Corsi di degustazione dei vini biologici

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Marzo 2015 a Roma

giovedì 19 novembre 2009

Un vino novello biologico che voglio consigliarvi

La mia opinione sui novelli (un po' drastica) l'ho già espressa di recente nel blog.

La scorsa settimana, quasi in ossequio a un rito, ho comprato UNA botiglia di novello di una nota casa vinicola (siciliana, per la precisione) che in passato non mi aveva deluso. L'edizione 2009 è davvero pessima e quindi mi sono rianimato nei miei propositi: niente novello!

Due giorni fa, invece, ho violato questo proposito e ho acquistato Tito Primo, il vino novello 2009 della Perlage di Soligo (Treviso), la cantina che organizza la Festa del Novello.
Ferme restando le mie perplessità di fondo sul prodotto "novello", debbo dire che Tito Primo è un novello piacevole, caratteristico, in cui si riconosce l'erbaceo gradevole tipico del Cabernet.

Trovate Tito Primo per tutto il mese di novembre nei negozi della catena B'Io (qui trovate il negozio a voi più vicino) in offerta al prezzo di 4,92 euro.

Adatto per una merenda, per un brindisi non impegnativo, per le classiche castagne arrostite o per una crostata di prosciutto cotto!

L'unica perplessità: il tappo a vite. Mi rendo conto che il novello è destinato ad esser bevuto molto presto e quindi il tappo a vite è più tollerabile ma a me questo tipo di tappatura proprio non piace e non mi convince.


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1 commento:

Mauro ha detto...

Grazie per la segnalazione, ho scoperto di avere un negozio b-io vicino casa. Per quanto riguarda il tappo a vite, anch'io avevo qualche remora, fino a quando non ho discusso di questo con un enologo di una importante azienda vinicola biologica. Mi ha detto che il sughero è un po' una fissa di noi Italiani, infatti loro esportano benissimo i loro vini in tutta Europa con il tappo a vite che, a detta sua, è anche migliore del sughero.