingua nettamente un alimento ottenuto con il processo di produzione biologico rispetto a quello convenzionale, stabilendo dei limiti di impiego di anidride solforosa che non si discostano in modo significativo da quelli dei vini convenzionali. Infatti, iI tenore massimo stabilito di solfito per il vino rosso è 100 mg per litro (150 mg/l per il vino convenzionale) e per il vino bianco/rosé, 150mg/l (200 mg/l per il vino convenzionale), con un differenziale di 30mg/l quando il tenore di zucchero residuo è superiore a 2 g/l.

La scelta è stata di fatto “politica” per assecondare le esigenze di quegli Stati europei come la Germania che, pur non essendo vocati alla produzione di vini bio, vogliono comunque essere sul mercato con questa tipologia di prodotto. Sarebbe stato molto più rispettoso e coerente con il metodo di produzione biologico stabilire nel regolamento, l’obiettivo di produrre, entro un certo numero di anni, vini senza ricorrere all’anidride solforosa prevedendo un periodo transitorio di tempo ai produttori europei per adeguarsi.

La nuova normativa delude, quindi, le aspettative di Coldiretti che ha sempre sostenuto, consapevole della qualità delle uve del know how dei produttori di vini da uve biologiche italiani, di differenziare nettamente il vino biologico da quello convenzionale per rispondere alle legittime aspettative di quei consumatori che vogliono acquistare un alimento “il più naturale possibile”.


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mercoledì 8 febbraio 2012

Regolamento UE sui vini biologici: la posizione del Copa-Cogeca

Ancora opinioni sul nuovo regolamento della Unione Europeo che segna la nascita ufficiale del "vino biologico" o "vino da agricoltura biologica".In questa notizia di Europa Press si riportano le opinioni del Copa-Cogeca, l'associazione europea degli agricoltori e delle cooperative agricole. Particolari riferimenti anche alla posizione della Spagna, che si è astenuta dal voto finale.

Gli agricoltori europei hanno espresso oggi "soddisfazione" per le nuove regole che prevedono requisiti più severi per i vini biologici, ma sono favorevoli a consentire "deroghe temporanee per un periodo transitorio" nei casi in cui non ci siano alternative ecologiche ai materiali utilizzati normalmente come, per esempio, nel caso di lieviti.


Il segretario generale del Comitato delle organizzazioni e delle cooperative agricole (Copa Cogeca), Pekka Pesonen, ha definito come "cruciale" e "urgente" l'armonizzazione delle normative private attualmente esistenti e ha sottolineato che questo favorisce "lo sviluppo futuro del mercato" del vino biologico, in particolare rispetto all'aumento della domanda e delle importazioni dai paesi terzi.
Tuttavia, Copa-Cogeca avverte che "in certi casi, il mercato del biologico non è sufficientemente sviluppato e non ci sono alternative ecologiche ai prodotti convenzionali o le quantità disponibili non sono sufficienti."

   In questa situazione, il presidente del gruppo di lavoro per il vino del Copa-Cogeca, Thierry Ciste, sostiene che l'Unione Europea deve consentire "eccezioni alle norme per un periodo di transizione" per casi specifici, come quello dei lieviti, e al tempo stesso ha chiesto sostegni alla ricerca di materiali ecologici alternativi.

Sul contenuto massimo di anidride solforosa, che l'UE ha rivisto al ribasso, gli agricoltori europei sostengono la decisione perché la riduzione del contenuto di solfiti "è un obiettivo a medio termine" per tutti i produttori di vino biologico.

L'astensione della Spagna
L'Unione Europea ha approvato questo mercoledì, con l'astensione di Spagna e Austria, le nuove regole (sui vini biologici) a partire dalla vendemmia 2012 e che, tra le altre novità, vieterà l'uso di acido sorbico, usato abitualmente nei vini andalusi “fortificati” come i vini di Jerez, come riportato da fonti europee.

I 27 paesi della UE hanno adottato le nuove norme in una riunione di esperti a Bruxelles in cui la Spagna ha espresso il proprio sostegno "quasi al 99 per cento" su tutti i cambiamenti, ma si è astenuta dal voto finale perché ha un problema con il divieto dell'acido sorbico che colpirà i vini generosi, di alto contenuto alcolico.

Rivisti al ribasso anche i limiti consentiti di solfiti nei vini che saranno commercializzati con il nuovo logo del vino biologico europeo, in quanto, in base al loro tenore di zucchero residuo, i vini dovranno contenere un livello di solfiti inferiore dai 30 ai 50 milligrammi per litro rispetto ai loro omologhi convenzionali.

Viene inoltre vietata la desolforazione, perché (questo processo) viene ritenuto "assolutamente non biologico" e allontana il prodotto da una elaborazione con un metodo naturale, hanno indicato fonti vicine ai negoziati.

Finora l'UE non disponeva di norme specifiche per il vino biologico come quelle che esistono per tutti gli altri prodotti agricoli, anche se c'era un sistema di certificazione per le uve, il che ha permesso finora di commercializzare vini con l'etichetta 'vino da uve da agricoltura biologica'.


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Nuove regole vini biologici: l'opinione di Aiab

Continuiamo nella carrellata di opinioni e pareri sull'approvazione del regolamento europeo sui vini biologici.
Ora è la volta dell'Aiab, l'Associazione italiana agricoltura biologica. 



Aiab: "Il testo non è quello proposto dal biologico italiano ma finalmente siamo arrivati al marchio biologico europeo anche sul vino"

E' dal 1991 che si attende il regolamento sulla vinificazione bio e finalmente oggi lo SCOF ha votato la sua approvazione. L'iter non è stato veloce, né agile ed il regolamento non è certo quello che il settore del biologico italiano aveva inizialmente proposto, tuttavia è importante aver finalmente ottenuto un compromesso tra tutti gli Stati europei che permetterà di etichettare anche il vino come bio, impiegando in etichetta anche il logo europeo.

"Come tutti i compromessi politici (di tecnico ormai la discussione non aveva nulla) il risultato non farà felice nessuno, ma tutti saremo un po' meno scontenti - commenta Cristina Micheloni, del comitato scientifico AIAB e già coordinatrice del progetto Orwine -. Oggi è importante poter parlare chiaramente di vino biologico, avendo definito le norme per il vigneto e per la cantina, e da domani si potrà iniziare a lavorare per il miglioramento del regolamento stesso, portando i dati concreti che nel frattempo abbiamo raccolto nelle tante aziende italiane che con Aiab collaborano nella sperimentazione in cantina."

Si ricorda infatti che sino ad oggi era possibile etichettare il vino solamente come "da uva da agricoltura biologica" e non era lecito utilizzare il logo europeo, cosa che dal luglio 2012 non sarebbe nemmeno più stata ammissibile. Il regolamento entrerà in vigore da subito e prevede la possibilità di etichettare come bio anche il vino delle annate precedenti, purchè se ne possa dimostrare la conformità alle norme europee.

"Nei prossimi mesi sarà cura di Aiab divulgare il regolamento e le esperienze tecniche maturate in tutte le regioni italiane - commenta il presidente Alessandro Triantafillidys - in modo da mettere a disposizione degli operatori una potenzialità che il mercato è probabilmente pronto a premiare. Voglio inoltre ricordare l'importante ruolo che Aiab ha avuto, all'interno di IFOAM-EU, nel modificare radicalmente negli ultimi mesi l'approccio alla riduzione della solforosa".


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Il regolamento europeo sui vini biologici: l'opinione di Confagricoltura

I vini biologici sono nati ufficialmente in tutta l'Unione Europea e quindi anche in Italia.
Per noi del Vino Biologico è sicuramente una bella soddisfazione!
Iniziamo una serie di commenti e approfondimenti su questo tema, partendo dalla posizione della Confagricoltura.  


Vino bio, Confagricoltura: "Bene lo sdoganamento di Bruxelles, ma sui solfiti i produttori italiani più rigidi della normativa europea"

Il consumatore potrà finalmente riconoscere il vino biologico attraverso l’apposito logo (una foglia disegnata da dodici stelle, tra cui una cometa, su fondo verde), come accade per tutti gli altri prodotti biologici”.
E’ questo il lato positivo, per Confagricoltura, del regolamento che disciplina la vinificazione biologica, approvato oggi a Bruxelles. “Ma sui solfiti avremmo voluto una maggiore rigidità, - spiega l'organizzazione agricola - come chiedevamo da tempo”.

“Il regolamento - continua Confagricoltura - colma l’attuale vuoto normativo, che faceva considerare biologico il vino ottenuto da uve biologiche e non tramite un processo di produzione biologico. Questo consentirà di armonizzare le regole sulla produzione biologica a livello europeo, a partire dai numerosi standard previsti nei singoli stati membri”.

Il regolamento vieta alcune pratiche enologiche invasive, che possono modificare la composizione del prodotto e stabilisce i limiti di utilizzo di alcuni coadiuvanti e additivi. “Su questo aspetto - dice ancora Confagricoltura - avremmo voluto, come avevamo del resto chiesto, una maggiore riduzione dell’uso dei solfiti. Purtroppo si è dovuti scendere ad un compromesso con i Paesi del Nord Europa che, per difficoltà climatiche e tecnologiche, sono costretti ad usare questo composto in grandi quantità”.

I livelli massimi di solfiti indicati nel regolamento sono superiori a quelli utilizzati dalla gran parte dei produttori italiani di vino biologico, che non potranno evidenziare in etichetta questa loro qualità. “Sicuramente - conclude Confagricoltura - una maggiore rigidità avrebbe valorizzato meglio il concetto di vino biologico e sarebbe stata più rispettosa anche verso i prodotti convenzionali, che non godono del vantaggio competitivo del prodotto biologico”.


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martedì 31 gennaio 2012

A Roma Senza Trucco, il film sulle donne dei vini naturali

Senza Trucco, il documentario sui vini naturali di Giulia Graglia, arriva venerdì 10 febbraio 2012 a Roma, al Piccolo Apollo.

Dopo la presentazione al Festival Cinemambiente di Torino e il primo Premio al Festival Siciliambiente, il film documentario sulle donne del vino naturale arriva anche a Roma.

L’appuntamento è per venerdì 10 febbraio 2012 alle 20.15, al Piccolo Apollo, in via Conte Verde, 51 (c/o Itis Galilei). Ingresso gratuito con sottoscrizione libera.


La proiezione sarà introdotta da un grande ammiratore di Senza Trucco, Jonathan Nossiter, regista del documentario di culto Mondovino. Saranno presenti in sala la regista Giulia Graglia, il produttore Marco Fiumara e una delle quattro protagoniste, Nicoletta Bocca.
Alla proiezione e al dibattito seguirà una degustazione che aprirà ufficialmente un weekend tutto dedicato al vino biologico e che culminerà nella manifestazione Vini Naturali a Roma (11 e 12 febbraio c/o Hotel Columbus, via della Conciliazione, 33).


Senza Trucco. Il film
Girato fra dicembre 2009 e ottobre 2010, seguendo il ciclo stagionale di crescita, maturazione e vendemmia delle uve, Senza Trucco è un singolare mix di autoproduzione e finanziamento “dal basso”. Dopo le riprese, esaurito il budget per la post produzione, gli autori hanno aperto il blog omonimo attraverso cui amici e sostenitori hanno preacquistato  decine di copie del dvd, permettendo così di terminare la lavorazione del film.

Le protagoniste sono Dora Forsoni (Poderi Sanguineto), Nicoletta Bocca (San Fereolo), Elisabetta Foradori e Arianna Occhipinti, quattro produttrici di vino biologico e biodinamico. Lontano da una visione bucolica e idealizzante del mondo agricolo, Senza Trucco è il ritratto di donne intense e coraggiose, diverse tra loro ma accomunate da una stessa passione e da un legame profondo con il territorio. Senza Trucco perché queste donne si presentano alla telecamera così come sono, al naturale, immerse nella campagna e nel proprio lavoro. Ma soprattutto perché i vini che fanno  assomigliano loro in maniera sorprendente: diretti ed energici, prodotti soltanto con uva non trattata e senza interventi chimici in vigna e in cantina.

Per acquistare il dvd di Senza Trucco: il costo è di 17 euro (comprese le spese di spedizione)
Per vedere il trailer di Senza Trucco su YouTube


Senza Trucco. Il film
regia: Giulia Graglia
fotografia: Tarek Ben Abdallah
montaggio: Enrica Gatto
suono: Marco Fiumara - Marco Saveriano - Andrea Viali
musiche: Andrea Beltrando - Mario Incudine - Renato Morelli - Michael Occhipinti
prodotto da: Marco Fiumara per Effetto Notte - Ilaria Paganelli, Valeria Puddu per Planet Image
Italia 2011 - HD Video  78 minuti


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martedì 10 gennaio 2012

Corso di degustazione dei vini biologici

Dopo il grande successo di partecipazione ai primi due corsi Biodegustando, che si sono svolti tra ottobre e novembre 2011 a Grottaferrata e Roma, parte la terza edizione di  Biodegustando, corso di conoscenza e degustazione dei vini biologici.

Il corso partirà giovedì 19 gennaio 2012 a Roma, nella Biosteria di Testaccio, nella Città dell'Altra Economia a Roma (zona Testaccio, ex Mattatoio).  Il corso, nato da un’idea del giornalista ed enologo Pier Francesco Lisi,  è organizzato dall’associazione di produttori biologici Pro.Bio. in collaborazione con il portale web Il Vino Biologico (www.vino-biologico.it).

Il corso si svolgerà il giovedì sera, dalle 20,30 alle 22,30, nei giorni del 19 e 26 gennaio e 2 e 9 febbraio 2012. Domenica 12 febbraio 2012 è prevista la visita a una delle cantine biologiche associate a ProBio.

Il corso ha normalmente il costo di 140 euro; grazie alla collaborazione con ProBio, la quota di partecipazione a carico degli iscritti è di 40 euro, da saldare interamente prima dell'inizio del corso. Il numero dei corsisti previsto è al massimo di 25 persone, per assicurare a tutti una partecipazione efficace.

L’idea è quella di offrire agli appassionati un quadro completo del settore dei vini biologici in Italia; saranno inoltre fornite le nozioni essenziali per la degustazione del vino. Il corso sarà  incentrato sulla degustazione di 12 vini biologici del Lazio (tre per ogni serata), scelti tra le produzioni delle aziende biologiche associate a ProBio. Le lezioni e le degustazioni saranno tenute da Pier Francesco Lisi, esperto di vini biologici. La scelta dei vini coprirà le diverse tipologie: bianchi, rossi, dessert, spumante, vini senza solfiti.

Ai partecipanti saranno distribuite le dispense del corso, le schede di degustazione dei dodici vini biologici degustati, un attestato di partecipazione e altro materiale sui vini biologici; all'iscrizione sarà inviato per posta elettronica l'e-book “Vino e ambiente”, a cura del Vino Biologico.

Le aziende biologiche che aderiscono a ProBio sono:

  •     Agricoltura Capodarco (Grottaferrata -Roma);
  •     Casale Mattia (Frascati - Roma);
  •     Riserva della Cascina (Ciampino - Roma);
  •     Donato Giangirolami (Borgo Montello - Latina);
  •     Marco Carpineti (Cori - Latina);
  •     Biosolidale Distribuzione (Guidonia - Roma).


    Informazioni ed iscrizioni:
    Tel.  347-1836285

   

Informazioni sul corso:
    www.probiolazio.it   www.vino-biologico.blogspot.com 


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sabato 24 dicembre 2011

Auguri di buone feste dal Vino Biologico !


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