Corsi di degustazione dei vini biologici

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Marzo 2015 a Roma

lunedì 29 maggio 2006

I pesticidi nel bicchiere

La notizia non è di oggi, né di ieri, ma di alcuni giorni fa. Si tratta della presentazione del rapporto “Pesticidi nel piatto 2006” di Legambiente.

Ora, non c’è da fare allarmismi, ma non è superfluo notare che un certo numero di campioni di vino analizzati nelle varie regioni italiani contengono - sempre entro i limiti di legge - uno o anche più residui di pesticidi. In pratica, sostanze chimiche di sintesi usate nel vigneto che passano dall'uva al vino e sono rilevabili in laboratorio, anche se, ripetiamo, sono entro i limiti di legge. Si arriva al caso delle Marche - per ironia della sorte, una delle regioni più biologiche d’Italia - dove su 20 campioni analizzati, ben 16 vini risultano regolari ma contengono più di un residuo.

Nulla di illegale, quindi, però…
Il “però” è presto detto: perché debbo bere dei pesticidi dentro il mio bicchiere di vino? Sono livelli bassi? Bene, però il loro effetto sulla salute a lungo andare non è ben chiaro, soprattutto se mischiamo insieme più pesticidi diversi,. La Società italiana di andrologia, per esempio, sostiene che l’effetto cronico dei pesticidi determina una riduzione della fertilità maschile.

Nessun allarmismo o terrorismo, sia chiaro. Però viene da chiedersi: se ci accapigliamo su problemi del tipo “gomma arabica sì-gomma arabica no”, non sarebbe giusto accapigliarsi anche sul problema “pesticidi sì-pesticidi no”? Chi coltiva il vigneto con metodi biologici riesce a proteggere la sua uva anche senza usare prodotti chimici di sintesi, come i fungicidi sistemici. Ci vuole maggiore impegno e, soprattutto, maggior competenza tecnica del viticoltore e maggiore attenzione. Però, alla fine, nel bicchiere il pesticida non c’è. Che facciamo, lo vogliamo premiare questo viticoltore virtuoso?


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono un piccolissimo produttore, produco 10 hl di vino rosso e 3 hl di bianco. Sono tre anni che non uso in vigna concimi di sintesi, pianto il favino lo fertilizzo con in carniccio, sfalcio il favino alla fioritura e poi faccio il sovescio; quantita di pesticidi 0.
Non faccio trattamenti chimici di sintesi,combatto l'oidio nella prima fase con il suo antagonista aq10, successivamente e fino a luglio con lo zolfo; la peronospora la combatto con il rame. quantità di pesticidi 0.
In cantina la struttura, l'alcool e l'uva perfetta fanno il resto, non aggiungo, tranne i lieviti selezionati attivi neanche un grammo di metabisolfito o altre sostanze chimiche, l'affinamento avviene in acciaio per un anno poi 4 mesi in bottiglia. Totale di pesticidi nel bicchiere 0.
Sono anni che dico ai miei amici che la somma di tutti i pesticidi che ssumiamo attraverso gli alimenti finirà per provocarci tumori e cancri, da qualche mese sembrano darmi ragione.
Saluti
Prof. greco
Roccanova It
Saluti e