Marche, una ricerca sul rame in viticoltura biologica
Sarà presentato lunedì 25 giugno 2007, presso la Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia (AN), il progetto di ricerca in viticoltura biologica per la lotta contro la peronospora:
"Valutazione dell'efficacia contro Plasmopara Viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti alternativi"
Il progetto, finanziato dalla regione Marche, è portato avanti dall'Università Politecnica delle Marche, dal Centro ricerca in agricoltura “Basile Caramia”, da Amab - Associazione Marchigiana per l'agricoltura biologica e dall'organismo di controllo Imc. I risultati del progetto saranno via via divulgati attraverso le pagine del sito www.progettoramemarche.it .
L'invito, rivolto alle aziende, ai tecnici ed a tutti gli operatori del settore, prevede una breve presentazione del progetto, una pausa per il buffet e una visita al campo sperimentale, che si trova nell'azienda biologica Pievalta di Maiolati Spontini (AN).
Informazioni
AMAB
Via Fratelli Bandiera, 61 - 60019 Senigallia (AN)
tel. 071-7920056 / fax 071-7922786
e-mail: informazioni@amabmarche.it
Dall'invito alla giornata del 25 giugno pubblichiamo la presentazione del progetto.
Il rame può essere fitotossico ed esplicare attività tossica nei confronti dei microrganismi del terreno. Pertanto, la riduzione dell’impiego del rame in agricoltura riveste carattere di rilevanza mondiale. Già nel 2002 la Commissione Europea, con il Regolamento CEE n. 473/2002 ha approvato le modifiche agli Allegati I, II e VI del Regolamento CEE n. 2092/91 disciplinando le condizioni di impiego dei prodotti a base di rame in agricoltura biologica e riducendone i quantitativi impiegabili. Dal 1 gennaio 2006 l’utilizzo massimo di rame annuo in agricoltura biologica è pari a 6 kg per ettaro.
Il progetto si pone l’obiettivo di valutare, nel corso di un triennio, nelle condizioni pedoclimatiche, colturali e varietali tipiche della Regione Marche la possibilità di utilizzazione di formulazioni di composti rameici a basso dosaggio di rame e di mezzi alternativi al rame per il controllo della peronospora della vite.
Verranno utilizzate dosi ridotte (70, 50 e 30 g/hl) dei seguenti composti rameici: idrossido di rame (2 formulazioni), ossicloruro tetrarameico, solfato di rame tribasico, poltiglia bordolese (2 formulazioni), ossido rameoso e peptidato di rame.
Inoltre, verrà valutata l’attività antiperonosporica di una miscela di prodotti alternativi ad attività fungicida/fungistatica, costituita da polvere di roccia e propoli. Tali indagini verranno condotte sia in pieno campo, dove la malattia si sviluppa annualmente grazie all’inoculo preesistente, sia in condizioni controllate, in serra, ove si procederà ad inoculazioni artificiali. In serra verrà anche valutata la quantità di rame residuo in seguito a dilavamento artificiale.
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