Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

mercoledì 4 aprile 2007

Il vino dei blogger/5

Merlot o Pinot Nero, questo è il dilemma? Se sia più nobile incrociare il bicchiere...
Beh, vediamo di concludere qualcosa.

Dunque, vista la specializzazione del Blog, sono obbligato a scegliere un vino biologico (o meglio da agricoltura biologica; speriamo che presto questo strazio della definizione sia risolto!).

Anche se l'immagine del vino biologico si addice maggiormente, almeno in apparenza, a un vitigno autoctono, ci sono ottimi esempi di vini bio ottenuti con ciascuno dei due vitigni.

La pigrizia, allora, (ma anche il ricordo sulle mie papille gustative) mi suggerisce di fermarmi nel Lazio, anche se ai confini settentrionali, nella provincia di Viterbo, per degustare il Magone, un Pinot Nero in purezza dell'azienda Sergio Mottura di Civitella di Agliano (VT).

Ecco qui la scheda di degustazione di Ricardo Gonzalez, il sommelier che coordina le degustazioni del Vino Biologico.

Magone 2003 Lazio IGT
Azienda Sergio Mottura
Civitella d’Agliano (Viterbo)


Colore: il porpora è molto intenso e richiama tratti di gioventù evidenti.

Olfatto: questo vino presenta un naso arricchito da una potenza alcolica che avvolge sentori di rosa canina, mora ed i frutti di bosco, accompagnati da un pizzico di chiodi di garofano, confettura e suadente nota balsamica.

Gusto
: al palato risulta un vino fresco e gradevole, di buon equilibrio strutturale, con dei tannini giovani ma non invadenti. Al retrogusto si ripropone lo speziato e una gradevole nota amarognola.
Vino maturo, di buona fattura, può ancora evolvere.

Qui invece vi propongo alcune informazioni tratte dal sito dell'azienda e dall'etichetta del vino.

Uvaggio: Pinot nero in purezza.

Caratteristiche del vigneto: il vigneto "Magone" è un appezzamento di circa un ettaro, lievemente declive verso est. Il terreno è povero con molte pietre tonde in superficie. È il vigneto più vecchio dell’azienda: impiantato nel 1962, è stato reinnestato a Pinot nero nel 1980.

Vinificazione: lunga macerazione sulle bucce in contenitori di acciaio inox, fine fermentazione alcolica in legno.

Maturazione: in carati di rovere per dodici mesi.

Affinamento: in bottiglia per sei mesi.

Longevità: è un vino da invecchiamento.

Temperatura di servizio: 16-18 C°

Abbinamenti: è il più delicato tra i rossi classici, da abbinare a pasta all’amatriciana, capitone allo spiedo, oca, anatra ed agnello.
(qui si può trovare una ricetta romanesca per l'agnello pasquale: come dire, la ricetta giusta al momento giusto).

Analisi standard: contenuto alcolico 13,5%; acidità totale 5,5 g/L; estratto secco 20,3 g/L.


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