Tappi in vetro, una soluzione per il vino biologico
Con un po' di ritardo rispetto all'uscita della notizia, segnaliamo un nuovo passo avanti nella diffusione dei tappi in vetro.
Si tratta di un sistema di chiusura alternativo delle bottiglie di vino particolarmente adatto per la vinificazione biologica, visto ad esempio alcuni problemi emersi per il tappo a vite, in grande espansione negli Stati Uniti e in altri paesi emergenti.
Il tappo in vetro è ecologico, rispetta l'ambiente riducendo l'impatto dell'imballaggio e riduce il consumo di sughero, merce sempre più preziosa.
Il tappo in vetro è elegante, è pratico perché può essere tolto senza cavatappi e permette anche di richiudere in modo semplice una bottiglia aperta. Inoltre, consente di ottenere una chiusura ermetica e sterile, proteggendo il vino da contaminazioni e ossidazioni. Alcuni problemi riguardano l'attrezzatura per tappare le bottiglie, per ora costosa e con qualche problema.
Ora il tappo in vetro è arrivato anche in Campania e precisamente nella cantina Mustilli di Sant'Agata dei Goti, che sta imbottigliando le nuove annate di Falanghina e Piedirosso con il sistema Vino-lok, soluzione brevettata dall'azienda tedesca Alcoa CSI Europe.
Finora le cantine italiane che usano tappi in vetro sono una ventina, tutte localizzate nel Nord, come l'azienda friulana Colutta Bandut. Non risultano, invece, aziende del vino biologico che usano tappi in vetro.
Sul problema dei tappi segnalo due contributi interessanti: un post (con accesa discussione) sul blog Vino al Vino di Franco Ziliani e un articolo di Leonardo Romanelli.
1 commento:
Grazie per la citazione.
Il tappo di vetro, in effetti, credo sia una buona soluzione, soprattutto se riescono a rendere più agevole il processo di chiusura, per la maison.
Posta un commento