Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

venerdì 18 agosto 2006

Scrittori (e buon Montecucco biologico) da bere

Grande successo ad Arcidosso per la prima edizione di “Scrittori da bere”, il percorso enogastronomico e letterario organizzato dalla Provincia di Grosseto, dall’Associazione Terre Preziose e dal Comune di Arcidosso. L'evento si è svolto sabato 5 agosto 2006 nella suggestiva Corte del Castello Aldobrandesco di Arcidosso (Grosseto).
Nonostante i capricci del tempo, che ha obbligato gli organizzatori a rivoluzionare il programma della serata, tutto si è svolto nel modo migliore all'insegna della letteratura, della musica e dell’enogastronomia. È stato un momento importante di incontro tra il mondo del vino e quello della scrittura e dei libri, grazie al Salotto Letterario, che doveva tenersi nella corte del Castello ed invece è stato dirottato nelle sale.
La serata, aperta e condotta dalla giornalista Daniela Brancati, ideatrice dell'iniziativa insieme a Marcella Turziani, presidente dell'associazione Terre Preziose, è iniziata con la parte dedicata ai libri.
Protagoniste di questa prima fase quattro scrittrici: casualmente, o forse non proprio, tutte donne. Si tratta di personaggi che vengono da mondi differenti da quello della cultura letteraria, come la televisione, il giornalismo o lo spettacolo: scrittrici non di professione, ma comunque da valutare con attenzione.
A presentare le loro fatiche letterarie sono state:

  • Tiziana Ferrario, giornalista, con “Vento di Kabul. Cronache afgane”;
  • Silvia Tortora, giornalista e sceneggiatrice, con “Bambini cattivi - Vivi con loro ed imparerai ad amare”;
  • Fioretta Mari, attrice, con “Ciao, artista!”;
  • Serena Grandi, attrice, con “L'amante del federale”.
A scandire le interviste alle autrici, condotte dalla Brancati, sono stati gli intervalli musicali di due cantautori, Edoardo De Angelis e Bungaro, che hanno scelto quattro canzoni, ciascuna abbinata a un libro diverso. Al termine le scrittrici hanno anche lasciato una dedica speciale che resterà negli annali della manifestazione.

Dopo la cultura delle parole, la cultura del territorio e della tavola, con il percorso enogastronomico introdotto con molta partecipazione da Marcella Turziani. Con il filo conduttore della tradizione del Monta Amiata e accompagnati dalla sinfonia dei vini Doc Montecucco, sono state presentati tanti piatti del territorio, spesso rivisitati con intelligenza e grande abilità. Segnaliamo, tra le tante, solo alcune chicche: stuzzichini di pasta brisée di farina di castagne e alici; delizie della Laguna di Orbetello; il “fiandulone”, pane a base di farina di castagne della tradizione amiatina; straccetti di farina di castagne alle erbe aromatiche; guanciale, lonzino e pancetta di “macchiaiola maremmana”, una sottovarietà di Cinta senese, allevata allo stato semibrado; fagottino di pasta frolla di farina di castagne; crostata di ricotta allo zafferano.

Il percorso enogastronomico - ma sarebbe meglio parlare di maratona! - è stato innaffiato, come detto, dai vini della Doc Montecucco, offerti in degustazione da un bel gruppo di produttori.
Una menzione particolare per le aziende del vino biologico, presenti insieme agli altri produttori:
Tra i prodotti in degustazione, anche Ansitonia, grappa biologica di Montecucco della SchiaccionaiA.

L'immagine che apre questo articolo è una piccola autocelebrazione: nel cartellone della rassegna stampa di "Scrittori da bere" c'è anche il Blog del Vino Biologico!


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