Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

giovedì 28 giugno 2007

Pasolini nell'azienda biologica Rocchi (Tuscania-VT)

A oltre un anno dal buon successo riscosso da "Sottoassedio", la piéce ispirata ai fatti di violenza politica accaduti a Viterbo nel biennio 1921-22, il gruppo teatrale "Volgiti, che fai" torna alla carica.

Stavolta tocca a Il glicine di Pier Paolo Pasolini, adattamento e regia di Pietro Benedetti, che in scena assumerà anche ruolo di protagonista, incarnando la progressiva metamorfosi fisica dal corpo dell’attore a quello del poeta de "La religione del mio tempo".

L’appuntamento è per venerdì 29 giugno, ore 21,30 a Tuscania (Viterbo), presso l’azienda agrobiologica di Petra & Maurizio Rocchi, strada Poggio della Ginestra, km 3.700.
Ingresso 6 euro; per bambini e ragazzi fino a 16 anni accompagnati l'entrata è libera.
È previsto un assaggio dei Vini d’Artista prodotti da Maurizio Pio Rocchi con metodi biologici dalle uve dell’azienda.

Attraverso una vera e propria battaglia condotta sul corpo del testo, Benedetti rivivrà la creazione in atto degli straordinari versi del poeta di Casarsa.
Altri interpreti: Michela Benedetti e Olindo Cicchetti, che intercaleranno le stanze pasoliniane con brevi frammenti dalla Ginestra e dalla Palinodia di Giacomo Leopardi.
Variazioni percussive di Alfonso Prota.
Introdurrà la serata Antonello Ricci.
"Il glicine" verrà riproposto tra breve anche a Viterbo, nell’ambito della rassegna Estasiarci.

[immagine L'altra parte di me]


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Autoctuve alla Fattoria Il Duchesco di Alberese (Grosseto)

Giovedì 28 giugno 2007 alle 9,30, presso la Fattoria il Duchesco di Alberese (Grosseto) si svolge Autoctuve, iniziativa dedicata ai vini da vitigni autoctoni e tradizionali della Maremma e dell’Arcipelago Toscano.
Origini, territorio, luoghi, valori culturali, vigneti, cantine e produttori: Autoctuve si propone di fare un’attenta ed innovativa comunicazione, informazione e divulgazione della conoscenza dei vitigni autoctoni, tradizionali e dei vini da essi prodotti.
Frutto di una lunga ricerca, studio e sperimentazione, finalmente un gruppo in grado di esprimere le tradizioni vitivinicole dei luoghi e che cercherà di promuovere storia, gusto e profumi di una terra ancora da scoprire. Aleatico, Alicante, Ansonica, Canaiolo, Ciliegiolo, Vermentino , Passiti, Vin Santo Occhio di pernice: sono le nostre vere ricchezze, colme di storia e tradizione.

Le aziende presentate:

  • Azienda agricola Acquabona - Portoferraio Isola d’Elba
  • Fattoria Il Duchesco - Parco della Maremma Alberese (GR)
  • Fattoria Mantellassi - Magliano in Toscana (GR)
  • Azienda agricola Montefabbrello - Loc. Schiopparello Isola d’Elba
  • Podere il Pupillo - Scarlino Scalo (GR)
  • Podere Ristella - Montemassi (GR)

Presentazione del libro
Viaggio Attraverso i Vitigni autoctoni d’Italia
di Luca Pollini, esperto tecnico, collaboratore dell’Enoteca Italiana e Aprovito.

Coordinerà la giornata Mario Busso, curatore della guida Vini Buoni d’Italia.

Interverranno : Fausto Costagli - Slow Food Monteregio
Fabio Fabbri - Dirigente Settore Agricoltura Provincia di Grosseto
Marcello Fioretti - presidente del Consorzio tutela dei vini DOC dell’Elba

La giornata prevede una degustazione guidata dei vini con piccoli abbinamenti e tipicità maremmane.

Segreteria del gruppo Autoctuve
Cristina Neri Fattoria IL DUCHESCO
via Aurelia Vecchia, 31/a - 58010 Alberese (GR)
tel./fax 0564-407323
info@ilduchesco.it www.ilduchesco.it


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mercoledì 27 giugno 2007

Troppo caldo: la vendemmia arriverà prima

Il cambiamento climatico investe direttamente anche la produzione vitivinicola, con tutti i diversi effetti, come le notizie sul ritorno della coltura della vite in Gran Bretagna.

Ora arrivano le prime previsioni sull'epoca della vendemmia 2007.
Il caldo eccezionale degli ultimi giorni, ma anche l'andamento dell'inverno e le temperature record della primavera, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, faranno anticipare almeno di un mese i tempi della vendemmia. Secondo le previsioni della Cia (Confederazione italiana agricoltori) la raccolta potrebbe iniziare agli inizi di agosto. La produzione preannuncia abbondante e di buona qualità.

Ad agosto, quindi, non inizierà solo la vendemmia dei vitigni precoci (Chardonnay, Pinot bianco, Muller Turghau, Primitivo) in Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, ma anche delle altre varietà, soprattutto quelle che a maturazione intermedia che costituiscono la gran parte della produzione italiana (Sangiovese, Trebbiano, Barbera, Corvina, Merlot ecc.). L’anticipazione ovviamente riguarderà anche per le uve più tardive (come Aglianico, Nebbiolo, Raboso) che di solito si vendemmiano nella seconda decade di ottobre.

Le quantità di vino prodotte, secondo la Cia, dovrebbero essere superiori del 3-4% alla vendemmia 2006, superando oltre i 49 milioni di ettolitri. A contendersi il primato regionale, ancora una volta, Veneto, Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna. La qualità, a meno di eventi climatici dirompenti, sarà in genere buona, con alcune punte di eccellenza, e con gradazioni alcoliche più elevate rispetto allo scorso anno.

[fonte Cia-Confederazione italiana agricoltori]
[immagine Dana Hawley]


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sabato 23 giugno 2007

Due segnalazioni per il Blog del Vino Biologico

Vi "segnalo due segnalazioni" che sono arrivate, graditissime, per il Blog del Vino Biologico.


La prima è di GustoBlog, il blog di cibo e vino di Blogo.
Grazie a Marco: raccolgo l'invito a rafforzare la sezione "degustazioni".

La seconda segnalazione viene da un blog giovane ma per me davvero simpatico: Li abbiamo seminati. Nel post che ci riguarda si parla di vino biodinamico.

"Li abbiamo seminati " (sottotitolo: il blog che ti fa crescere forte e sano) è un vero e proprio diario di coltivazione di un orto biodinamico (o, almeno, in viaggio verso il biodinamico).
Alcuni post sono utili per chi ha l'hobby di coltivare qualcosa nell'orto o nel giardino, altri sono davvero esilaranti per la loro vivacità.
Complimenti a Zio, Zia e Povil!


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giovedì 21 giugno 2007

Convegno "La Tuscia e il vino" - Montefiascone, 29 giugno 2007

Venerdì 29 giugno 2007 nella Rocca dei Papi di Montefiascone, in provincia di Viterbo, si svolgerà il convegno

La Tuscia e il vino. Fra tradizione e innovazione


promosso da Enoteca Provinciale della Tuscia Viterbese, Dipartimento di Tecnologie Alimentari dell'Università della Tuscia, Provincia di Viterbo e Comune di Montefiascone.
Il convegno è organizzato dall'Associazione Qualità Lazio.

Interverranno, tra gli altri, uno dei più famosi enologi italiani, Riccardo Cotarella, ed il capo ufficio stampa del Cnr, Marco Ferrazzoli.

Ricordiamo che tra le aziende vitivinicole socie della Enoteca Provinciale Tuscia Viterbese ci sono due aziende biologiche:
  • Azienda Agricola del Sole di Corchiano (VT)
  • Azienda Agrobiologica Maurizio Rocchi di Tuscania (VT)
e la Cantina cooperativa di Montefiascone, che produce anche vini biologici, di cui si è già parlato nel blog.

Qui puoi vedere il programma completo della giornata di Montefiascone.


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martedì 19 giugno 2007

Il vino biologico sul Web

Web Challenge è una rubrica molto azzeccata di Enotime, quotidiano di enogastronomia on line. In Web Challenge Roberto Barat analizza il mondo del vino ai tempi di Internet, mettendo ai raggi X siti web delle aziende e tanti altri aspetti.

Questa volta Web Challenge si occupa dei vini biologici o, meglio, dei siti di alcune aziende che fanno vini bio. Dopo aver parlato in generale dei vini biologici, Web Challenge entra nel concreto.

E su internet, tema di nostro interesse? Su internet, tra le bioaziende vinicole, purtroppo vige ancora la filosofia del "cognato". Ovvero il sito internet fatto dal cognato, dall'amico, dal figlio del salumiere. Poche le cantine che si affidano a webmaster seri. E i risultati, graficamente, si vedono tutti. Fortunamente qualche bell'esempio non manca ed è da questi che partiamo.


Promossi il sito dell'azienda Le Carline, di Pramaggiore (Venezia), di recente completamente ristrutturato, e quello dell'azienda La Raia di Novi Ligure (AL). Esame superato anche per l'azienda Chiusa Grande di Nocciano (Pescara).
I bocciati (o almeno rimandati a un buona ristrutturazione del sito!) potete scoprirli da soli.

Se il sito della vostra azienda vitivinicola non vi convince, se avete pochi accessi e pochissimi contatti tramite il mondo del web, mi permetto di consigliarvi un professionista del settore. Visto che è anche il progettista del sito del Vino Biologico, direi che potete fidarvi.


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domenica 17 giugno 2007

Prodotti di qualità anche al discount

Il discount richiama subito alla mente prezzi molto bassi ma, allo stesso tempo, prodotti alimentari che associamo istintivamente a una bassa qualità, anonimi, spesso caratterizzati da fantasiose imitazioni di marchi e immagini famose.

Eppure, non sempre è così. Basta saper cercare, guardare, curiosare e, ovviamente, provare.
In una nota catena di discount attiva nel Centro Sud, ho potuto comprare spesso prodotti validissimi (anche biologici!) a prezzi molto accattivanti.

Gli ultimi tre esempi.

  • Olio extravergine di oliva Dop Kalamata, dalla Grecia: confezione superiore a molte in commercio (vetro scuro, capsula sul tappo); l'olio è Dop, per cui c'è una garanzia di qualità e di tracciabilità del prodotto; il contenuto è sicuramente all'altezza, visto il prezzo.

  • Olive di Kalamata (sempre dalla Grecia): qui il discorso si fa serio. Queste olive, citate ad esempio in "Millennio", l'ultima e definitiva avventura di Pepe Carvalho, scritta da Manuel Vazquez Montalban, sono davvero buonissime. Oltre tutto il tipo di conservazione è molto naturale, visto che gli ingredienti sono olive, acqua, aceto e sale marino. In un altro barattolo di olive in salamoia che ho in casa, ad esempio, leggo tra gli ingredienti l'acido lattico (come correttore dell'acidità) e il gluconato ferroso come stabilizzante del colore. Di sicuro non fanno male, però il premio va alle olive greche al naturale.

  • Infine, una mostarda francese "ricetta antica". Non sono un esperto di senape e mostarda ma, di sicuro, in una enogastronomia di alto livello il prezzo per un prodotto del genere sarebbe stato nettamente superiore.

Conclusione: curiosate, provate e sicuramente troverete, oltre tutto risparmiando.

E il vino nel discount? Se siete curiosi, leggete qui; ne riparleremo comunque prossimamente.


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sabato 16 giugno 2007

Il vino nel brik può essere ecologico?

Come sostenitori del vino biologico, di base la nostra idea è che la naturalità va ricercata, senza estremismi, in tutte le situazioni. Quindi, nel confezionamento, posto d'onore per il vetro nei contenitori e per sughero (ed eventualmente vetro) per i tappi.

Eppure può capitare di rimettere le cose in discussione o quanto meno di riflettere. È il caso di questo brik ecologico usato in Francia. La notizia è di qualche tempo fa ma è interessante. Il quotidiano francese Le Monde si è occupato del Merlot in brik.
Di seguito pubblichiamo un estratto dell'articolo [fonte Le Monde/Agra Press]

Veronique Cauhape - Le Monde - Il Merlot nel brik - 16 maggio 2007

Di primo acchitto, è difficile crederci. Ma questo brik con un piccolo coniglio nero contiene proprio Chardonnay, Merlot e Pinot Nero 2005. I colori brillanti (arancia, rosa e verde) della confezione rischiano di respingere gli innamorati della cara vecchia bottiglia. Questo tipo d'imballaggio, però, finora riservato al vino di poco prezzo, tenta l'ingresso nel mondo della qualità. Un'ambizione guidata dalla volontà ecologica di un viticoltore della Borgogna. La casa Boisset, insieme alla società Tetrapack, ha immaginato questo brik battezzato ePod (e come ecologia, ambiente [environnement in francese] ed economia). Fabbricato a partire da legno proveniente dalle foreste nordiche, che produce pochi rifiuti, riciclabile a costo basso, capace di ridurre il numero di autocarri per il trasporto, questo imballaggio soddisfa il suo contratto ambientale. Rimane da sapere se questo “contenitore” di vino chiamato French Rabbit - destinato non alla tavola ma ad un consumo nomade (picnic, escursioni, festival) - incontrerà in Francia lo stesso successo che sta avendo in Canada e negli Stati Uniti, con 2 milioni di unità vendute.

I costi non sono proprio economici, proprio a confermare che dentro la qualità dovrebbe essere interessante. Ci vogliono, rispettivamente, 7 euro (confezione da un litro), 5 euro (500 ml) e 3 euro (250 ml).

Qui trovate le informazioni sulla politica ambientale di French Rabbit.
Tra l'altro, l'azienda afferma di ridurre del 90% l'inquinamento rispetto alle bottiglie in vetro. Il contenitore, molto più leggero, riduce ovviamente i costi del trasporto ma anche l'inquinamento.

Qui trovate la cartella stampa (in inglese), molto completa, che contiene anche le schede di degustazione dei vini in brik.


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E' arrivata l'ora del vino biologico?

Il Consiglio agricolo della Unione Europea ha approvato il testo del nuovo regolamento sull'agricoltura biologica. La decisione ha suscitato molte polemiche per la soglia di tolleranza, o di contaminazione, degli ogm (gli Organismi geneticamente modificati) che è stata fissata allo 0,9%, mentre in tanti, a partire dal Parlamento Europeo, chiedevano una soglia molto più bassa, allo 0,1%. Alla fine di questo articolo pubblichiamo la notizia Ansa sull'argomento.

Per quanto riguarda il nostro blog, la notizia è un'altra. Nei "Considerando" del regolamento (cioè nella premessa), al punto 7, si fa esplicito riferimento al vino biologico:

Occorre stabilire un quadro normativo comunitario generale per la produzione biologica, applicabile alla produzione vegetale, animale e di acquacoltura comprendente norme relative alla raccolta di vegetali selvatici e di alghe marine selvatiche, norme sulla conversione e norme sulla produzione di alimenti, vino compreso, e mangimi trasformati e di lievito biologico.
La Commissione dovrebbe autorizzare l'uso di prodotti e sostanze e decidere i metodi da utilizzare nell'agricoltura biologica e nella trasformazione di alimenti biologici.

Il "vino compreso" (un po' come nei menù turistici con bevande incluse) lascia pensare che finalmente si arriverà a definire una normativa europea sulla vinificazione biologica, che quindi permetta finalmente la nascita del "vino biologico" o del "vino da agricoltura biologica".

Contemporaneamente, è ripreso il percorso della nuova legge italiana sul biologico. In Parlamento sembra che ci sia l'accordo di maggioranza e opposizione per un percorso rapido.
Dopo l'approvazione della legge, ci saranno 12o giorni di tempo per approvare un regolamento sulla vinificazione biologica.
Insomma, per il vino biologico sembra proprio la volta buona.

Approvato il nuovo Regolamento del bio: ammessa contaminazione da ogm fino a 0,9% [fonte Ansa]
Il nuovo Regolamento europeo per i prodotti biologici è stato approvato dai ministri Ue dell’agricoltura e prevede, tra l’altro, la presenza di una soglia accidentale di Ogm dello 0,9%. l’Italia, con Belgio, Grecia e Ungheria, si è schierata contro chiedendo invece una soglia dello 0,1%, ma non è stato possibile raggiungere una minoranza di blocco, dopo che la Polonia, in un primo tempo disponibile ad appoggiare la proposta, ha poi votato con la maggioranza. Anche il Parlamento europeo si era espresso a favore di una soglia dello 0,1%. In base alla decisione adottata oggi, i prodotti biologici porteranno un apposito marchio europeo e le norme di qualità saranno rafforzate a partire dal 2009.


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giovedì 14 giugno 2007

Marche, una ricerca sul rame in viticoltura biologica

Sarà presentato lunedì 25 giugno 2007, presso la Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia (AN), il progetto di ricerca in viticoltura biologica per la lotta contro la peronospora:

"Valutazione dell'efficacia contro Plasmopara Viticola di composti rameici utilizzati a dosi ridotte in viticoltura biologica e valutazione di prodotti alternativi"

Il progetto, finanziato dalla regione Marche, è portato avanti dall'Università Politecnica delle Marche, dal Centro ricerca in agricoltura “Basile Caramia”, da Amab - Associazione Marchigiana per l'agricoltura biologica e dall'organismo di controllo Imc. I risultati del progetto saranno via via divulgati attraverso le pagine del sito www.progettoramemarche.it .

L'invito, rivolto alle aziende, ai tecnici ed a tutti gli operatori del settore, prevede una breve presentazione del progetto, una pausa per il buffet e una visita al campo sperimentale, che si trova nell'azienda biologica Pievalta di Maiolati Spontini (AN).

Informazioni
AMAB
Via Fratelli Bandiera, 61 - 60019 Senigallia (AN)
tel. 071-7920056 / fax 071-7922786
e-mail: informazioni@amabmarche.it

Dall'invito alla giornata del 25 giugno pubblichiamo la presentazione del progetto.

Il rame può essere fitotossico ed esplicare attività tossica nei confronti dei microrganismi del terreno. Pertanto, la riduzione dell’impiego del rame in agricoltura riveste carattere di rilevanza mondiale. Già nel 2002 la Commissione Europea, con il Regolamento CEE n. 473/2002 ha approvato le modifiche agli Allegati I, II e VI del Regolamento CEE n. 2092/91 disciplinando le condizioni di impiego dei prodotti a base di rame in agricoltura biologica e riducendone i quantitativi impiegabili. Dal 1 gennaio 2006 l’utilizzo massimo di rame annuo in agricoltura biologica è pari a 6 kg per ettaro.
Il progetto si pone l’obiettivo di valutare, nel corso di un triennio, nelle condizioni pedoclimatiche, colturali e varietali tipiche della Regione Marche la possibilità di utilizzazione di formulazioni di composti rameici a basso dosaggio di rame e di mezzi alternativi al rame per il controllo della peronospora della vite.
Verranno utilizzate dosi ridotte (70, 50 e 30 g/hl) dei seguenti composti rameici: idrossido di rame (2 formulazioni), ossicloruro tetrarameico, solfato di rame tribasico, poltiglia bordolese (2 formulazioni), ossido rameoso e peptidato di rame.
Inoltre, verrà valutata l’attività antiperonosporica di una miscela di prodotti alternativi ad attività fungicida/fungistatica, costituita da polvere di roccia e propoli. Tali indagini verranno condotte sia in pieno campo, dove la malattia si sviluppa annualmente grazie all’inoculo preesistente, sia in condizioni controllate, in serra, ove si procederà ad inoculazioni artificiali. In serra verrà anche valutata la quantità di rame residuo in seguito a dilavamento artificiale.


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lunedì 11 giugno 2007

Il vino biologico: tecniche per la qualità ambientale e sensoriale (Rive d'Arcano - UD; 22 giugno 2007)

Venerdì 22 giugno 2007 si terrà a Rive d'Arcano (UD) la seconda giornata dimostrativa del progetto ORWINE.
Orwine è un progetto di ricerca cofinanziato dalla Unione Europea e coordinato da Aiab e Università di Udine che fornirà le basi scientifiche per lo sviluppo della normativa europea sulla vinificazione biologica.
Dalla scorsa vendemmia, 8 aziende vitivinicole biologiche italiane, tra cui Arcania, e altre 18 aziende tra Francia, Germania, Svizzera, Portogallo ed Ungheria hanno applicato dei protocolli sperimentali che permettono di limitare gli interventi in vinificazione (sopratutto in relazione alla solforosa) garantendo la qualità del vino.
Durante l'incontro ci sarà modo di presentare e discutere i protocolli proposti, conoscere le attività del progetto e assaggiare alcuni dei vini italiani e stranieri che sono stati ottenuti dalle aziende sperimentali.

Il programma
presso la Sala Consiliare di Rive d'Arcano
9,30: benvenuto da parte del Sindaco di Rive d'Arcano
9,45: presentazione del progetto e primi risultati - Cristina Micheloni (Aiab)
10,15: le attività sperimentali in cantina ed in azienda pilota per una gestione ragionata della vinificazione - prof. Roberto Zironi (Dip. Scienze degli Alimenti, Università di Udine)

Presso l'az. Arcania ad Arcano Superiore (a 5 min. dal Comune)
11,15: l'esperienza dei produttori nell'applicazione dei protocolli sperimentali di vinificazione biologica
11,45: discussione e assaggio dei vini ottenuti da alcune aziende sperimentali
13,00: conclusione dell'Assessore Regionale all'Agricoltura Enzo Marsilio
13,15: spuntino bio

La partecipazione è completamente gratuita.
Informazioni possono essere chieste a:
AIAB-Friuli Venezia Giulia (aiab.fvg@aiab.it ; tel. 0432-800371).
Altre informazioni sul progetto al sito www.orwine.org


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mercoledì 6 giugno 2007

Convegno nazionale sui vini biodinamici - Torano Nuovo (TE) - 16 giugno 2007


Sabato 16 giugno 2007 si svolgerà un convegno nazionale sui vini e sulla viticoltura biodinamica a Torano Nuovo, in provincia di Teramo, presso l'azienda Emidio Pepe.

Il convegno, si legge nella locandina, presenterà esperienze e testimonianze di grandi professionisti del settore che operao da anni e che hanno dato un grande impulso allo sviluppo del movimento biodinamico in Italia e all'estero.
Tra i relatori segnaliamo la presenza di Nicolas Joly, leader dei viticoltori biodinamici francesi.

Alla fine del convegno, come da programma, è prevista una degustazione di vini biodinamici italiani ed internazionali, guidata da Sandro Sangiorgi, direttore di Porthos.

Scarica qui la locandina del convegno.
Come aderire.
Come arrivare.

PROGRAMMA
Sabato 16 giugno 2007
Azienda Emidio Pepe
Via Chiesi, 10 Torano Nuovo (TE)
ore 9.00 – 20,00

“Agricoltura Biodinamica: una risposta organica e dinamica alle esigenze del produttore e del consumatore. Esperienze di vitivinicoltura con il metodo biodinamico”

Ore 9,00
Apertura dei lavori :
Moderatore: Ivo Bertaina, Presidente Agri.Bio
Dino Pepe Sindaco di Torano Nuovo
Orazio di Marcello Assessore Agricoltura Provincia di Teramo
Giustino di Carlantonio Presidente Unione Camere di Commercio Abruzzesi
Andrea Piva Università agli Studi di Teramo
Donatantonio de Falcis ARSSA

RELAZIONI
“Le peculiarità dell’agricoltura biodinamica.
“I marchi di controllo AgriBioDinamica ”
Ivo Bertaina Presidente Agri.Bio

“Il vino come espressione del territorio”
Nicolas Joly, produttore vitivinicolo biodinamico di Coulée de Serrant, Francia.

“La commercializzazione dei prodotti di qualità”
Luca Gargano, amministratore delegato VELIER

considerazioni di Marco Verticelli Assessore Agricoltura Regione Abruzzo
ore 12.45 – Domande ed interventi del pubblico

Ore 13.00 – Buffet gratuito di prodotti biologici e biodinamici abruzzesi
curato dall’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli (L’Aquila)
E' obbligatoria la prenotazione con la scheda allegata

Ore 14.30 – Seconda parte del Convegno
Moderatore: Sandro Sangiorgi direttore di Porthos

“L’influenza della qualità alimentare, in particolare del vino, sulla salute dell’uomo”
Matteo Giannattasio medico ed agronomo responsabile del Master in Agricoltura biologica Facoltà di Agraria Università di Napoli

“Il perché della scelta del metodo biodinamico in viticoltura”
Stefano Bellotti, viticoltore e responsabile Renaissance des A.O.C. Italia.

“La vitivinicoltura biodinamica moderna: produrre un prodotto naturale oltre le industrie della chimica ed il delirio dell'enologo tecnologico”
Leonello Anello, agronomo consulente vitivinicolo biodinamico.

ore 17.30 - Domande ed interventi del pubblico.
Ore 18,00 Considerazioni finali

Ore 18.30 - Degustazione di vini biodinamici nazionali ed internazionali, guidata da Sandro Sangiorgi, Direttore di Phortos
Partecipazione € 15,00

Durante la manifestazione sarà allestito un mercatino di prodotti biologici e biodinamici abruzzesi.


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venerdì 1 giugno 2007

Fratello Sole, il Lambrusco con la DAP

Per un vino biologico chiamarsi “Fratello Sole” è abbastanza impegnativo. Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro della Civ&Civ (gruppo Coltiva) porta questo nome suggestivo. Non basta: alle sue doti di vino biologico, aggiunge anche un valore aggiunto, con la “Dichiarazione ambientale di prodotto”, un documento piuttosto complesso che si può leggere qui.

Vediamo che cosa è la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, dal sito dell'Apat, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente:

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, meglio nota come EPD (Environmental Product Declaration) è, in sintesi, uno strumento pensato per migliorare la comunicazione ambientale fra produttori, da un lato (business to business), e distributori e consumatori, dall'altro (business to consumers). La EPD, prevista dalle politiche ambientali comunitarie e derivante dalle norme della serie ISO 14020, è fondata sull'esplicito utilizzo della metodologia LCA, cardine attorno a cui ruota la Dichiarazione e fondamento metodologico da cui scaturisce l'oggettività delle informazioni fornite. Pur mantenendo l'attenzione al prodotto, sia esso merce o servizio, le aziende hanno la possibilità di comunicare le proprie strategie e l'impegno ad orientare la produzione nel rispetto dell'ambiente valorizzando il prodotto stesso.

In pratica, sulla Dap (o Epd) del Lambrusco Fratello Sole si trovano informazioni come la missione dell'azienda, le caratteristiche della produzione biologica, i dati sull'impatto ambientale, sul consumo di risorse (energetiche e non), delle emissioni inquinanti e dei rifiuti prodotti. Le cantine di Castelvetro e Modena dove si produce questo Lambrusco sono certificate ISO 9001 (sistemi di gestione qualità) e ISO 14001 (sistema di gestione ambientale). Il vino biologico Fratello Sole ha un minore impatto ambientale rispetto ad altri vini: le emissioni inquinati, come quelle della CO2, uno dei gas responsabili dell'effetto serra, di sostanze responsabili dell'eutrofizzazione e dell'acidificazione, risultano inferiori del 30-40%. I destinatari della Dap sono i rivenditori dalla Grande Distribuzione Organizzata, gli operatori commerciali e quelli dei settori hotel, ristorazione e catering (HO.RE.CA.) ed infine i consumatori finali.

Detto questo, due parole sul Lambrusco, un vino molto adatto per quelle occasioni, come un panino o una pizza, in cui qui in Italia, soprattutto tra i giovani, si consumano spesso altre bevande, come la birra o, peggio, altri beveraggi gassati.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Fratello Sole - ci informa la scheda presente nel sito - ha spuma vivace e persistente, colore rosso rubino con orli violacei; bouquet vinoso, intenso, fruttato e fragrante; sapore fresco, vivace, armonico, gradevole e di pieno corpo. Viene vinificato con metodi tradizionali. È ideale a tutto pasto e si abbina in particolare con salumi, primi piatti con sughi di carne, pasta al forno, carni bianche e in umido, formaggi (e, aggiungiamo noi, con la pizza!). Va consumato alla temperatura di 12-14° C.


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