Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

venerdì 19 febbraio 2010

Antibiotici nei vini

Spesso, quando parlo di vini biologici, mi viene fatta l'obiezione: "Ma tutti i vini sono naturali, nei vigneti ormai si usano pochi antiparassitari, la fermentazione alcolica è un processo naturale! A che servono i vini biologici? Perchè dovrei bere un vino biologico?".

L'obiezione di per sè non è molto fondata ma mi obbliga ogni volta a ripartire dalle origini, a spiegare che bere vini biologici non fa bene solo all'ambiente ma anche alla nostra salute (e anche a quella dei viticoltori, visto che evitano di usare pesticidi chimici molto tossici). Cito varie notizie e studi, come le rilevazioni di Legambiente "I pesticidi nel piatto", da cui ogni anno si scopre che parecchi vini italiani contengono (entro i limiti di legge) antiparassitari chimici di vario tipo.

Voi volete bere antiparassitari con un piatto di spaghetti al pomodoro o con un pollo arrosto? Io no!


Senza lanciare allarmismi ma sempre per essere informati e scegliere in modo consapevole, vi segnalo questa notizia rimbalzata dalla Germania: risale a qualche settimana fa ma è sempre molto istruttiva. Non bastavano i pesticidi nei vini: ci mancavano gli antibiotici!

Ancora vini argentini con antibiotici
[rielaborato da ElMundoVino.com]

Le autorità sanitarie tedesche hanno nuovamente trovato antibiotici in vari vini di origine argentina e ne hanno proibito la vendita, ritirandoli dal mercato. Secondo quanto ha detto Peter Hauk, ministro per la difesa dei consumatori del  Baden-Württemberg, durante controlli di routine sono stati rilevati residui troppo elevati dell'antibiotico natamicina in sette campioni sui 42 vini argentini esaminati.

I controlli hanno riguardato vini tedeschi e vini  importati da paesi come Spagna, Cile, Sud Africa, Messico e, appunto, Argentina: in totale, quasi 250 vini, risultati tutti in regola tranne quelli argentini. In totale sarebbero state ritirate dal mercato circa 120mila bottiglie.

I residui di natamicina scoperti non sarebbero pericolosi per i consumatori ma comunque non devono stare dentro una bottiglia di vino.
Un ritiro di vini argentini contenenti natamicina era già avvenuto a dicembre; anche un vino del Sud Africa avrebbe contenuto la stessa sostanza. In Europa è vietato usare la natamicina sui vini o importare vini che la contengano.

Che cos'è la natamicina? È un antibiotico fungicida, usato per la produzione di alimenti come formaggi e salumi. Difficile spiegare precisamente la sua presenza nel vino. I produttori “incriminati” si sarebbero scusati dando la colpa all'uso dei chips, cioè i trucioli di legno. Sembra più probabile che la causa sia in una cattiva gestione della vinificazione: l'uso della natamicina dovrebbe infatti combattere la presenza di spore fungine rimaste nel vino dopo la filtrazione.

Altre notizie si possono trovare in questo articolo (in spagnolo) di Urgente24.com.


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2 commenti:

Pier Francesco ha detto...

due precisazioni:
* la natamicina è nota anche come pimaricina: la sua sigla come additivo alimentare è E235;
* qui trovate, come curiosità, un'indagine svizzera sulla presenza di natamicina e altri conservanti nei formaggi italiani
http://www.ti.ch/dss/DSP/LabC/pdf/2005/Formaggio_superficie_2005.PDF

Marco ha detto...

Grazie per le informazioni se non ti dispiace potrei pubblicare questo articolo sul mio portale www.mondobio.net con un link sul mio portale al vostro articolo?