Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma
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lunedì 15 dicembre 2008

Due incontri sulla viticoltura e sui vini biodinamici in Piemonte

AgriBio, associazione dei produttori e dei consumatori biologici e biodinamici di Cissone, in provincia di Cuneo, organizza due incontri molto interessanti per il mondo del vino biologico e biodinamico.

Il 19, 20 e 21 dicembre 2008, presso la sede di Agri.Bio a Cissone, ci sarà un seminario sulla viticoltura biodinamica, dal titolo “Principi, tecniche e strategie per la gestione del suolo in viticoltura biodinamica”. Il seminario sarà tenuto da Stefano Pescarmona.
(vedi avanti il programma)

Nei giorni 8 e 9 gennaio 2009, invece, sarà a Cissone il guru della viticoltura biodinamica francese, Nicolas Joly, che terrà un seminario sulla vinificazione biodinamica e una degustazione di 24 eccezionali vini biodinamici. Parteciperanno giornalisti e buyer.
(vedi avanti il programma)

Infine, segnaliamo che AgriBio offre gratuitamente il calendario lunare biodinamico 2009, che potete trovare qui.


Informazioni sul seminario di Nicola Joly (8 e 9 gennaio 2009)


“LA VINIFICAZIONE BIODINAMICA” E “DEGUSTAZIONE GUIDATA DI GRANDI VINI BIODINAMICI”
Docenti NICOLAS JOLY E LAURA ZINI
Traduzione di STEFANO BELLOTTI

La viticoltura rappresenta per l’agricoltura nazionale una risorsa fondamentale. Questo seminario rappresenta un’occasione importante di confronto ed apprendimento con uno dei maggiori viticoltori francesi che da decenni applica con successo il metodo biodinamico e produce vini di altissima qualità noti in tutto il mondo.

Traduzione di Stefano Bellotti di Novi Ligure, viticoltore biodinamico e segretario Agri.Bio.

Nicolas Joly, francese, può essere a pieno titolo considerato uno dei maggiori esperti internazionali di viticoltura biodinamica. L’azienda Coulèe de Serrant rappresenta l’espressione più concreta e diretta del successo dell’applicazione pratica dei principi dell’agricoltura biodinamica in vigna ed in cantina con la produzione di vini di eccezionale qualità e pregi.
Laura Zini, delegato Associazione Sommeliers Reggio Emilia dal 2006, degustatore ufficiale e relatore ai corsi AIS sul territorio nazionale, dal 2000, iscritta all’Albo esperti per la Camera di Commercio , assaggiatrice effettiva di aceto balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. In AIS dal 1998 ha maturato una solida esperienza nell’insegnamento ai corsi di qualificazione, è infatti relatrice di tecnica di Degustazione e e Legislazione ed Enografia Nazionale, svolge inoltre docenza di enologia e sommelierie presso 3 istituti alberghieri regionali.

PROGRAMMA
Mercoledì ore 9 - 13: I preparati biodinamici ed i loro effetti sul vigneto. Diagnosi della vigna, le malattie
Mercoledì ore 15 - 19: la cura della cantina. Le influenze del sistema solare e zodiacale
Giovedì ore 9 - 13: Degustazione di 12 vini biodinamici eccezionali
Giovedì ore 15 - 19: Degustazione guidata di 12 vini biodinamici molto invecchiati.
Totale ore 16
Partecipazione al seminario € 150,00


Informazioni per il seminario sulla viticoltura biodinamica


"PRINCIPI, TECNICHE E STRATEGIE PER LA GESTIONE DEL SUOLO IN VITICOLTURA BIODINAMICA"
Docente STEFANO PESCARMONA

Una corretta gestione del suolo e l’applicazione delle tecniche biodinamiche per il miglioramento del terreno sono di fondamentale importanza per la salvaguardia della fertilità intrinseca del terreno e della capacità di sostenere la crescita di viti sane nel breve e lungo periodo. Inoltre permette la riduzione dei trattamenti con i pesticidi, la limitazione dell'erosione del suolo, la riduzione delle emissioni di gas serra e delle perdite dovute alle fallanze.
Un suolo biodinamico garantisce quindi non solo la condizione fondamentale per incrementare la salute delle piante ma aumenta anche la sua capacità di ritenzione idrica e migliora la lavorabilità. A questi enormi vantaggi si aggiunge il fatto che un suolo vivo permette la produzione di uve, e quindi mosti e vini, originali, capaci di riflettere la piena espressione del terroir in tutta la sue peculiarità.
Stefano Pescarmona, agronomo esperto di agroecologia e agricoltura biodinamica, esercita la libera professione e coltiva due ettari di vigneto a Banyuls (Francia) dove produce il vino omonimo.

PROGRAMMA
Venerdì ore 19 - 23: Terroir, originalità del vino e sostenibilità ambientale. Il suolo e la pianta: elementi di pedologia e di nutrizione vegetale
Sabato ore 9 -13: La fertilizzazione e le lavorazioni del suolo in viticoltura biodinamica. La tecnica del sovescio per il miglioramento dei suoli
Sabato ore 15 – 19: Elementi per la sperimentazione in azienda. Il compostaggio biodinamico: principi e tecniche
Domenica ore 9 – 13: I risultati della ricerca scientifica
Totale ore 16
Quota di partecipazione € 65,00


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giovedì 18 ottobre 2007

Il Prosecco biodinamico Perlage alla Festa del Cinema di Roma

Della cantina Perlage di Soligo (Treviso) abbiamo parlato altre volte nel Blog.

Qui ad esempio trovate la scheda del Prosecco Canah.

Una particolarità della Perlage è l'attenzione alla cultura e all'arte.

Ora il Prosecco biodinamico Col di Manza della Perlage, unico Prosecco biodinamico sul mercato, sbarca alla Festa del Cinema di Roma, in programma dal 18 al 27 ottobre 2007, nell'esclusivo Mini Lounge dell'Auditorium Parco della Musica.

Un'occasione importante per gli appassionati di cinema e di vini biologici.

White Prosecco sul Red Carpet della Festa del Cinema di Roma
Il Prosecco di Perlage è lo spumante esclusivo del Mini Lounge

Sul Red Carpet di Roma, quest’anno si esibirà anche il White Prosecco di Perlage.
La cantina di Soligo, famosa in tutto il mondo per la sua produzione biologica, porterà nell’esclusivo Mini Lounge dell’Auditorium di Roma, il suo altrettanto speciale spumante Col di Manza, unico Prosecco biodinamico al mondo.
Mini ha scelto, quest’anno, di intrattenere i suoi ospiti in una atmosfera frizzante e dinamica, accogliendoli con le indimenticabili bollicine del Prosecco Perlage, già note al mondo del cinema: negli ultimi anni i vini Perlage sono stati protagonisti delle feste mondane alla Mostra del Cinema di Venezia e degli eventi culturali al Pesaro Film Festival.
Un legame inscindibile quello tra Perlage e il mondo della cultura: uno dei principi fondamentali dell’azienda è, da sempre, quello di supportare con entusiasmo gli eventi legati alla storia, alle tradizioni, alle passioni e alle emozioni.
Il cinema offre uno sguardo completo su questi temi, Mini ne è un ottimo “mezzo” di comunicazione e Perlage un frizzante sottofondo di conversazione.
Tre mondi vicini, due marchi giovani e dinamici, simboli di qualità, tradizione e innovazione, ma soprattutto di uno stile inconfondibile e unico nel loro genere.

La scheda del Prosecco Col di Manza
PROSECCO SPUMANTE EXTRA DRY DOC BIODINAMICO

Denominazione: Prosecco di Valdobbiadene DOC
Provenienza: Colline a Nord di Conegliano, Veneto
Vitigno: Prosecco
Vinificazione: in bianco con l'utilizzo del metodo Charmat
Invecchiamento: 10 - 14 mesi
Gradazione Alcolica: 11,5% vol
Acidità totale: 5,00 - 6,50 g/L
Zuccheri: 19 g/L
Temperatura Servizio: 8° - 10° C
Caratteristiche organolettiche
Colore: Giallo paglierino scarico con intensi riflessi verdi
Odore: si percepisce la mela matura, molto floreale con sentori di agrumi.
Sapore: armonico, vellutato. Di buon corpo lungo e persistente.
Si accompagna a: Minestre di legumi e frutti di mare, carni bianche, paste con sughi delicati e formaggi freschi.
Bicchiere consigliato: A diamante

[fonte www.perlagewines.com]


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mercoledì 6 giugno 2007

Convegno nazionale sui vini biodinamici - Torano Nuovo (TE) - 16 giugno 2007


Sabato 16 giugno 2007 si svolgerà un convegno nazionale sui vini e sulla viticoltura biodinamica a Torano Nuovo, in provincia di Teramo, presso l'azienda Emidio Pepe.

Il convegno, si legge nella locandina, presenterà esperienze e testimonianze di grandi professionisti del settore che operao da anni e che hanno dato un grande impulso allo sviluppo del movimento biodinamico in Italia e all'estero.
Tra i relatori segnaliamo la presenza di Nicolas Joly, leader dei viticoltori biodinamici francesi.

Alla fine del convegno, come da programma, è prevista una degustazione di vini biodinamici italiani ed internazionali, guidata da Sandro Sangiorgi, direttore di Porthos.

Scarica qui la locandina del convegno.
Come aderire.
Come arrivare.

PROGRAMMA
Sabato 16 giugno 2007
Azienda Emidio Pepe
Via Chiesi, 10 Torano Nuovo (TE)
ore 9.00 – 20,00

“Agricoltura Biodinamica: una risposta organica e dinamica alle esigenze del produttore e del consumatore. Esperienze di vitivinicoltura con il metodo biodinamico”

Ore 9,00
Apertura dei lavori :
Moderatore: Ivo Bertaina, Presidente Agri.Bio
Dino Pepe Sindaco di Torano Nuovo
Orazio di Marcello Assessore Agricoltura Provincia di Teramo
Giustino di Carlantonio Presidente Unione Camere di Commercio Abruzzesi
Andrea Piva Università agli Studi di Teramo
Donatantonio de Falcis ARSSA

RELAZIONI
“Le peculiarità dell’agricoltura biodinamica.
“I marchi di controllo AgriBioDinamica ”
Ivo Bertaina Presidente Agri.Bio

“Il vino come espressione del territorio”
Nicolas Joly, produttore vitivinicolo biodinamico di Coulée de Serrant, Francia.

“La commercializzazione dei prodotti di qualità”
Luca Gargano, amministratore delegato VELIER

considerazioni di Marco Verticelli Assessore Agricoltura Regione Abruzzo
ore 12.45 – Domande ed interventi del pubblico

Ore 13.00 – Buffet gratuito di prodotti biologici e biodinamici abruzzesi
curato dall’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli (L’Aquila)
E' obbligatoria la prenotazione con la scheda allegata

Ore 14.30 – Seconda parte del Convegno
Moderatore: Sandro Sangiorgi direttore di Porthos

“L’influenza della qualità alimentare, in particolare del vino, sulla salute dell’uomo”
Matteo Giannattasio medico ed agronomo responsabile del Master in Agricoltura biologica Facoltà di Agraria Università di Napoli

“Il perché della scelta del metodo biodinamico in viticoltura”
Stefano Bellotti, viticoltore e responsabile Renaissance des A.O.C. Italia.

“La vitivinicoltura biodinamica moderna: produrre un prodotto naturale oltre le industrie della chimica ed il delirio dell'enologo tecnologico”
Leonello Anello, agronomo consulente vitivinicolo biodinamico.

ore 17.30 - Domande ed interventi del pubblico.
Ore 18,00 Considerazioni finali

Ore 18.30 - Degustazione di vini biodinamici nazionali ed internazionali, guidata da Sandro Sangiorgi, Direttore di Phortos
Partecipazione € 15,00

Durante la manifestazione sarà allestito un mercatino di prodotti biologici e biodinamici abruzzesi.


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giovedì 27 settembre 2007

Vino e biodinamica: un sondaggio su Internet

In questi giorni i lettori del sito www.winenews.it possono partecipare a un sondaggio su "vino e biodinamica", realizzato con la collaborazione di Vinitaly.
Tra pochi giorni i risultati dovrebbero essere presentati nel sito, nella sezione "Sondaggi e tendenze".
Si tratta sicuramente di uno spunto interessante per conoscere le opinioni, gli umori e le conoscenze (eventualmente anche errate) che il mondo del vino ha della biodinamica.
Alcuni aspetti del sondaggio (che pubblichiamo integralmente qui di seguito) lasciano comunque qualche dubbio, che ci sembra opportuno segnalare.
In particolare, la domanda n.2 presenta sei possibili risposte, che sono però sostanzialmente tutte solo parzialmente esatte, se non inesatte. Se si conosce un po' l'argomento, risulta davvero difficile rispondere.
Anche la domanda n.3, sulle differenze tra biologico e biodinamico, risulta ambigua.
Molto interessante, a nostro giudizio, sarà verificare la percezione che consumatori e appassionati hanno della qualità dei vini biodinamici (domanda n.4).

Dopo la pubblicazione dei risultati del sondaggio, ne discuteremo ancora nel Blog.

Se avete un'opinione, siamo interessati a conoscerla. Aggiungete un commento o scriveteci.

SONDAGGIO VINO E BIODINAMICA

1) Che cosa è secondo te la biodinamica?
a) un approccio diverso al sistema della natura;
b) una ciarlataneria;
c) se i prodotti sono migliori, ben venga

2) Quali fra queste sono per te le principali caratteristiche che qualificano un vino come biodinamico?
a) è ottenuto da uve coltivate con metodo biologico;
b) sia in vigna che in cantina sono usati per la sua produzione specifici preparati;
c) è un vino che non prevede aggiunta di solforosa;
d) la fermentazione delle uve viene effettuata esclusivamente in tini di legno a contatto con l'aria;
e) i vigneti vengono allevati senza l'intervento di macchine agricole;
f) la vendemmia viene effettuata soltanto quando la luna è crescente.

3) Esiste secondo te una differenza fra biologico e biodinamico?
a) no, è quasi la stessa cosa;
b) il biologico ha come obiettivo l'eliminazione degli additivi chimici, la biodinamica è un approccio olistico all'intero sistema della natura;
c) sì, la biodinamica è una filosofia che ha un impatto solo nei processi, non si occupa di additivi.

4) I vini biodinamici:
a) hanno spesso dei difetti;
b) durano meno nel tempo;
c) possiedono maggiore complessità e personalità;
d) non hanno aggiunte di additivi chimici in vigna e in cantina;
e) sono una tipologia inventata per esigenze di marketing.

5) Conosci un produttore italiano di vino biodinamico? Se sì, quale?

6) Hai mai comprato un vino biodinamico?


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sabato 23 giugno 2007

Due segnalazioni per il Blog del Vino Biologico

Vi "segnalo due segnalazioni" che sono arrivate, graditissime, per il Blog del Vino Biologico.


La prima è di GustoBlog, il blog di cibo e vino di Blogo.
Grazie a Marco: raccolgo l'invito a rafforzare la sezione "degustazioni".

La seconda segnalazione viene da un blog giovane ma per me davvero simpatico: Li abbiamo seminati. Nel post che ci riguarda si parla di vino biodinamico.

"Li abbiamo seminati " (sottotitolo: il blog che ti fa crescere forte e sano) è un vero e proprio diario di coltivazione di un orto biodinamico (o, almeno, in viaggio verso il biodinamico).
Alcuni post sono utili per chi ha l'hobby di coltivare qualcosa nell'orto o nel giardino, altri sono davvero esilaranti per la loro vivacità.
Complimenti a Zio, Zia e Povil!


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venerdì 1 febbraio 2008

I vini biodinamici dell'azienda La Raia di Novi Ligure

Due notizie dalla cantina La Raia di Novi Ligure (Alessandria).

I lettori del sito del Vino Biologico conoscono già uno dei prodotti di punta, il Gavi Pisé (qui trovate la scheda di degustazione).

Innanzitutto, le uve raccolte durante la scorsa vendemmia hanno ottenuto la certificazione Demeter per il biodinamico. I vini dell'azienda, quindi, saranno certificati con questo riconoscimento a partire dall’annata 2008, disponibile dal prossimo marzo.
Il marchio Demeter
certifica i prodotti alimentari derivati da coltivazioni o allevamenti biodinamici ed è sinonimo in tutto il mondo di prodotto biodinamico.

L'altra notizia riguarda invece la possibilità di conoscere i vini de La Raia. Sabato 2 febbraio, alle 18,30, presso la libreria Utopia di via Moscova 52, a Milano, si terrà una degustazione dei vini biologici e biodinamici dell'azienda. I vini proposti sono Barbera, Gavi Classico e Gavi Pisé, e provengono dalla coltivazione e dal trattamento del vitigno secondo il metodo biodinamico, senza concimi e sostanze chimiche.


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giovedì 4 novembre 2010

Incontro con il vino biodinamico alla Città dell'Altraeconomia di Roma

Segnaliamo con piacere un incontro sul vino biodinamico che si svolge a Roma, nella Città dell'AltraEconomia di Testaccio.
Della Città ci siamo già occupati qui nel blog e anche nel Mondo dell'agricoltura biologica.
La Città ha corso il rischio di chiusura, per ora scongiurato. Se possibile, visitiamola e frequentiamo le sue attività per sostenere questa importante iniziativa.

Potete anche firmare la petizione per chiedere la continuazione della Città.

Riprendono gli incontri con i produttori a SPAZIO BIO !

Sabato 6 Novembre 2010 appuntamento con il vino prodotto con uve da agricoltura biodinamica dell'Azienda Agricola Claudio Menicocci di fabrica di Roma (Viterbo) (http://www.biodynamic.it/italiano/famiglia.html).

Dalle 16 alle 19 sarà presente il produttore che illustrerà ai clienti la storia dell'azienda e le proprie tecniche di coltivazione e vinificazione e offrirà in degustazione i propri vini !

Spazio Bio è il negozio dei produttori biologici della Città aperto tutti i giorni tranne il lunedì presso la Città dell'altra Economia di Roma a Largo Dino Frisullo ( ex Mattatoio di Testaccio)

La Città è aperta, Vi aspettiamo !!


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lunedì 29 ottobre 2007

I vini biodinamici si raccontano (Bologna, 14 novembre 2007)

Segnaliamo un evento dedicato ai vini biodinamici che si svolgerà a Bologna il prossimo 14 novembre. La serata è l'occasione per provare direttamente, attraverso la degustazione, alcuni vini biodinamici e approfondire così la conoscenza di questo settore che attira sempre di più la curiosità e l'interesse di consumatori, tecnici, appassionati e produttori.


I VINI BIODINAMICI SI RACCONTANO

Mercoledì 14 novembre 2007 ore 20,30
Bologna - Boscolo Hotel Tower - Viale Lenin, 43

Una serata per approfondire o iniziare a conoscere questi vini, citati spesso come vini “non convenzionali”, “diversi”, o “vini naturali”.
Conosceremo, dalle parole di chi li applica, i concetti della agricoltura biodinamica, che considera la vite e le altre piante al centro di un ecosistema che interagisce con la terra ed il cielo.
In degustazione vini provenienti da diversi terroir, elemento fondamentale per il vino biodinamico, alcuni di aziende di recente conversione alla biodinamica, altri di aziende che fin dalle origini si rifanno alla filosofia steineriana:

  • Az.Agr. SELVA DOLCE: Vermentino 2006
  • Az.Agr. CASA WALLACE: Dolcetto di Ovada 2006
  • ABBAZIA SANTANASTASIA: Nero d’Avola 2006
  • Az.Agr. FATTORIA LA CASTELLINA: Merlot 2005
  • Az.Agr. PEPE: Montepulciano d’Abruzzo 2004
  • Az.Agr.CASCINA DEGLI ULIVI: Cortese di Gavi 2001
  • Az.Agr. PARADISO: Brunello di Montalcino 2000

Parteciperanno:

  • Stefano Bellotti, responsabile Renaissance des A.O.C.
  • Leonello Anello, agronomo biodinamico
  • Fabio Luglio, Triple AAA di VELIER.

In abbinamento ai vini, una selezione di prodotti biologici di Agri. Bio presentati da Ivo Bertaina.

Le prenotazioni vanno effettuate presso la Segreteria AIS (Boscolo Hotel Tower - 18° piano) il lunedì ed il giovedì dalle 17 alle 19 (Tel. 051-6005204) entro giovedì 8 novembre.

[fonte Agribionotizie]


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lunedì 27 novembre 2006

Biodinamica, cristallizzazione sensibile, vino, codice a barre

Dinamolisi di vino Cabernet: (da sinistra)
vino biodinamico, convenzionale, dozzinale
(tratto da www.cristallizzazionesensibile.it)

La biodinamica è sicuramente una materia complessa e, per tanti versi, affascinante. Le applicazioni e le implicazioni con il mondo del vino ovviamente ci interessano molto.

Abbiamo trovato in Rete un contributo interessante sulla cristallizzazione sensibile (una tecnica di analisi legata alla biodinamica) applicata alle bottiglie di vino e, in particolare, al codice a barre.

Prima cerchiamo di capire cos'è la cristallizzazione sensibile.
[rielaborato dai siti www.cristallizzazionesensibile.it e www.agricolturabiodinamica.it]

La cristallizzazione sensibile, insieme alla Dinamolisi Capillare e alla Cromatografia, sono metodi di analisi che rendono visibile l'espressione delle forze vitali.
Tutti gli organismi viventi, infatti, sono caratterizzati da una precisa organizzazione e da una ben precisa morfologia che continuamente e indipendentemente dall’ambiente si forma, nella quale nessun elemento è casuale. Tutte le parti sono correlate e interdipendenti, organizzate in una irrinunciabile gerarchia. Questo sistema di forze ( etere di vita, etere chimico, etere di luce, etere di calore) e di relazioni è il “progetto”, il “corpo eterico” o, nei termini della più recente ricerca in biologia, il “campo morfogenetico” (=generatore di forma), tipico ed esclusivo di ogni essere vivente. La grande scoperta di Rudolf Steiner (e di E. Pfeiffer, che la realizzò nella pratica di laboratorio) è che questo campo di forze che generano la vita sono le stesse forze che si esprimono nella forma vitale e che è resa visibile attraverso la Cristallizzazione Sensibile e gli altri metodi di analisi.

La cristallizzazione sensibile avviene per mezzo di una soluzione predeterminata di cloruro di rame (CuCl2) e acqua, mescolata ad un estratto della sostanza da analizzare. Una porzione standard della miscela così ottenuta viene messa su una piastra di vetro in una camera di cristallizzazione priva di vibrazioni e con ambiente controllato (temperatura e umidità relativa costanti). Dopo diverse ore, si ottiene come risultato un'immagine cristallizzata specifica del campione. Il cloruro di rame cristallizza, quando è puro in un modo tipico del cloruro di rame; quando è unito, per esempio, ad una soluzione contenente latte, in un modo tipico del latte. Grazie all'esperienza di molte cristallizzazioni fatte con il latte, il ricercatore riconosce la forma tipica della cristallizzazione del latte; le differenze che si riscontrano nelle forme che si discostano dalla forma-tipo del latte costituiscono un elemento di giudizio per la qualità di ciascun campione.

Ora vediamo quale è stata l'applicazione della cristallizzazione sensibile al vino ed, in particolare, al codice a barre. [rielaborato dal sito AgriBio]

Nel 2005 Nicolas Joly, leader del movimento del vino biodinamico, durante un seminario tenuto in Italia, nella sede di AgriBio, ha parlato della possibile influenza negativa del codice a barre che oggi viene usato praticamente su tutti i prodotti commercializzati, compresi quelli alimentari.
Secondo Joly, una ricercatrice danese aveva fatto una cristallizzazione sensibile del vino contenuto in una bottiglia con etichetta e relativo codice a barre e poi del vino di una bottiglia dello stesso lotto, ma senza etichetta e quindi senza codice a barra. Stranamente i risultati delle due cristallizzazioni furono diversi: si avevano più forze vitali nella bottiglia senza codice a barre, pur avendo lo stesso vino. Nella presentazione dell'articolo si spiega che, per disattivare le influenze negative del codice a barre, basta rompere lo stesso codice con un coltello o qualche altro oggetto appena acquistato la bottiglia di vino.

È possibile leggere l’articolo della ricercatrice danese, Daniel Holtwiesche, nella traduzione italiana di M. Elena Brunetti, grazie al sito Agri.Bio.

Si ringraziano per le informazioni utilizzate in questo articolo i siti dell'Associazione per la Cristallizzazione Sensibile, www.agricolturabiodinamica.it e AgriBio.


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giovedì 26 ottobre 2006

Vini biodinamici: la teoria e la pratica

I vini biodinamici sono sempre molto citati, con curiosità e spesso anche a sproposito.
Sul Blog del Vino Biologico ce ne siamo occupati spesso.

Ora proponiamo un articolo del Sole 24 Ore dal titolo "Prosit al vino biodinamico (se è buono)".

"Sempre più appaiono nelle contro etichette dei vini scritte inusuali: biodinamico, biologico, naturale. Cosa sta succedendo nel mondo del vino? C'è chi invita a un ritorno alle origini e chi cerca sofisticati apporti chimico tecnologici per rispondere alla domanda globale di un vino morbido, rotondo, fruttato. Una tendenza in crescita, è l'applicazione della biodinamica all'agricoltura: una vera e propria filosofia di vita ideata dallo scienziato e filosofo austriaco Rudolf Steiner nel 1924."

Così inizia l'articolo, che poi cita parecchie aziende biodinamiche, in particolare quelle che appartengono al gruppo "Vini Veri".


Per leggere tutto l'articolo andate su GreenPlanet, la Rete del biologico su Internet.

La teoria è sempre molto interessante e appassionante ma, insomma, la cosa più interessante è assaggiare e provare. Per questo vi segnaliamo una scheda di degustazione su Lavinium, la rivista di vino e cultura on line.
Il vino degustato è il Collio Bianco Riserva 2003 prodotto da un'altra azienda del gruppo Vini Veri, l'azienda agricola Paraschos di San Floriano, nel Collio.
L'azienda segue la filosofia biodinamica. Niente concimi chimici in vigna, così come niente diserbanti e pochissimi interventi antiparassitari. In cantina si fa la macerazione sulle bucce (anche per le uve bianche, come nel caso del Collio Binaco Riserva), in tini aperti, senza aggiunta di lieviti selezionati, addittivi o conservanti. Per finire nessun filtraggio, chiarifica o stabilizzazione e, ovviamente, niente anidride solforosa.
Il Collio Bianco Riserva della Paraschos, almeno dalla scheda di Lavinium, incuriosisce parecchio: aspettiamo qualche opinione.

Azienda Agricola Paraschos
Loc. Bukovje 13/a - San Floriano del Collio (GO)
Tel. 0481884154
email paraschos99@yahoo.it

Per saperne di più sui vini biodinamici visita Il Vino Biologico: in particolare trovi notizie sul vigneto e sui vini biodinamici.


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lunedì 1 febbraio 2010

Un brindisi biologico per San Valentino

Volete festeggiare San Valentino in modo diverso? Non cedete alle mode del consumismo e proponete alla donna o all'uomo della vostra vita un brindisi davvero speciale. Come? Stappando un vino biologico di qualità. Barone Pizzini, l'azienda biologica di Franciacorta (e non solo) molto attenta a offrire nuove suggestioni agli amanti del buon vino, propone la sua ricetta speciale per San Valentino.

E voi, avete in mente un vino biologico o biodinamico da proprorre per un romantico brindisi la sera del 14 febbraio?

Aggiungo un'osservazione personale: ho bevuto Dominé, il Verdicchio biodinamico dei Castelli di Jesi. Un'interpretazione davvero notevole del Verdicchio, a dimostrazione di come questo vitigno si presta ad esaltarsi nella coltivazione naturale (biologica o biodinamica), come dimostra anche il Verdicchio di Villa Bucci. Un gran bel bianco, Dominé, da gustare anche come aperitivo.



Per i veri wine lover che, in occasione di San Valentino, cercano i migliori calici da gustare con la persona amata,  con un occhio attento alla qualità, al gusto genuino ma anche alla passione e attenzione per l’ambiente, Barone Pizzini, storica azienda vitivinicola e prima in Franciacorta nella produzione di bollicine DOCG da viticoltura biologica, propone bollicine, bianchi e rossi nel segno del bio,  ideali per accompagnare ogni genere di serata e menu:

Bagnadore Franciacorta DOCG Brut Nature - Barone Pizzini
La riserva di prestigio per bio-romantici
Il brindisi più raffinato di Barone Pizzini, il Bagnadore è la riserva millesimata di pregio prodotta dall’azienda in Franciacorta, nata da una cuvée speciale di uve selezionate e fermentate in barriques, con buona parte di Pinot nero e lungo affinamento sui lieviti. Al palato è morbido ed elegante, per gli amanti dai gusti sofisticati che desiderano festeggiare con piatti  a base di pesce crudo e sushi.

Franciacorta DOCG Saten - Barone Pizzini
Il fascino dell’amore in un calice
Nettare pluripremiato e consigliato dalle migliori guide italiane, il Saten, da sole uve Chardonnay, ha un gusto morbido e avvolgente e risulta ideale per iniziare la serata con un aperitivo e continuare con una cena delicata, carni bianche o piatti a base di verdura.

Franciacorta DOCG Rosé - Barone Pizzini
Il colore amato dalle donne
Piacevole e fresco al palato, il Rosé è diventata una bollicina di gran moda, presente nei migliori party e apprezzata soprattutto dalle donne, anche per la sua capacità di adattarsi ad ogni ricetta, da quella in versione light a quella più elaborata.

Dominè – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC – Pievalta
L’interpretazione biodinamica del San Valentino
Questo vino nasce nella tenuta Pievalta di Barone Pizzini, nelle Marche, da vitigni biodinamici che nel 2009 hanno meritato la certificazione internazionale Demeter. Il Dominè è ottimo in ogni occasione, è dunque ideale per le coppie più giovani o che amano festeggiare anche in modo informale, davanti a una pizza o un primo piatto.

Estatatura – Toscana Rosso IGT - Poderi di Ghiaccioforte
L’ espressione della passione
Rosso morbido e strutturato, Estatatura, da sole uve Sangiovese, è la riserva dei Poderi di Ghiaccioforte, i vigneti maremmani di Barone Pizzini. Perfetto per chi a San Valentino non rinuncerà alle carni rosse o sorprenderà il proprio amante con una degustazione di formaggi stagionati.

[fonte Barone Pizzini; foto Chiaroart]


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venerdì 29 dicembre 2006

Biodinamica: un corso con Nicolas Joly a Cissone (CN)

Purtroppo con po' di ritardo segnalo un corso di viticoltura biodinamica tenuto da Nicolas Joly che si svolgerà a Cissone, nelle Langhe, il 5 e 6 gennaio prossimi.
Per chi ha la possibilità, credo che l'occasione sia interessante.


Il corso è strutturato in maniera che ogni persona possa seguire liberamente tutti gli incontri oppure, a scelta, gli argomenti che lo interessano maggiormente. E’ rivolto a produttori, hobbisti e consumatori, a tutti coloro che vogliono capire, studiare ed approfondire il senso della vita e dello spirito in relazione al campo agricolo.

Durante il seminario di Nicolas Joli verranno anche degustati i suoi vini nella cena di venerdì 5 gennaio presso il Ristorante dell’Arco a Cissone.

Il corso si svolgerà presso la sede di Agri.Bio a Cissone, un paesino immerso nel verde delle Langhe, con la possibilità di ospitare i partecipanti, di far gustare i prodotti tipici langaroli e di vivere e respirare a pieni polmoni direttamente dal cuore verde della Natura.

Il programma completo del 4° corso con date, argomenti ed orari dei corsi lo trovate sul sito www.agribionotizie.it oppure richiedetelo alla segreteria 0173-748211 in orario di ufficio.


Programma

Seminario del 5 e 6 gennaio 2007
“Viticoltura biodinamica”
Docente Nicolas Joli

La viticoltura rappresenta per l’agricoltura nazionale una risorsa fondamentale. Questo seminario rappresenta un’occasione importante di confronto ed apprendimento con uno dei maggiori viticoltori francesi che da decenni applica con successo il metodo biodinamico e produce vini di altissima qualità noti in tutto il mondo.
Traduzione di Stefano Bellotti di Novi Ligure, viticoltore biodinamico e segretario Agri.Bio.

Nicolas Joli, francese, può essere a pieno titolo considerato uno dei maggiori esperti internazionali di viticoltura biodinamica. L’azienda Coulèe de Serrant rappresenta l’espressione più concreta e diretta del successo dell’applicazione pratica dei principi dell’agricoltura biodinamica in vigna ed in cantina con la produzione di vini di eccezionale qualità e pregi.

Venerdì ore 9,00 – 13,00
I preparati biodinamici ed i loro effetti sul vigneto. Diagnosi della vigna, le malattie

Venerdì ore 15,00 – 19,00
La cura della cantina. Le influenze del sistema solare e zodiacale

Sabato ore 9,00 – 13,00
Questioni pratiche e domande per comprendere bene l’agricoltura biodinamica


Scarica la scheda di adesione


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martedì 3 novembre 2009

Il vino biodinamico secondo Francesco Maule: appuntamento a Roma

Appuntamento a Roma per chi è interessato a saperne di più sui vini biodinamici.

L'enoteca bistrot UveeForme organizza l'incontro "Che cosa è la biodinamica?" per mercoledì 4 novembre 2009 alle ore 20,30.

Protagonista dell'incontro sarà Francesco Maule dell'azienda agricola La Biancara di Angiolino Maule, giunto appositamente da Gambellara (in provincia di Vicenza) per parlare di vino biodinamico.

La serata prevede un menù con i vini de La Biancara (qui maggiori notizie su questi vini): 

  • tortino di gira e macco di fave e zucca accompagnati dal Sassaia 2007 (il Sassaia è un bianco prodotto da 80% di uve Garganega e 20% di Trebbiano);
  • selezione di formaggi a latte crudo con Cana 2007 (vino rosso prodotto da uve Cabernet Sauvignon 80% e Merlot 20%).
Il costo della serata è di 30 euro; la prenotazione è obbligatoria.
UveeForme
Via Padova,6/8 Roma Tel. 06 44 23 68 01
www.uveeforme.it uva@uveeforme.it


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giovedì 18 dicembre 2008

Le vostre domande: vini biologici, Guide e Bicchieri, Bologna

Ci scrive Myriam:

Vorrei sapere se esistono vini biologici premiati dai bicchieri.
Inoltre, vorrei sapere dove comprare vini biologici di qualità a Bologna.
Compro vini biologici in un negozio specializzato ma li trovo sempre deludenti.

Grazie
Cara Myriam,
grazie per i tuoi quesiti. In pratica, si tratta di tre domande distinte.
Andiamo con ordine.

1. Ci sono vini biologici premiati dai bicchieri?

Immagino che tu faccia riferimento ai Bicchieri della Guida del Gambero Rosso e, per analogia, ai vini premiati dalla varie guide. Confesso che quest'anno ho evitato completamente l'argomento guide, un po' per motivi di tempo, un po' perché credo fino a un certo punto alle guide stesse.
Detto questo, se però voi lettori del Vino Biologico siete interessati alle guide, è giusto rispondervi. Nelle prossime settimane cercherò di segnalarvi i vini biologici premiati dalle guide più importanti (grazie ad Aristide per il suo lavoro di riepilogo sulle guide stesse).

Le guide che prenderò in esame sono:
  • AIS 5 Grappoli Duemilavini 2009
  • Tre Bicchieri del Gambero Rosso
  • 5 Bottiglie dei Vini d'Italia 2008 de L'Espresso
  • Vini Frutto, da 90 punti e superiori, di Luca Maroni
  • Super Tre Stelle di Veronelli
  • Corone dei Vinibuoni d'Italia 2009
Segnalo soltanto al volo alcuni vini premiati:
  • Franciacorta Barone Pizzini Extra Dry: Miglior Spumante Metodo Classico d'Italia secondo Luca Maroni (Guida 2008)
  • Grechetto Latour a Civitella 2006 di Sergio Mottura di Civitella d'Agliano (VT): Tre Bicchieri 2009
  • Barricadiero 2006 dell'azienda Aurora di Offida (AP): Tre Bicchieri 2009
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Villa Bucci Riserva 2006 dell'azienda Bucci di Ostravetere (Ancona): Tre Bicchieri 2009
  • Recioto della Valpolicella 2005 dell'azienda Trabucchi di Illasi (Verona): 5 Bottiglie della Guida Vini d'Italia 2008 de L'Espresso
Posso però aggiungere che ci sono ottimi vini biologici e biodinamici che non sono premiati, o premiati con due bicchieri anziché tre, o con 89 punti su 100, anziché 90.
Ottimi vini biologici si trovano ad esempio nell'Almanacco del Berebene del Gambero Rosso, che segnala vini di qualità dal costo non superiore agli 8 euro.


2. Dove trovare vini biologici di qualità a Bologna?

Non so (ma immagino di sì) se ci sono enoteche o negozi dove trovare vini bio a Bologna.
Ti segnalo però la possibilità di acquistarli tramite Mangiocarnebio, il servizio di vendita diretta di prodotti biologici a domicilio organizzato dalla Prober, l'associazione dei produttori biologici e biodinamici dell'Emilia Romagna.
Trovi in cartoni da sei bottiglie i vini delle aziende emiliano-romagnole Folicello e Maria Bortolotti: puoi comprare Lambrusco, Pignoletto, Barbera, Cabernet Sauvignon ecc.
Un paniere di prodotti biologici (tra cui i vini) è in vendita anche al padiglione 1 del CAAB (il Centro agroalimentare di Bologna www.caabmercati.it) in questi giorni:
il giovedì dalle 13.30 alle 17.30; il venerdì dalle 13.30 alle 19.30; il sabato dalle 10.00 alle 14.30.
Per informazioni contatta direttamente:
PROBER
Piazza dei Martiri, 1 - 40121 Bologna
Tel. 051-4211342
Fax 051-4228880
www.prober.it
email: prober@prober.it

3. Compro vini biologici in un negozio specializzato in prodotti biologici ma li trovo sempre deludenti.


I motivi possono essere diversi. Tieni conto che un vino biologico o biodinamico non è buono solo perché è biologico (o biodinamico).
È anche vero che vanno sottolineate due cose:
* molti vini biologici sono più delicati in fase di conservazione, sopratutto se sottoposti a trasporto, immagazzinamento ecc. E' un prezzo accettabile da pagare se si vogliono vini più genuini;
* molti vini biologici sono fatti secondo filosofie diverse da quelle di moda: questo non giustifica, ovviamente, che siano cattivi, abbiano difetti ecc. ma possono sembrarci insoliti e, ovviamente, possono non piacerci.

Un problema che a volte ho riscontrato nei negozi specializzati in prodotti biologici è (purtroppo) la poca attenzione ai vini, conservati senza attenzioni (prolungata presenza sullo scaffale, forti luci artificiali, sbalzi termici ecc.). Questo tipo di trattamento, comune nei supermercati, può essere indifferente per tanti vini "commerciali" ma può invece risultare molto dannoso per alcuni vini biologici o biodinamici, soprattutto se il ricambio sullo scaffale è lento.

Grazie, Myriam: mi hai permesso di parlare di tre argomenti molto interessanti.
Continua a seguirci.


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martedì 4 maggio 2010

Collabora con il Vino Biologico

Il Vino Biologico (il sito e il blog) è uno spazio aperto di discussione e di proposta.
Se sei interessato a collaborare, anche semplicemente proponendo una notizia o un argomento, sei bene accetto.
Se ci mandi qualcosa per email, la cosa migliore è inserire il tuo testo nel corpo del messaggio, evitando allegati finché è possibile. I virus sono in agguato! L'indirizzo email lo trovi nella colonna laterale del blog.

Una sola avvertenza: tutti i contributi saranno ovviamente sottoposti all’esame e all’approvazione della redazione. Nessuna paura, non ci sono censure: solo il rispetto dello stile e dell’impostazione generale del nostro sito.


Inserisci la tua azienda vitivinicola biologica o biodinamica.

Segnala un appuntamento, una fiera, una sagra, una manifestazione enogastronomica o del turismo del vino in cui siano protagonisti i vini biologici e/o biodinamici.


Segnala un ristorante, un'enoteca, un wine bar, un agriturismo in cui abbiano spazio i vini biologici e/o biodinamici.

Segnala una notizia che riguarda i vini biologici e/o biodinamici o parlaci di un vino biologico e/o biodinamico che hai bevuto e che ti è piaciuto.


Notizie, iniziative, novità, nuovi vini ecc.

Questa sezione è rivolta a tutti i visitatori ed in prima battuta ai produttori. Se hai qualunque novità interessante sul mondo del vino biologico, mandacela! Nei limiti dello spazio e del tempo (poco!) pubblicheremo tutte le cose interessanti, ovviamente nelle varie sezioni. Per esempio, se ci segnali l’uscita di un nuovo vino biologico, inseriremo la notizia nella sezione “Vini e Cantine”.

Siti utili, link ecc.
La segnalazione di nuovi siti sul vino ed, in particolare, su argomenti legati al vino biologico sono ovviamente molto utili per noi.
Un’avvertenza importante: non ci proponete a pioggia scambi di link e/o di banner. Meglio, molto meglio segnalare il tuo sito e darci modo di vederlo. Se sono rose, fioriranno!

Quesiti
Puoi inviare quesiti sul vino biologico e/o biodinamico alla nostra redazione. Cercheremo sempre di risponderti, nei limiti del tempo e anche delle nostro conoscenze. Ci riserviamo di pubblicare nel sito il tuo quesito (citando solo il tuo nome) con la risposta, per metterlo a disposizione di tutti.

Tesi di laurea, relazioni, atti di convegni, articoli ecc.
Possiamo pubblicare i tuoi documenti, dopo un’analisi della redazione. Per questi documenti l’ideale è mandarci un file .pdf in bassa risoluzione (così è meno pesante per chi lo deve scaricare). È necessario inviare un messaggio dalla homepage in cui ci autorizzi alla pubblicazione integrale o parziale del tuo lavoro.

Le degustazioni dei lettori
Per ora le degustazioni sono esclusivamente a cura della redazione. Se avremo richieste, potremo aprire una sezione di “degustazioni dei lettori”. Se comunque hai bevuto un vino biologico che ti è piaciuto (o che non ti è piaciuto, ma speriamo di no) mandaci il tuo giudizio: ci interessa molto! Non preoccuparti dei termini che usi: l’importante è dire la tua.

Le cantine biologiche
Se vuoi segnalare un’azienda vitivinicola biologica o biodinamica che hai visitato o che conosci, puoi senz’altro farlo. Verifica prima se l’azienda è già presente nella sezione “Vini e cantine”. In questo caso, è inutile ripetere le informazioni che abbiamo già pubblicato. Mandaci in particolare i dati utili per contattare l’azienda (telefono, fax, sito Internet, email).


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mercoledì 10 febbraio 2010

Divagazioni: boicottiamo sugo, polenta e tacchino

Questo post, come si accorgeranno chiaramente i lettori, non riguarda il cuore degli interessi del blog (oddio, quasi mi scappava "la mission", come dicono oggi quelli bravi). Insomma, qui non parliamo di vini biologici ma parliamo (anche) di vini, e di vini italiani in particolare.

Da alcuni anni, ormai, assisto a una vera e propria moda del protezionismo alimentare: un protezionismo per la maggior parte dei casi più a parole che a fatti, visto che il Mercato Unico europeo è una realtà e visto che tutto il mondo diventa sempre più un unico mercato globalizzato. Che poi questo sia o meno una cosa positiva, ne discuteremo magari un'altra volta. Una cosa è certa: decidere oggi, per fare un esempio, di chiudere le frontiere al vino francese o spagnolo solo perchè tanti nostri produttori hanno le cantine piene di vino invenduto è, semplicemente, impossibile.

Si è affermato così un protezionismo alimentare fatto più di chiacchiere e proclami che di fatti concreti. E così, giù appelli contro il pomodoro cinese, l'olio tunisino, le fragole del Marocco o il pesce del Vietnam. Questo non c'entra nulla con la sacrosanta necessità di non vedere sulla nostra tavola e nei nostri ristoranti cibi che non rispettano fino in fondo tutte le norme igieniche, di

Non ci fermiamo qui. Nelle recenti feste natalizie, il ministro dell'agricoltura, il leghista veneto Luca Zaia, ha lanciato un vibrante appello, con tanto di trasmissione televisive al seguito, per "brindare italiano". Insomma, basta con lo champagne e via con lo spumante autarchico (mi verrebbe da malignare e osservare che, casualmente, lo spumante ha le sue eccellenze produttive italiane in quel Nord Italia tanto caro al ministro, ma non lo faccio!). Conosco e bevo ottimi spumanti italiani, anche biologici, ma sarei davvero uno sciocco se dicessi che non mi piace lo champagne (soprattutto quello buono), magari biodinamico. 

Ancora: il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dice basta ai menù etnici che nelle scuole della Capitale per anni hanno fatto conoscere, una volta al mese, piatti della tradizione di alcuni dei popoli immigrati più presenti in città, dagli albanesi ai romeni ai filippini. Basta: smettiamola con il cous cous, ha detto Alemanno: via libera invece a piatti regionali, dalla ribollita toscana alla polenta.
Tutto all'insegna dello slogan: "Italiano è meglio".

In tutte queste manifestazioni vedo molta confusione, tanta demagogia, tantissima ignoranza e anche un pizzico di razzismo.

Mi spiegate perchè a Natale o a Capodanno debbo preferire uno spumante italiano a uno champagne francese o, magari, a un cava spagnolo? Sarò libero di bere quello che preferisco? La scelta se mai la farò sulla base dei miei gusti, delle mie simpatie, delle mie conoscenze e anche del prezzo.


Non è una delle cose più affascinanti nei viaggi conoscere le abitudini alimentari degli altri popoli, magari evitando i ristoranti turistici?

Perchè debbo boicottare il panino con il kebab e preferire invece il panino con la polpetta tutta italiana? Già, perchè lo stesso ministro Luca Zaia (nella foto in alto) ha ben pensato di benedire con la sua presenza il panino McItaly, fatto tutto con ingredienti italiani, di una notissima catena di fast food. Ma come, ma non era proprio il fast food la negazione assoluta della nostra civiltà alimentare, della nostra cultura gastronomica? Non è stato il fast food, insieme alle merendine, alle patatine e alle caramelle, ad aver creato nuove generazioni di bambini e ragazzi sempre più obesi? Le cattive abitudini alimentari si nobilitano se la polpetta è fatta con la carne di una vacca italiana? Per quale motivo dovrei preferire un (cattivo) panino fatto con un hamburger di pura carne italiana, condito con salse grasse e qualche foglia di insalata triste, a un (gustoso) panino con il kebab, fatto con il pane arabo di grano duro?

Non ci vedete qualcosa di assurdo e di contraddittorio? Perchè non dovrei preferire le olive greche di Kalamata (le compro in un discount e sono davvero ottime) a delle olive "sedicenti" italiane, inscatolate in Puglia o in Toscana e magari provenienti dalla Spagna o dalla Tunisia? Magari il giorno dopo cambio: compro e mangio delle olive biologiche sott'olio che fanno a Lanuvio, a pochi chilometri da casa mia, e che sono una delle passioni del mio amico Salvatore. E allora, che c'è di strano?

Andando di questo passo, ci chiederanno di boicottare la polenta (di mais), il sugo (di pomodoro), il tacchino ripieno di Natale o il purè (di patate). D'altra parte, pomodoro, granturco, patate e tacchino vengono dalle lontane Americhe: prima di Colombo (Cristoforo, non il tenente!), non le conoscevamo. Allora che facciamo? Torniamo all'ortodossia alimentare antecedente al 1492?

Basta così, per oggi mi fermo qui.

Voi, che cosa ne pensate?


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mercoledì 28 maggio 2008

L'enologo biodinamico Nicola Joly ospite di "Figli di un Bacco Minore?"

Saranno i vini biodinamici i protagonisti della VI edizione di "Figli di un Bacco Minore?", la rassegna nazionale dei vitigni autoctoni italiani organizzata da Slow Food Emilia Romagna che si svolge dal 31 maggio al 2 giugno a Bagnacavallo (RA).

Tra gli eventi della manifestazione, infatti, oltre alla presenza di molti produttori biodinamici, c'è da segnalare la presentazione del libro "La vigna, il territorio e la biodinamica" sulla vita di Nicolas Joly, enologo francese fautore e guru della viticoltura biodinamica (lunedì 2 giugno).

In questa occasione, oltre a degustare due vini di Joly, si potrà assaggiare l'Ageno della Stoppa, che Elena Pantaleoni ha creato nella sua tenuta piacentina, ispirandosi idealmente al lavoro dell'enologo francese.


Figli di un Bacco minore VI rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiani
Bagnacavallo (Ravenna) Convento di San Francesco
31 maggio, 1 - 2 giugno 2008
www.figlidiunbaccominore.it

La manifestazione osserverà i seguenti orari:
  • sabato 31 maggio dalle 18 alle 24
  • domenica 1 giugno dalle 18 alle 24
  • lunedì 2 giugno dalle 11 alle 22
Il biglietto d’ingresso per il pubblico sarà di 15 euro (12 euro per i soci Slow Food) e comprende la possibilità di degustare tutti i vini selezionati.


La vasta eco mediatica, il successo di pubblico e il gradimento testimoniato dai produttori nelle precedenti edizioni ripropongono con le migliori aspettative la nuova rassegna di “Figli di un Bacco Minore?”.

Nello splendido chiostro del convento di San Francesco della suggestiva città romagnola di Bagnacavallo sono attese 492 cantine in rappresentanza di tutte le regioni italiane, dalla Sicilia all’Alto Adige e di 325 vitigni autoctoni o di antica coltivazione. Il pubblico potrà degustare 900 vini presentati e selezionati da personale Slow Food.

La formula di Figli di un Bacco Minore? da sempre non è una “fiera”, ma una grande vetrina culturale del Bere Italiano dove è valorizzata la biodiversità dei piccoli e piccolissimi vitigni, le piccole produzioni ma anche i vini che già oggi rappresentano una valida, in molti casi ottima, alternativa al gusto internazionale. Saranno proposti incontri e convegni, oltre a degustazioni, verticali ed orizzontali.

Ai tradizionali tavoli di degustazione suddivisi per regione, si affiancheranno anche diversi tavoli tematici dedicati a vitigni selezionati, e in questa edizione verrà dato particolare risalto ai vini biodinamici. Ad accompagnare le degustazioni sarà previsto un rilevante spazio espositivo dedicato a qualificate proposte gastronomiche, espressioni dell’eccellenza gustativa e del patrimonio dei Presidi Slow Food.

Inoltre, anche quest’anno è attivo il sito internet www.figlidiunbaccominore.it che verrà costantemente aggiornato e su cui sarà possibile trovare ogni informazione sulle cantine, sui vini e sui vitigni presenti alla rassegna oltre alle notizie relative alle iniziative collaterali della manifestazione.


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venerdì 23 marzo 2007

Una bussola bio per il Vinitaly 2007

Tante novità per i vini biologici e biodinamici al Vinitaly 2007 e nelle manifestazioni organizzate nello stesso periodo nei dintorni di Verona.
Andiamo con ordine.


Vinitaly 2007 inizia il 29 marzo e termina lunedì 2 aprile.

Abbiamo aggiornato l’elenco delle aziende biologiche presenti al Vinitaly 2007.
L’elenco sicuramente è incompleto ma è comunque una buona base per chi vuole visitare il Vinitaly con l’occhio attento al mondo dei vini biologici e biodinamici.
L’elenco è ordinato per padiglioni, così ci si può orientare meglio, magari avendo a portata di mano la mappa del Vinitaly 2007.

Qui potete
scaricare l’elenco dei produttori di vini biologici al Vinitaly 2007

Venerdì 30 marzo due appuntamenti per gli amanti dei vini bio.
Al mattino degustazione dei migliori vini biologici toscani, organizzata dall’Arsia Toscana. Si tratta di dieci rossi e due bianchi, tutti da vitigni autoctoni.
Nel pomeriggio, invece, il convegno "Vino biologico: una realtà di qualità e mercato in attesa della normativa europea".

Ora veniamo alle manifestazioni dedicate ai vini naturali che si svolgeranno nei dintorni di Verona nello stesso periodo del Vinitaly.
Vini Veri (29-30 marzo), organizzata dal Gruppo Vini Veri, che si svolge a Villa Boschi, a Isola della Scala (VR). Il costo è di 20 euro; è possibile avere uno sconto del 20% registrandosi come ospite.

Villa Favorita (1-2 aprile) è la quarta edizione della manifestazione internazionale sui vini naturali, si terrà nell'omonima villa di Sarego (VI) i giorni 1 e 2 aprile 2007, con orario di apertura al pubblico dalle ore 10 alle 18. Il costo del biglietto di entrata (lo stesso delle edizioni ) è di 15 euro. È attesa la partecipazione di 80 produttori di vini naturali (tra cui molti biodinamici) di tutta Europa.

Velier (1-2 aprile) si tiene a Ca' Scapin (Santa Maria di Zevio - VR) e prevede anche una serie di convegni, con la partecipazione tra gli altri di Nicolas Joly, personaggio emblema del vino biodinamico in Francia.

Un panorama ricco, forse addirittura troppo, per cui diventa difficile scegliere e dividersi tra i vari appuntamenti.
Un’avvertenza: mantenere sempre un consumo responsabile, perché gli assaggi possono davvero far girare la testa.


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domenica 19 novembre 2006

Vini biologici e biodinamici: se ne parla nella Rete

Grande fermento sulla rete per quanto riguarda i vini biologici e biodinamici.

Vi segnalo due articoli comparsi in due blog sul vino molto seguiti:
Vino al Vino di Franco Ziliani
e
Vino Pigro, il blog di Lizzy, giornalista del vino

Gli articoli (che vi consiglio di leggere integralmente) sono questi:

Bio&dinamica: o dello scetticismo che circonda ancora il vino bio

Vino biologico: pausa di riflessione?

Franco Ziliani pubblica un intervento di Luciano Ramella, che è andato a Bio&Dinamica a Merano e che apre una riflessione sullo scetticismo che ancora circonda i vini biologici e biodinamici.

Nel suo articolo, invece, Lizzy parte dalla sua esperienza di partecipazione a una commissione di degustazione del 12° Concorso internazionale di vini da agricoltura biologica.
Francamente non sono molto d'accordo sulla mancata crescita di qualità dei vini biologici negli ultimi anni. Anzi, penso proprio l'opposto. I viticoltori biologici, anche quelli più "integralisti" (il termine è abusatissimo, lo so, ma perdonatemi!), si sono convinti che il vino bisogna farlo buono: nessuno, o quasi, è disposto a bere qualunque cosa solo perchè "è biologica".

Lo stesso fenomeno, del resto, è accaduto e sta accadendo anche per i prodotti biologici in generale. Se qualche anno fa l'etichetta del biologico bastava per far vendere mele di scarto o pasta che diventava una colla immangiabile una volta arrivata in pentola, oggi se compro biologico mi aspetto (e pretendo) qualcosa in più, non qualcosa in meno.

Proprio a Merano, come abbiamo segnalato in un articolo precedente del blog, due dei tre vini laziali premiati erano biologici. Quindi qualche segnale (e non è il solo) sul fronte della qualità c'è.

In tutti e due gli articoli, e soprattutto nei commenti dei lettori, tornano alcuni temi di fondo mai risolti su questo tema. Tanto per capirci: la normativa, cosa vuole dire biologico, biodinamico ecc, l'assenza di certificazione delle cantine ecc.

Stessi temi di discussione che tornano in un recente dibattito sul gruppo it.hobby.vino: un dibattito vissuto con molto interesse e partecipazione, anche aprendo, come normale, nuovi filoni di riflessione e discussione.

Mi permetto di non partecipare direttamente al dibattito (anche se ho partecipato alla discussione su it.hobby.vino) ma di rimandare soprattutto ai contributi presenti nel sito del Vino Biologico e anche in questo Blog.

In attesa che l'Unione Europea, per altre cose molto sollecita, si decida a chiarire quand'è che un vino si può definire biologico (e andare sul mercato con questa definizione), non sarebbe male che il nostro paese, visto che possiede la più importante viticoltura bio del mondo, pensasse a una soluzione sul tipo di quella francese con la Charte Vin Bio.
L'interesse dei consumatori, del mercato, degli appassionati e anche del mondo della Rete (che non guasta) c'è, su questo non mi sembra ci siano dubbi.


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venerdì 29 agosto 2008

La cantina Perlage alla Mostra del cinema di Venezia

La cantina Perlage di Soligo (Treviso) è una delle realtà storiche del vino biologico e biodinamico in Italia. Nel blog ne abbiamo parlato spesso, anche dando notizia di parecchi e originali iniziative legate al mondo della cultura e dello spettacolo.

In particolare, abbiamo già parlato dei vini Perlage affiancati alla Mostra del Cinema di Roma. Ovvio che ora si parli di Venezia e della Mostra che si svolge in questi giorni.

Niente di meglio del Prosecco di Valdobbiadene biologico della Perlage per brindare ad alcuni dei film più significativi della mostra.

Da notare, in particolare, il Prosecco Col di Manza, che ha la particolarità di essere prodotto da uve coltivate in agricoltura biodinamica.


La cantina Perlage di Soligo ritorna ad affiancare le grandi mostre del cinema internazionale: già presente al Festival del Cinema di Roma come sponsor della prestigiosa terrazza “Mini Lounge” e alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, il Prosecco Perlage sarà al Lido per celebrare le feste in onore dei film russi Paper Soldier - Soldato di carta” di Alexsey German Jr. in concorso a Venezia 65 e del film “Wild Field - Pirateria Selvaggia” di Mikhail Kalatozishvili, in concorso nella sezione Orizzonti, entrambi rappresentati dall’Ufficio Stampa Morabito di Roma.

La prestigiosa Mostra di Venezia è diventato un appuntamento fisso per Perlage, che ogni anno intrattiene gli ospiti della ormai famosa “Mimmo’s Villa” con le bollicine del suo Spumante Col di Manza.

Durante la scorsa edizione, Perlage aveva accompagnato la festa in onore dei film “The Darjeeling Limited” di Wes Anderson e “Die Stille vor Bach” del Maestro Pere Portabella per poi chiudere la kermesse con la Festa degli Uffici Stampa, presentata da Pietra Detassis, al celebre locale Blue Moon sul fronte mare del Lido.

Una manifestazione all'insegna della cultura, delle bollicine di Valdobbiadene e del divertimento, nell’incantevole cornice del Lido.


La scelta produttiva che contraddistingue Perlage dal 1985 è quella di adottare, nella produzione dei suoi inconfondibili vini, esclusivamente tecniche di agricoltura biologica, ovvero tecniche agricole ed enologiche assolutamente naturali.
La salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute delle generazioni future è l’obiettivo costante di ogni opera di Perlage. Una responsabilità ambientale e sociale condivisa all’interno del nostro team, forte e compatto, il cui apporto aiuta ad innovare processi e prodotti in modo da ottenere sempre il massimo dai progetti sperimentali.
Nel 2005 Perlage ha iniziato l’esperienza dell’agricoltura biodinamica: la scelta di accogliere questa filosofia è determinata dalla volontà di entrare in contatto più profondo con la terra, la natura, l’energia degli elementi e dei soggetti che la circondano, la vite e i suoi frutti. Le persone, la natura, il futuro dei nostri figli: Perlage continua il suo impegno nella gestione efficace dell’impatto sociale, etico e ambientale della sue azioni. Una promessa, quella del supporto in attività socialmente utili e di tutela del territorio, che Perlage vuole perseguire con la forza di sempre.

[fonte www.perlagewines.com.
Nella foto Perlage: Venezia 2007, brindisi con il Prosecco Perlage per il team di Hollywood Party e l'attrice Valeria Solarino]


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